L'edificio città : Miradouros

This dissertation is the result of a research on the theme of the "building-city", i.e. those spatial structures where between the building and its connection parts there isn’t a clear distinction. The city was intended by us as a large and complex architecture. We tried to re-read the history of the cities and architecture by studying the forms that the spaces have assumed to find recurring elements in the way in which the space is structured. I paid attention to the forms that belong to different cultures and eras to discover that they are determined through the same aggregative logics. The aim is not to make a historiographical description, but a study of these spatial structures, in order to create a useful tool for the design phase. Moreover the key concept of ‘‘building-city’’ gave us the opportunity to develop a new way of thinking about the development of the city in contemporary world. Following the theoretical part we developed a ‘‘building-city’’ system that bases its compositional characteristics on the relationship with the place, understood both as the landscape in its topographic and climatic aspect, and as its socio-cultural habitat. In particular, this study focuses on the valley of Almirante Reis, one of the main axis of Lisbon starting from the Baixa Pombalina connects the city to the airport. The surrounding territory was studied through a careful analysis of its "palimpsest" that means that events and memories of its inhabitants became the starting point of the project. The system we created works on the highest points of the topography of Lisbon (called in Portuguese miradouros, that is panoramic points) and creates a series of "citadels", where is well evident the formal and material refercence with the monasteries of the area and with the castle of San Jorge is well evident. The strategy adopted aims at defining the eastern boundary of the Almirante Reis ridge through a linear "city-building", a sort of wall that, starting from the north disappears into the ground and then re-emerges at the miradouros. Inside the buildings there is a tripartite system of public, semi-public and private spaces, with various degrees of opening and closing. The courtyard and the patio become the main elements of the complex. At the design level, the first part of the master plan was developed in the north, near the Alameda park. The designed building consists of several residences and a neighbourhood library. The idea of including a public function, a library, within the system makes it possible to better link the new complex to the pre-existing city. Furthermore the project includes the extension of the Alameda public park up to the project area. The proposed solution aims the creation of an urbanized infrastructure, i.e. a building more than 300 meters long, organized inside it as a real city with squares and gardens. The building changes constantly height depending on the topography it intersects. This system, while varying in its composition according to the topography of the site, is easily replicable in the other points identified along the eastern limit of the valley.

La presente tesi è il risultato di una ricerca sul tema dell’“edificio-città”, ovvero quelle strutture spaziali dove non esiste una netta separazione tra l’edificato e le sue parti di connessione. La città è stata da noi intesa come una grande e complessa architettura. Abbiamo quindi cercato di rileggere la storia dell’architettura studiando le forme che gli spazi hanno assunto fino a trovare degli elementi ricorrenti nelle modalità in cui viene strutturato lo spazio. Abbiamo posto l’attenzione sull’esistenza di forme che, pur appartenendo a culture ed epoche differenti, si determinano attraverso le medesime logiche aggregative. L’obiettivo che ci siamo posti non è stato quello di fare una descrizione storiografica, ma uno studio su queste strutture spaziali al fine di creare uno strumento utile in fase di progettazione. Inoltre, l’idea insediativa dell’“edificio-città” ci ha dato la possibilità di sviluppare un modo nuovo di pensare lo sviluppo della città nella contemporaneità. Basandosi sulla ricerca teorica è stato elaborato un sistema di ‘‘edificio-città’’ le cui caratteristiche compositive si basano sul rapporto con il luogo, dove con luogo si intende sia il paesaggio nel suo aspetto topografico e climatico, sia il suo habitat socio-culturale. L’area di intervento selezionata per la ricerca è la vallata di Almirante Reis, uno degli assi principali di Lisbona che, dalla Baixa Pombalina, collega la città all’aeroporto. Il territorio circostante a questo asse è stato letto e studiato attraverso un’attenta analisi del suo “palinsesto”, in modo che le sue tracce, gli eventi e le memorie dei suoi abitanti diventassero il punto di partenza del progetto. Il sistema consiste nella creazione di una serie “cittadelle” nei punti più alti della topografia di Lisbona (in portoghese miradouros, ovvero ‘punti panoramici’), dove il richiamo formale e materico con i monasteri della zona e con il castello di San Jorge è ben evidente. La strategia adottata mira a definire il limite orientale della cresta di Almirante Reis attraverso un “edificio-città” lineare, una sorta di muro che partendo da nord scompare nel terreno per poi riemergere in corrispondenza dei miradouros. Si tratta di edifici scavati al loro interno attraverso un sistema tripartito di spazi pubblici, semi-pubblici e privati, che assumono vari gradi di apertura e chiusura. La corte e il patio diventano gli elementi principali del complesso. A livello progettuale è stata sviluppata la prima parte del masterplan a nord, nell’area vicina al parco di Alameda. L’edificio progettato consta di numerose residenze e di una biblioteca di quartiere. L’idea di inserire una funzione pubblica, come una biblioteca, all’interno del sistema permette di legare meglio il nuovo complesso alla città preesistente. Il progetto prevede anche il prolungamento del parco pubblico di Alameda sino all’area di progetto. La soluzione proposta mira a creare un’infrastruttura urbanizzata, cioè un edificio lungo più di 300 metri organizzato al suo interno come una vera propria città con piazze e giardini. L’edificio cambia continuamente altezza a seconda della topografia che interseca. Questo sistema, pur variando nella sua composizione in base alla fisicità del sito, è facilmente ripetibile anche negli altri punti individuati lungo il limite orientale della vallata.