The most effective production, in the paleo-industrial era, is constituted by the “productive valleys”.1 The river, the water power, the work force and the willingness for weaving, allowed the development of the Olona Valley as the most ancient axis of industrial production. Etienne Dalmasso2 identified two different areas in the Valley, the first one in the downstream zone, which could be named as “Reign of Cotton”, the second one in the upstream zone, “Reign of plastic materials and paper”, where nowdays the Mazzuchelli Company 1849 (in Castiglione Olona) and the “Vita Mayer Paper Mille” till 1977 (in Cairate), have been protagonists in the manufactoring development of the region. The above detailed considerations have been the milestones from which we started in the development of our research path, focusing on the following purpose: an hypotesis of reactivation of these working areas and the development of new connections, which can guarantee an efficient cooperation among production places and the cultural environment, identifying in the rich and varied landscape of the Olona Valley a sinergic territory to be enhanced. At the time being this area, located in a strategic location among Milan, Varese and the Malpensa Airport, is not able to fully exploit the potential of both the business and cultural fields: there are many industrial abandoned complexes that are left in conditions of great decay and several cultural destinations, which appears as not efficiently connected eachother; both situations do not allowed the develpoment of a real dinamic cultural environment. Work, culture and leisure time are, in brief, the main themes considered for the start up of this experimental project: develop a constant network of places, where the business development and cultural occasions can coexist and grow up together, promoting - in the Medio Olona area - sustainable projects, aligned with its natural and historic imprint. NOTE 1. A. Piva-P. Caputo-G. Fazzini, “L’architettura del lavoro. Archeologia industriale e progetto, collana Polis, Marsilio Editori, 1979, pp. 98-99 2. Milano capitale economica d’Italia, F. Angeli, Milano, 1972

“La maggior consistenza produttiva in epoca paleo-industriale, è costituita dalle <<valli produttive>>”. 1 Fiume, potenza dell’acqua, mano d’opera e propensione alla tessitura hanno fatto sì che la valle dell’Olona diventasse il più antico asse di localizzazione aziendale. Etienne Dalmasso2 individua in essa una parte a valle dove “regna il cotone”, per lo più dismessa, e una parte a monte “asse delle materie plastiche e della carta”, dove ancora oggi l’azienda Mazzucchelli 1849 (di Castiglione Olona) e la Cartiera Vita Mayer (di Cairate), fino al 1977, risultano protagoniste nello sviluppo manifatturiero del territorio. Da queste considerazioni muovono le linee di ricerca che ci hanno portato alla definizione dell’obiettivo fondamentale di questo elaborato: l’ipotesi di riattivare gli spazi del lavoro e la creazione di nuove connessioni che garantiscano un efficiente scambio tra luoghi della produzione e della cultura, individuando dunque nel ricco e diversificato territorio della valle dell’Olona un centro sinergico da valorizzare. Questo territorio, che si colloca in una posizione strategica tra Milano, Varese e l’aeroporto di Malpensa, oggi però non è in grado di valorizzare al meglio le sue potenzialità, sia dal punto di vista della produzione che del tempo libero: sono numerosi i complessi industriali dismessi o in condizioni di forte decadenza e numerosi i luoghi dedicati alla cultura che non appaiono efficacemente connessi tra loro. Lavoro, cultura e tempo libero sono, in sintesi, capisaldi della sperimentazione progettuale condotta: immaginare una rete continua di luoghi dove produzione e svago possano convivere e crescere reciprocamente, attualizzando nel territorio del medio Olona progettualità sostenibili e coerenti con la sua impronta naturale e storica. NOTE 1. A. Piva-P. Caputo-G. Fazzini, “L’architettura del lavoro. Archeologia industriale e progetto, collana Polis, Marsilio Editori, 1979, pp. 98-99 2. Milano capitale economica d’Italia, F. Angeli, Milano, 1972

Up&Down. Ripensare i luoghi del lavoro e connetterli ai paesaggi e manufatti del tempo libero tra Torba e Cairate

COLOMBO, GIULIA;REGAZZONI, GERMANA;RAPACCIUOLO, ROSA
2018/2019

Abstract

The most effective production, in the paleo-industrial era, is constituted by the “productive valleys”.1 The river, the water power, the work force and the willingness for weaving, allowed the development of the Olona Valley as the most ancient axis of industrial production. Etienne Dalmasso2 identified two different areas in the Valley, the first one in the downstream zone, which could be named as “Reign of Cotton”, the second one in the upstream zone, “Reign of plastic materials and paper”, where nowdays the Mazzuchelli Company 1849 (in Castiglione Olona) and the “Vita Mayer Paper Mille” till 1977 (in Cairate), have been protagonists in the manufactoring development of the region. The above detailed considerations have been the milestones from which we started in the development of our research path, focusing on the following purpose: an hypotesis of reactivation of these working areas and the development of new connections, which can guarantee an efficient cooperation among production places and the cultural environment, identifying in the rich and varied landscape of the Olona Valley a sinergic territory to be enhanced. At the time being this area, located in a strategic location among Milan, Varese and the Malpensa Airport, is not able to fully exploit the potential of both the business and cultural fields: there are many industrial abandoned complexes that are left in conditions of great decay and several cultural destinations, which appears as not efficiently connected eachother; both situations do not allowed the develpoment of a real dinamic cultural environment. Work, culture and leisure time are, in brief, the main themes considered for the start up of this experimental project: develop a constant network of places, where the business development and cultural occasions can coexist and grow up together, promoting - in the Medio Olona area - sustainable projects, aligned with its natural and historic imprint. NOTE 1. A. Piva-P. Caputo-G. Fazzini, “L’architettura del lavoro. Archeologia industriale e progetto, collana Polis, Marsilio Editori, 1979, pp. 98-99 2. Milano capitale economica d’Italia, F. Angeli, Milano, 1972
SETTI, GIULIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
24-lug-2019
2018/2019
“La maggior consistenza produttiva in epoca paleo-industriale, è costituita dalle <<valli produttive>>”. 1 Fiume, potenza dell’acqua, mano d’opera e propensione alla tessitura hanno fatto sì che la valle dell’Olona diventasse il più antico asse di localizzazione aziendale. Etienne Dalmasso2 individua in essa una parte a valle dove “regna il cotone”, per lo più dismessa, e una parte a monte “asse delle materie plastiche e della carta”, dove ancora oggi l’azienda Mazzucchelli 1849 (di Castiglione Olona) e la Cartiera Vita Mayer (di Cairate), fino al 1977, risultano protagoniste nello sviluppo manifatturiero del territorio. Da queste considerazioni muovono le linee di ricerca che ci hanno portato alla definizione dell’obiettivo fondamentale di questo elaborato: l’ipotesi di riattivare gli spazi del lavoro e la creazione di nuove connessioni che garantiscano un efficiente scambio tra luoghi della produzione e della cultura, individuando dunque nel ricco e diversificato territorio della valle dell’Olona un centro sinergico da valorizzare. Questo territorio, che si colloca in una posizione strategica tra Milano, Varese e l’aeroporto di Malpensa, oggi però non è in grado di valorizzare al meglio le sue potenzialità, sia dal punto di vista della produzione che del tempo libero: sono numerosi i complessi industriali dismessi o in condizioni di forte decadenza e numerosi i luoghi dedicati alla cultura che non appaiono efficacemente connessi tra loro. Lavoro, cultura e tempo libero sono, in sintesi, capisaldi della sperimentazione progettuale condotta: immaginare una rete continua di luoghi dove produzione e svago possano convivere e crescere reciprocamente, attualizzando nel territorio del medio Olona progettualità sostenibili e coerenti con la sua impronta naturale e storica. NOTE 1. A. Piva-P. Caputo-G. Fazzini, “L’architettura del lavoro. Archeologia industriale e progetto, collana Polis, Marsilio Editori, 1979, pp. 98-99 2. Milano capitale economica d’Italia, F. Angeli, Milano, 1972
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/148212