La casa esplode

THE EXPLODING HOUSE deals with the contemporary process of disruption of the home. Recalling the ending scene of Antonioni’s Zabriskie Point, by means of a fictitious burst, this thesis explores a system always in tension, always chaining. A frenetic topicality, as defined by Walter Benjamin, which every generation of architects is faced with. In the first part it traces an essential history of domestic space from 500 BC to the 1850s, framing domesticity as something fluid and diverse. Following, a timeline of events concurring to the formation of the present domestic condition is organised in six macro categories. Starting from the 1850, their evolution expose the plurality and complexity underneath the infrastructure of the everyday. Lastly, the critical part draws from a rich genealogy of thinkers who dealt with similar issues, to identify a series of warning signs of the home’s fictitious explosion in theories of the liquidation of interior (Rice, Benjamin), privacy/publicity shift (Colomina, Barthes), change of customs of daily life at turn of the nineteenth century (Woolf, Rosner). To argue that domesticity is something historically fluid and inherently diverse, is to call for a new autonomy of domesticity, less architecturally prescribed, more ‘contemporary’ aware and plurally fabricated. In other words, house’s fictitious explosion is the mean for a reconfiguration of domesticity beyond the walls, as a set of rituals with a kind of autonomy. To this regard, two case studies belonging to a similar framework are analysed. The aim of this dissertation is not to design, but rather to relate ideas about domesticity and the space of dwelling. Calling for an awareness of their current state of the art and of the relationship between the two.

LA CASA ESPLODE riguarda il processo di disgregazione dello spazio domestico contemporaneo in occidente. Raccogliendo la suggestione visiva offerta dalla scena finale del film Zabriskie Point diretto da Antonioni, la tesi svela un sistema domestico in costante tensione, per sua natura governato dal mutamento. “Un’attualità frenetica” così ben definita da Walter Benjamin, con la quale ogni generazione di architetti deve confrontarsi. In una prima parte, la tesi traccia una storia essenziale dello spazio domestico, dal 500 a.C. fino al 1850, caratterizzando una domesticità fluida e molteplice. A seguire, l’analisi si organizza in una successione cronologica di eventi che concorrono alla formazione della domesticità contemporanea. Dal 1850 al presente, la linea del tempo indaga la pluralità sottesa all’infrastruttura del quotidiano. In ultimo, la parte critica si collega alla ricca genealogia di autori che hanno trattato temi simili, attraverso le teorie della liquidazione degli interni (Rice, Benjamin), del riposizionamento del limite tra pubblico e privato (Colomina, Barthes), del cambiamento dei costumi sociali nei primi anni del ventesimo secolo (Woolf, Rosner). L’esplosione della casa diventa l’occasione per una riconfigurazione della domesticità oltre gli interni, come un insieme di rituali con una propria autonomia. A riguardo, l’analisi di due casi studio è l’occasione per articolare progettualmente questi temi. La tesi, verso una rinnovata consapevolezza della domesticità e degli spazi dell’abitare, si propone di indagarne il ruolo nel contemporaneo, così come la loro relazione reciproca.