Wikitown. Una geografia di spazi d'uso per il quartiere popolare San Siro

WIKITOWN is an open-source design ecosystem. For the San Siro district, the challenge is to imagine a different “spaces of use” geography, a new way to enjoy its spaces through any idea born by common action: walking, playing, doing a performance, having a party, dabbling in gardening, playing sports, ... It is from the people actions, necessities and wishes that a city evolves and it is through them that spaces are formed. However, it is nothing more than a starting point. If it is true that the city is made of uses, it is equally true that the actors establish the script from time to time. The scenic set is destined to transform, contract, magnify, explode, until it perishes to be reborn. It is a changing space, as its inhabitants are changeable.

L’ipotesi qui formulata, per l’architettura e per la città, è quella di un’espressione multi-testuale, esito della complessità contemporanea e del suo positivo caos. La città oggi non è altro che la sovrapposizione di “testi” di diversa natura, appartenenti anche ad altri mondi, che ci portano, se necessario, anche parecchio fuori dall’architettura. È una realtà composita dove tutti i pezzi sono posti su un unico piano prospettico che annulla il tempo e lo spazio, come un vasto plancton di stili e forme diverse, di usi, di luoghi, di ambienti, di enclave, di tecnologie, di servizi, di informazioni, di linguaggi, di immagini, di scene, di regie spaziali, di marchi, di pubblicità, di economia. Un tutto abitato, un mondo di una libertà esaltante e devastante allo stesso tempo. In questo panorama di diversità, tutto è unico, ma paradossalmente tutto si assomiglia, tutto è super specializzato entro i propri perimetri, ma è anche attraversabile come in un sistema abitato continuo. Ne risulta una sinfonia atonale, una serendipity il cui finale ci riserva scoperte inattese e imprevedibili. La metropoli cessa di essere descritta semplicemente come spazio architettonico, per diventare una struttura d’uso complessa, dove le funzioni abitative, quelle produttive, quelle di servizio e le varie forme di paesaggio, si distribuiscono liberamente su un piano uniforme e continuo. Sta a noi scegliere! WIKITOWN è un piano continuo progettato. Una messa in scena senza casting né copione, dove tutti gli attori sono comparse e protagonisti sul palco infinito della città. Un happening perpetuo. La sfida è quella di immaginare una diversa geografia di spazi d’uso, nuovi modi di usare i luoghi della città, siano essi pubblici o privati, grandi o piccoli, definiti o interstiziali, attraverso invenzioni che partano da qualunque azione comune si possa immaginare: camminare, giocare, fare uno spettacolo, fare festa, dilettarsi con il giardinaggio, fare sport, riciclare, ecc. È a partire dalle azioni delle persone che la città si evolve ed è attraverso di esse che si formano i suoi spazi. Tuttavia, non è altro che un punto di partenza. Se è vero che la città è fatta di usi, è altrettanto vero che sono gli attori a stabilirne, di volta in volta, il copione. Il set scenico è destinato a trasformarsi, contrarsi, ingigantirsi, esplodere, fino a perire per rinascere. È uno spazio mutevole, come mutevoli sono i suoi abitanti.