Il disegno del tempo libero. Spazi e forme per un nuovo utilizzo dell'ex fabbrica di ceramica

The project starts from the willingness to examine leisure time forms in today’s society and from the need to transform them into architectural space. The site is a former pottery factory in Laveno Mombello; this represents the very often and emblematic phenomenon of the so called “post-industrial era”, that is the disposal of the industrial plant. We are approaching the historical moment where the industrial wall remains, symbol of that industrial era in wich lesiure time estabilished itself, are making room for leisure and entrateinment time. Leisure time has always changed in stap with the society: starting from latin “otium”, to modern “loisir”, but what is the meaning of leisure time in our days? How can architecture keep up with the need of a social and formal modernization? Leisure time grows more and more such us the need to understand its ways of use to know how to deal with the time of the new millenium. Hence, the cue and the opportunity to transform the factory in a leisure time hub, according to lavanese society’s needs and suggesting a participated project. The draft is made by three steps: the context analysis and its offers, a cognitive investigation about citizen’s demands and at last the design of a concept suited to the surveys. The project is made by three meìain “systems” that has a costant dialogue with the context designing a real leisure time hub including different activities such as cultural ones, meeting points and sport facilities. Area’s regeneration strategy takes account of different territorial needs and suggests an activation by different phases till the fully completed status.

Il progetto nasce dalla volontà di indagare le forme del tempo libero nella società odierna e dalla necessità di tradurle in spazi architettonici. Il sito in questione è l’ex fabbrica di ceramiche a Laveno Mombello; questo rappresenta il fenomeno ricorrente ed emblematico della cosiddetta società post-industriale, ovvero la dismissione degli stabilimenti industriali. Si assiste al momento storico in cui i resti delle fabbriche, simbolo dell’epoca industriale in cui il tempo libero si è affermato, lasciano spazio alla pratica del tempo dello svago e della cura alla propria persona. Da sempre il concetto di tempo libero si è modificato sulla base del mutamento sociale: partendo dall’“otium” e arrivando al “loisir”, ma qual è il significato che assume oggi? Come può l’architettura stare al passo con le necessità di un aggiornamento sociale e formale? Il tempo libero aumenta sempre di più e sempre maggiore è l’emergenza e la necessità di comprendere le modalità di fruizione al fine di far fronte al tempo del nuovo millennio. Da qui nasce lo spunto e l’occasione per trasformare la fabbrica in un polo del tempo libero, partendo proprio dalle necessità della società lavenese e proponendo un progetto partecipato. Il disegno è stato elaborato grazie a tre parti: lo studio del contesto e della sua offerta, le indagini conoscitive sulle esigenze dei cittadini e infine l’ideazione di un concept consono alle domande raccolte. Il progetto si compone di tre principali sistemi che dialogano con il contesto disegnando un polo del tempo libero grazie a diverse funzioni di svago che vanno dalla cultura, ai punti di ritrovo e allo sport. La strategia di rigenerazione dell’area tiene conto delle necessità territoriali e propone un’attivazione secondo fasi diverse fino ad ottenere il totale completamento.