Abstract All The large families have a shy kinsman, a quieter family member and measured in words. The large family of Portuguese fortified national wines also has a kinsman like that, a distant little-known cousin, who rarely appears or who has heard little about it. Although it is part of the group of historical Portuguese wines, although it is one of the oldest designations of origin in Portugal, created in 1907 and delimited in 1908, although it was the wine of Lisbon sponsored by the same Marquês do Pombal that likewise elevated the wine of Porto to the world famous, today Carcavelos is an obscure wine and almost ignored in Portugal, a wine of almost virtual production, a wine of which few have heard and even less have had occasion to taste. It is certainly not for lack of historical weight, for lack of tradition or quality that the wine Carcavelos has come to this state of numbness. The Museum of Wine of Carcavelos inside the Quinta do Barão is the result of a collaboration between the Municipality of Cascais with the private sector, the "Plano de Pormenor de Reestruturação Urbanística" approved for this area in 2009 with the aim , among other objectives including the rehabilitation and requalification of the house and old gardens and the creation of an urban park compatible with the preservation of the National Ecological Reserve, to integrate a wine production area of about 5.0 hectares, "which may represent an allegory to the production of Carcavelos wine" and the recovery of the former winery within the famous Quinta do Barão, the demolition of a part of it and the construction of a new building that meets the needs of a New conception of the museum that combines public and private aspects, educational and social for the new museum to represent a reality rooted in the territory and a pole that creates participation between the communities, through classrooms for educational use and environments for cultural and commercial events. A museum that collects the testimonies of the culture of the product of the territory, the wine, through a research course that illustrates, in addition to the phases of the production (from the harvesting of the grapes to the vinification and bottling), the value of tradition that binds to the fascination of the land and its cultivation. The intention is therefore to constitute a museum of that precise site, through the evocation of the memory of the place and the enhancement of the existing traces, both of the cellar with its arcades on the ground floor, through a concept of center of interpretation and the multidisciplinary presentation of the contents that refer to the history, the territory of the wine region of Carcavelos, the vineyard and its production, commercialization and dissemination of this generous wine.

ABSTRACT Tutte le famiglie numerose hanno un parente timido, un membro della famiglia più tranquillo e misurato nelle parole. La grande famiglia dei vini nazionali fortificati portoghesi ha anch’ essa un parente come quello, un lontano cugino poco conosciuto, che raramente appare o di cui si è sentito parlare poco. Anche se fa parte del gruppo di vini storici portoghesi, anche se è una delle più antiche denominazioni di origine in Portogallo, creata nel 1907 e delimitata nel 1908, nonostante fosse il vino di Lisbona patrocinato dallo stesso Marquês do Pombal che allo stesso modo elevò il vino di Porto alla fama mondiale, oggi Carcavelos è un vino oscuro e quasi ignorato in Portogallo, un vino di produzione quasi virtuale, un vino di cui pochi hanno sentito parlare e ancor meno hanno avuto occasione di assaggiare. Non è certamente quindi per mancanza di peso storico, per mancanza di tradizione o qualità che il vino Carcavelos è arrivato a questo stato di torpore. Il museo della vite e del vino di Carcavelos all’ interno della Quinta do Barão è il risultato di una collaborazione tra il Comune di Cascais con il settore privato, il “Plano de Pormenor de Reestruturação Urbanística” approvato per questa area nel 2009 con lo scopo, tra gli altri obiettivi tra cui la riabilitazione e riqualificazione del palazzo signorile e dei vecchi giardini e la creazione di un parco urbano compatibile con la conservazione della Riserva Ecologica Nazionale, di integrare una zona di produzione di vino di circa 5,0 ettari, "che possa rappresentare un'allegoria alla produzione di vino Carcavelos” e il recupero della ex cantina vinicola all’ interno della famosa Quinta do Barão, la demolizione di una parte di essa e la costruzione di un nuovo edificio che risponda alle esigenze di una nuova concezione del museo che coniughi l’ aspetto pubblico a quello privato, quello educativo e sociale affinchè il nuovo museo rappresenti una realtà radicata nel territorio e un polo che crei partecipazione tra la collettività, attraverso aule per uso didattico e ambienti per eventi culturali e commerciali. Un museo che raccolga le testimonianze della cultura del prodotto principe del territorio, il vino, attraverso un percorso di ricerca che illustra, oltre alle fasi della produzione (dalla raccolta delle uve fino alla vinificazione e all'imbottigliamento), il valore della tradizione che si lega al fascino della terra e della sua coltivazione. L’ intenzione è quella quindi di costituire un museo di quel preciso sito, attraverso l'evocazione della memoria del luogo e la valorizzazione delle tracce esistenti, sia della cantina con i suoi portici al piano terra , attraverso un concetto di centro di interpretazione e alla presentazione multidisciplinare dei contenuti che fanno riferimento alla storia, al territorio della regione vinicola di Carcavelos, al vigneto e alla sua produzione, commercializzazione e divulgazione di questo vino generoso.

Born to be wine. Riqualificazione della Quinta do Barao in museo del vino

BELOTTI, ANDREA
2017/2018

Abstract

Abstract All The large families have a shy kinsman, a quieter family member and measured in words. The large family of Portuguese fortified national wines also has a kinsman like that, a distant little-known cousin, who rarely appears or who has heard little about it. Although it is part of the group of historical Portuguese wines, although it is one of the oldest designations of origin in Portugal, created in 1907 and delimited in 1908, although it was the wine of Lisbon sponsored by the same Marquês do Pombal that likewise elevated the wine of Porto to the world famous, today Carcavelos is an obscure wine and almost ignored in Portugal, a wine of almost virtual production, a wine of which few have heard and even less have had occasion to taste. It is certainly not for lack of historical weight, for lack of tradition or quality that the wine Carcavelos has come to this state of numbness. The Museum of Wine of Carcavelos inside the Quinta do Barão is the result of a collaboration between the Municipality of Cascais with the private sector, the "Plano de Pormenor de Reestruturação Urbanística" approved for this area in 2009 with the aim , among other objectives including the rehabilitation and requalification of the house and old gardens and the creation of an urban park compatible with the preservation of the National Ecological Reserve, to integrate a wine production area of about 5.0 hectares, "which may represent an allegory to the production of Carcavelos wine" and the recovery of the former winery within the famous Quinta do Barão, the demolition of a part of it and the construction of a new building that meets the needs of a New conception of the museum that combines public and private aspects, educational and social for the new museum to represent a reality rooted in the territory and a pole that creates participation between the communities, through classrooms for educational use and environments for cultural and commercial events. A museum that collects the testimonies of the culture of the product of the territory, the wine, through a research course that illustrates, in addition to the phases of the production (from the harvesting of the grapes to the vinification and bottling), the value of tradition that binds to the fascination of the land and its cultivation. The intention is therefore to constitute a museum of that precise site, through the evocation of the memory of the place and the enhancement of the existing traces, both of the cellar with its arcades on the ground floor, through a concept of center of interpretation and the multidisciplinary presentation of the contents that refer to the history, the territory of the wine region of Carcavelos, the vineyard and its production, commercialization and dissemination of this generous wine.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-apr-2019
2017/2018
ABSTRACT Tutte le famiglie numerose hanno un parente timido, un membro della famiglia più tranquillo e misurato nelle parole. La grande famiglia dei vini nazionali fortificati portoghesi ha anch’ essa un parente come quello, un lontano cugino poco conosciuto, che raramente appare o di cui si è sentito parlare poco. Anche se fa parte del gruppo di vini storici portoghesi, anche se è una delle più antiche denominazioni di origine in Portogallo, creata nel 1907 e delimitata nel 1908, nonostante fosse il vino di Lisbona patrocinato dallo stesso Marquês do Pombal che allo stesso modo elevò il vino di Porto alla fama mondiale, oggi Carcavelos è un vino oscuro e quasi ignorato in Portogallo, un vino di produzione quasi virtuale, un vino di cui pochi hanno sentito parlare e ancor meno hanno avuto occasione di assaggiare. Non è certamente quindi per mancanza di peso storico, per mancanza di tradizione o qualità che il vino Carcavelos è arrivato a questo stato di torpore. Il museo della vite e del vino di Carcavelos all’ interno della Quinta do Barão è il risultato di una collaborazione tra il Comune di Cascais con il settore privato, il “Plano de Pormenor de Reestruturação Urbanística” approvato per questa area nel 2009 con lo scopo, tra gli altri obiettivi tra cui la riabilitazione e riqualificazione del palazzo signorile e dei vecchi giardini e la creazione di un parco urbano compatibile con la conservazione della Riserva Ecologica Nazionale, di integrare una zona di produzione di vino di circa 5,0 ettari, "che possa rappresentare un'allegoria alla produzione di vino Carcavelos” e il recupero della ex cantina vinicola all’ interno della famosa Quinta do Barão, la demolizione di una parte di essa e la costruzione di un nuovo edificio che risponda alle esigenze di una nuova concezione del museo che coniughi l’ aspetto pubblico a quello privato, quello educativo e sociale affinchè il nuovo museo rappresenti una realtà radicata nel territorio e un polo che crei partecipazione tra la collettività, attraverso aule per uso didattico e ambienti per eventi culturali e commerciali. Un museo che raccolga le testimonianze della cultura del prodotto principe del territorio, il vino, attraverso un percorso di ricerca che illustra, oltre alle fasi della produzione (dalla raccolta delle uve fino alla vinificazione e all'imbottigliamento), il valore della tradizione che si lega al fascino della terra e della sua coltivazione. L’ intenzione è quella quindi di costituire un museo di quel preciso sito, attraverso l'evocazione della memoria del luogo e la valorizzazione delle tracce esistenti, sia della cantina con i suoi portici al piano terra , attraverso un concetto di centro di interpretazione e alla presentazione multidisciplinare dei contenuti che fanno riferimento alla storia, al territorio della regione vinicola di Carcavelos, al vigneto e alla sua produzione, commercializzazione e divulgazione di questo vino generoso.
Tesi di laurea Magistrale
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