Promoting food policies able to develop and improve local markets is key to address the food security issue. Encouraging and organizing the consumption of local food in an efficient and sustainable way can lead to a consistent reduction of the environmental and economic impacts caused by the current agri-food system. This study analyzes the current school catering system of the Agricultural Region of Milan and the production basin of Lombardy. We evaluate that production in the area at a maximum distance of 50 km from Milan is sufficient to satisfy the entire current consumption of school canteens of the case study. The energy demand, the land use and the cost associated with the currently school canteen diet were evaluated using an LCA approach. Furthermore, improvement actions related to the origin and method of food production are proposed to identify alternative scenarios. Their impacts evaluation underlines their key role in reducing analyzed environmental and economic indicators. Results point out that consumption of organic products and of food of animal origin particularly affect the three indicators considered. The change in the share of organic products supply affects indicators in opposite ways, making it necessary to search for a trade-off between the objectives of minimizing costs and minimizing environmental impacts. We explore possible solutions through an optimization problem that approaches with an holistic perspective: we identify Pareto-efficient alternatives of school canteen diet, in which the partition between conventional and organic products is different for each food. Assuming an equal relative importance among the three objectives, the optimal alternative suggests the consumption of 64% of organic products (value equal to almost four times the current one). This organic increase would require an additional economic effort of 10% compared to the current case, but would bring the energy demand and the land use to decrease respectively by 30 and 14%.

L’urgente problema della sicurezza alimentare deve essere affrontato attraverso politiche alimentari che sostengano i mercati locali, migliorando le prestazioni economiche e implementando metodi di produzione più sostenibili a livello ambientale. L’organizzazione dell’incontro tra il consumo e la produzione di qualità a livello locale in maniera efficiente e sostenibile può portare ad una diminuzione degli impatti ambientali ed economici causati dall’attuale sistema agroalimentare. Lo studio analizza lo stato attuale del sistema della refezione scolastica della Regione Agraria di Milano e della produzione nel bacino di approvvigionamento della Lombardia. Sulla base dei dati di consumo attuale, si stima che la produzione nel territorio ad una distanza massima di 50 km da Milano, sia sostanzialmente in grado di soddisfare l’intero fabbisogno delle mense scolastiche considerate nel caso di studio. Sono stati valutati tramite un approccio LCA i consumi energetici, l’utilizzo di suolo e il costo associati alla dieta attualmente proposta nelle mense scolastiche. Inoltre sono stati costruiti e valutati scenari alternativi che, proponendo azioni di miglioramento relative alla provenienza e al metodo di produzione degli alimenti, indicano alternative virtuose da considerare per diminuire gli impatti analizzati. Dall’analisi dei risultati emerge che la proporzione di alimenti di origine animale e la quota parte di prodotti da produzione biologica nella dieta incidono particolarmente sui tre indicatori considerati. In particolare, la variazione della quota parte di approvvigionamento costituita da prodotti biologici influisce in versi opposti sui diversi indicatori, rendendo necessaria la ricerca di un trade-off tra gli obiettivi di minimizzare i costi, da una parte, e minimizzare gli impatti ambientali, dall’altra. Lo spazio delle soluzioni di compromesso è stato esplorato attraverso la risoluzione di un problema di ottimizzazione, con l’intento di identificare alternative Pareto-efficienti di ripartizione dei consumi tra prodotti convenzionali e biologici per ogni alimento della dieta delle mense scolastiche. L’alternativa ottima (assumendo un’importanza relativa uguale fra i tre obiettivi considerati) consisterebbe nel portare il consumo di prodotti biologici al 64% del totale (valore pari a quasi quattro volte quello attuale). Questo aumento richiederebbe uno sforzo economico maggiorato del 10% rispetto al caso attuale, ma porterebbe la domanda energetica e di suolo a diminuire rispettivamente del 30 e del 14%.

Sostenibilità' ambientale ed economica dei sistemi agroalimentari : il caso della ristorazione scolastica nella Regione Agraria di Milano

RANCI ORTIGOSA, ARIANNA
2017/2018

Abstract

Promoting food policies able to develop and improve local markets is key to address the food security issue. Encouraging and organizing the consumption of local food in an efficient and sustainable way can lead to a consistent reduction of the environmental and economic impacts caused by the current agri-food system. This study analyzes the current school catering system of the Agricultural Region of Milan and the production basin of Lombardy. We evaluate that production in the area at a maximum distance of 50 km from Milan is sufficient to satisfy the entire current consumption of school canteens of the case study. The energy demand, the land use and the cost associated with the currently school canteen diet were evaluated using an LCA approach. Furthermore, improvement actions related to the origin and method of food production are proposed to identify alternative scenarios. Their impacts evaluation underlines their key role in reducing analyzed environmental and economic indicators. Results point out that consumption of organic products and of food of animal origin particularly affect the three indicators considered. The change in the share of organic products supply affects indicators in opposite ways, making it necessary to search for a trade-off between the objectives of minimizing costs and minimizing environmental impacts. We explore possible solutions through an optimization problem that approaches with an holistic perspective: we identify Pareto-efficient alternatives of school canteen diet, in which the partition between conventional and organic products is different for each food. Assuming an equal relative importance among the three objectives, the optimal alternative suggests the consumption of 64% of organic products (value equal to almost four times the current one). This organic increase would require an additional economic effort of 10% compared to the current case, but would bring the energy demand and the land use to decrease respectively by 30 and 14%.
CAPUTO, PAOLA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
16-apr-2019
2017/2018
L’urgente problema della sicurezza alimentare deve essere affrontato attraverso politiche alimentari che sostengano i mercati locali, migliorando le prestazioni economiche e implementando metodi di produzione più sostenibili a livello ambientale. L’organizzazione dell’incontro tra il consumo e la produzione di qualità a livello locale in maniera efficiente e sostenibile può portare ad una diminuzione degli impatti ambientali ed economici causati dall’attuale sistema agroalimentare. Lo studio analizza lo stato attuale del sistema della refezione scolastica della Regione Agraria di Milano e della produzione nel bacino di approvvigionamento della Lombardia. Sulla base dei dati di consumo attuale, si stima che la produzione nel territorio ad una distanza massima di 50 km da Milano, sia sostanzialmente in grado di soddisfare l’intero fabbisogno delle mense scolastiche considerate nel caso di studio. Sono stati valutati tramite un approccio LCA i consumi energetici, l’utilizzo di suolo e il costo associati alla dieta attualmente proposta nelle mense scolastiche. Inoltre sono stati costruiti e valutati scenari alternativi che, proponendo azioni di miglioramento relative alla provenienza e al metodo di produzione degli alimenti, indicano alternative virtuose da considerare per diminuire gli impatti analizzati. Dall’analisi dei risultati emerge che la proporzione di alimenti di origine animale e la quota parte di prodotti da produzione biologica nella dieta incidono particolarmente sui tre indicatori considerati. In particolare, la variazione della quota parte di approvvigionamento costituita da prodotti biologici influisce in versi opposti sui diversi indicatori, rendendo necessaria la ricerca di un trade-off tra gli obiettivi di minimizzare i costi, da una parte, e minimizzare gli impatti ambientali, dall’altra. Lo spazio delle soluzioni di compromesso è stato esplorato attraverso la risoluzione di un problema di ottimizzazione, con l’intento di identificare alternative Pareto-efficienti di ripartizione dei consumi tra prodotti convenzionali e biologici per ogni alimento della dieta delle mense scolastiche. L’alternativa ottima (assumendo un’importanza relativa uguale fra i tre obiettivi considerati) consisterebbe nel portare il consumo di prodotti biologici al 64% del totale (valore pari a quasi quattro volte quello attuale). Questo aumento richiederebbe uno sforzo economico maggiorato del 10% rispetto al caso attuale, ma porterebbe la domanda energetica e di suolo a diminuire rispettivamente del 30 e del 14%.
Tesi di laurea Magistrale
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