Considering comfortable living in contemporary cities, nature and urban architecture are in conflict due to limited space. Interestingly, some architecture in the north of India is constructed from living trees, the Living Root Bridges. These bridges are built with the aerial roots of Ficus Elastica trees by hand. The bridge grows stronger over time, sometimes for more than 500 years. The thesis is a case study to use techniques of Living Root Bridges to combine urban architecture with nature. Concretely the case study is about designing architecture in a residential area in Guangzhou, China’s third biggest city, where Ficus trees grow well due to the sub-tropical climate. The site is surrounded by a dense mix of both high-rise and traditional residences, with some public facilities. The city started shifting to more open space and in that context renovated the channel in front of the site. For more public space, the proposed design dedicates the ground floor to public facilities with different levels of privacy and activity, from public to private. To provide both harmony with the surrounding, and comfortable living, the volume shape uses two contrasting faces between the flat street face and the organic courtyard face. Both facades integrate the building volume and Ficus trees. By allowing people to take care of the trees and guide roots according to their needs such as creating shade, the organic courtyards foster an individual, interactive relationship between humans and trees. Overall the design uses limited space to support comfortable living, nature in the city, and harmony with the surrounding environment.

Nelle città contemporanee la natura fatica a trovare spazio nel tessuto urbano consolidato. Nell’articolato confronto storico tra natura e architettura: si porta all’attenzione di questa tesi il caso di alcune architetture nel nord dell'India costruite da alberi viventi, i Living Root Bridges. Questi ponti sono costruiti a mano con le radici aeree degli alberi di Ficus Elastica. Il ponte diviene strutturalmente più resistente con il passare del tempo, alcuni di questi hanno oltre 500 anni. A partire dallo studio analitico di questi eccezionali manufatti la tesi propone l’utilizzo delle tecniche di Living Root Bridges per combinare insieme architettura e natura all’interno di una città. Concretamente, il case studio riguarda la progettazione di un edificio in una zona residenziale di Guangzhou, la terza città più grande della Cina, dove gli alberi di Ficus crescono bene grazie al clima sub-tropicale. Il sito è circondato da un denso mix di edifici alti e tradizionali, con alcune strutture pubbliche e si contraddistingue come vuoto urbano in affaccio ad una canale recentemente riqualificato. Il progetto punta ad incrementare lo spazio pubblico, non solo lavorando sullo spazio aperto, ma anche proponendo il piano terra della nuova struttura ad uso tendenzialmente pubblico con diversi livelli di privacy e attività. Per ricercare armonia con l'ambiente circostante e al contempo comfort abitativo interno, la forma del volume utilizza due modalità compositive differenti: quella che definisce le facciate su strada, lineare e rigorosa, quella che definisce le facciate interne sulla corte, organica e articolata. Entrambe le facciate usano gli alberi di Ficus. Consentendo alle persone di prendersi cura degli alberi e guidare le radici in base alle loro esigenze, per la creazione di ombra, le “corti interne organiche” favoriscono una relazione individuale e interattiva tra l’uomo e gli alberi. Nel complesso il progetto utilizza uno spazio residuale per sperimentare una tecnica di antica tradizione, contribuendo a reinserire la natura come parte intergrante del costruito.

Living root residence

KAWASHIMA, CHIE
2018/2019

Abstract

Considering comfortable living in contemporary cities, nature and urban architecture are in conflict due to limited space. Interestingly, some architecture in the north of India is constructed from living trees, the Living Root Bridges. These bridges are built with the aerial roots of Ficus Elastica trees by hand. The bridge grows stronger over time, sometimes for more than 500 years. The thesis is a case study to use techniques of Living Root Bridges to combine urban architecture with nature. Concretely the case study is about designing architecture in a residential area in Guangzhou, China’s third biggest city, where Ficus trees grow well due to the sub-tropical climate. The site is surrounded by a dense mix of both high-rise and traditional residences, with some public facilities. The city started shifting to more open space and in that context renovated the channel in front of the site. For more public space, the proposed design dedicates the ground floor to public facilities with different levels of privacy and activity, from public to private. To provide both harmony with the surrounding, and comfortable living, the volume shape uses two contrasting faces between the flat street face and the organic courtyard face. Both facades integrate the building volume and Ficus trees. By allowing people to take care of the trees and guide roots according to their needs such as creating shade, the organic courtyards foster an individual, interactive relationship between humans and trees. Overall the design uses limited space to support comfortable living, nature in the city, and harmony with the surrounding environment.
FERDINAND, LUDWIG
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
24-lug-2019
2018/2019
Nelle città contemporanee la natura fatica a trovare spazio nel tessuto urbano consolidato. Nell’articolato confronto storico tra natura e architettura: si porta all’attenzione di questa tesi il caso di alcune architetture nel nord dell'India costruite da alberi viventi, i Living Root Bridges. Questi ponti sono costruiti a mano con le radici aeree degli alberi di Ficus Elastica. Il ponte diviene strutturalmente più resistente con il passare del tempo, alcuni di questi hanno oltre 500 anni. A partire dallo studio analitico di questi eccezionali manufatti la tesi propone l’utilizzo delle tecniche di Living Root Bridges per combinare insieme architettura e natura all’interno di una città. Concretamente, il case studio riguarda la progettazione di un edificio in una zona residenziale di Guangzhou, la terza città più grande della Cina, dove gli alberi di Ficus crescono bene grazie al clima sub-tropicale. Il sito è circondato da un denso mix di edifici alti e tradizionali, con alcune strutture pubbliche e si contraddistingue come vuoto urbano in affaccio ad una canale recentemente riqualificato. Il progetto punta ad incrementare lo spazio pubblico, non solo lavorando sullo spazio aperto, ma anche proponendo il piano terra della nuova struttura ad uso tendenzialmente pubblico con diversi livelli di privacy e attività. Per ricercare armonia con l'ambiente circostante e al contempo comfort abitativo interno, la forma del volume utilizza due modalità compositive differenti: quella che definisce le facciate su strada, lineare e rigorosa, quella che definisce le facciate interne sulla corte, organica e articolata. Entrambe le facciate usano gli alberi di Ficus. Consentendo alle persone di prendersi cura degli alberi e guidare le radici in base alle loro esigenze, per la creazione di ombra, le “corti interne organiche” favoriscono una relazione individuale e interattiva tra l’uomo e gli alberi. Nel complesso il progetto utilizza uno spazio residuale per sperimentare una tecnica di antica tradizione, contribuendo a reinserire la natura come parte intergrante del costruito.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/148196