Coletiva. A prototype for a provisional arts center in a suburban neighborhood of Londrina, Brazil

The research and proposed intervention are based on an assessment of the present-day cultural panorama for the city of Londrina, Brazil. Londrina enjoys a rich history of immigration and point of confluence for many different cultures. The name itself was adopted by the original founding settlers in the 1930's who, referring to their former city of London, used the nickname "Little London". The city’s rapid development and establishment was propelled mainly through media propaganda – which brought to the region a diverse group of people from outside the country and who contributed to the city’s rich cultural background. The distinct way in which the city matured, sited Londrina in an unusual way: the city became a visual advertisement. A significant challenge the city faces is the shrinking density of exhibition spaces per inhabitant. Londrina has one of the lowest ratios when compared to other proximate cities of similar scope. This challenge threatens the collectiveness of identity that the city acquired in its earlier days. Therefore, a solution to support an increase in the density of exhibition spaces relative to its population is vital. This investigation aims to analyze the relationship between Londrina’s establishment and its strong past visual ties in contradiction with today’s absence of visual and cultural stimulus. The proposed intervention introduces a collective space to support today’s cultural shortcomings by encouraging diversity and the collectiveness of the city’s identity. The research attempts to breakdown Londrina's historical response to sprawl and subsequent diffusion and creation of city centers. The identification and analysis of these city centers presents an opportunity to find voided spots within these urban centralities in which a transposable arts collective can be activated by the population to exhibit visual arts and by extension - its culture. The results of this analysis conclude that the city of Londrina is a composite made from the diffusion of many centers - each transitioning and evolving relative to the other. The proposal ambitions to introduce the concept of a collective space ("Coletiva", in Portuguese) in which the framework for a rapidly assembled exhibition space can be built and deployed to any of the other diffused city centers. The “Coletiva” can be adapted and be redeployed as existing city centers change or new ones become established.

La ricerca e l'intervento proposto si basano su una valutazione dell'attuale panorama culturale della città di Londrina, in Brasile. Londrina ha una ricca storia di immigrazione e punto di confluenza per molte culture diverse. Il nome stesso fu adottato dagli originari coloni fondatori negli anni '30 che, riferendosi alla loro ex città di Londra, usarono il soprannome di "Little London". Il rapido sviluppo e la creazione della città sono stati sostenuti principalmente dalla propaganda dei media, che ha portato alla regione un gruppo eterogeneo di persone provenienti da paesi diversi e che hanno contribuito al ricco background culturale della città. Il modo distinto con cui la città è maturata, ha collocato Londrina in un modo insolito: la città è diventata pubblicità visiva. Una sfida significativa che la città affronta è la riduzione della densità degli spazi espositivi per abitante. Londrina ha uno dei rapporti più bassi rispetto ad altre città vicine di portata simile. Questa sfida minaccia la collettività dell'identità che la città ha acquisito nei suoi primi giorni. Pertanto, una soluzione per sostenere un aumento della densità degli spazi espositivi rispetto alla sua popolazione è vitale. Questa investigazione si propone di analizzare la relazione tra l'establishment di Londrina ei suoi forti legami visivi passati in contraddizione con l'assenza odierna di stimoli visivi e culturali. L'intervento proposto introduce uno spazio collettivo per sostenere le carenze culturali di oggi incoraggiando la diversità e la collettività dell'identità della città. La ricerca tenta di scomporre la risposta storica di Londrina allo sprawl e alla successiva diffusione e creazione di centri urbani. L'identificazione e l'analisi di questi centri urbani offre l'opportunità di trovare spazi vuoti all'interno di queste centralità urbane in cui un collettivo artistico trasponibile può essere attivato dalla popolazione per esporre le arti visive e, per estensione, la sua cultura. I risultati di questa analisi concludono che la città di Londrina è un composito fatto dalla diffusione di molti centri - ciascuno che si sposta e si evolve rispetto all'altro. La proposta ambisce a introdurre il concetto di uno spazio collettivo ("Coletiva", in portoghese) in cui il quadro per uno spazio espositivo rapidamente assemblato può essere costruito e distribuito in qualsiasi altro centro urbano diffuso. La “Coletiva” può essere adattata e ridistribuita man mano che i centri urbani esistenti cambiano o ne vengono creati di nuovi.