The thesis follow an ideal evolutionary path, where the protagonist is not necessarily a migrant but could be each of us, which he is forced to face a radical change of life in a country that is far from ours, without any idea of where to go and what to do but above all to find meaning in our permanency in that place. We will have to adapt and rebuild an identity, working and having everything we need to live with dignity (a house, clean clothes); we will try to realize ourselves, studying and learning to communicate in the most varied ways (not only through the language, but using artistic means such as painting, music and maybe even cooking); until we reach a complete autonomy, feeling an integral part inside the community that probably, especially at the beginning, didn’t consider us. Because the true purpose of a community has always been, since the earliest human settlements, to help each other, going beyond the prejudices of physiological and cultural differences.

La tesi si sviluppa seguendo un percorso evolutivo ideale, dove il protagonista non è necessariamente un migrante ma potrebbe essere ognuno di noi, alle prese con un cambio di vita radicale in un paese che è lontano dal nostro, senza avere mezzi e senza la minima idea di dove andare, cosa fare ma soprattutto di trovare un senso alla nostra permanenza in quel posto. Ci dovremo adattare, andando cosi a ricostruirci un’identità, lavorando e avendo a disposizione tutto ciò che ci serve per vivere dignitosamente (una casa, dei vestiti puliti); cercheremo di realizzarci, studiando e imparando a comunicare nei più svariati modi (non solamente attraverso la lingua, ma servendoci di mezzi artistici come la pittura, la musica e perché no, magari anche la cucina); fino a raggiungere una completa autonomia, sentendoci parte integrante della stessa comunità che molto probabilmente, per molto tempo e soprattutto all’inizio, neanche ci considerava. Perché il vero scopo di una comunità è sempre stato, fin dai primissimi insediamenti umani, quello di aiutarsi a vicenda, andando oltre i pregiudizi e le differenze fisiologiche e culturali.

Edificio a crescita sociale continua. Nuovi ruoli per la città dei migranti

MUNDULA, GABRIELE
2017/2018

Abstract

The thesis follow an ideal evolutionary path, where the protagonist is not necessarily a migrant but could be each of us, which he is forced to face a radical change of life in a country that is far from ours, without any idea of where to go and what to do but above all to find meaning in our permanency in that place. We will have to adapt and rebuild an identity, working and having everything we need to live with dignity (a house, clean clothes); we will try to realize ourselves, studying and learning to communicate in the most varied ways (not only through the language, but using artistic means such as painting, music and maybe even cooking); until we reach a complete autonomy, feeling an integral part inside the community that probably, especially at the beginning, didn’t consider us. Because the true purpose of a community has always been, since the earliest human settlements, to help each other, going beyond the prejudices of physiological and cultural differences.
BASSOLI, ANDREA ANTONIO
BERGAMASCHI, LUCA
CAMPAIOLA, GIULIO PASQUALE
MONICA, LUCA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-apr-2019
2017/2018
La tesi si sviluppa seguendo un percorso evolutivo ideale, dove il protagonista non è necessariamente un migrante ma potrebbe essere ognuno di noi, alle prese con un cambio di vita radicale in un paese che è lontano dal nostro, senza avere mezzi e senza la minima idea di dove andare, cosa fare ma soprattutto di trovare un senso alla nostra permanenza in quel posto. Ci dovremo adattare, andando cosi a ricostruirci un’identità, lavorando e avendo a disposizione tutto ciò che ci serve per vivere dignitosamente (una casa, dei vestiti puliti); cercheremo di realizzarci, studiando e imparando a comunicare nei più svariati modi (non solamente attraverso la lingua, ma servendoci di mezzi artistici come la pittura, la musica e perché no, magari anche la cucina); fino a raggiungere una completa autonomia, sentendoci parte integrante della stessa comunità che molto probabilmente, per molto tempo e soprattutto all’inizio, neanche ci considerava. Perché il vero scopo di una comunità è sempre stato, fin dai primissimi insediamenti umani, quello di aiutarsi a vicenda, andando oltre i pregiudizi e le differenze fisiologiche e culturali.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/147910