The water system in the Milan territory has always been a super-infrastructure useful for moving large masses, when this function failed, the waters, no longer useful, were buried, hidden, neglected. However, in recent years, greater importance has been given to our rivers, they started to be seen under a new light, became places for public life and for natural environment, and this happened also in Milan territory. In particular, looking into the metropolitan area, the system of the Olona river, when flowing in the conurbation of Busto Arsizio, Legnano Castellanza, (called Bu-Ca-Le) is showing an exceptional situation. Yet this conurbation still struggles to recognize itself as such: municipal interests prevail, the scale of architecture and, above all, of public spaces compares itself to a smalltown dimension. Moreover, the conditions of the Olona, a great unexpressed potentiality, are the worst of its whole course in environmental terms: the city blocks the ecological continuity of the homonymous valley with the dry plain of North Milan and produces a risk in flood terms. Thanks to the recent approach in rethinking the spaces along rivers towards resilience, and the matching of the floodable areas with a sequence of potential spaces (brownfields, residual spaces, parking lots), the opportunity of the project comes out. Thus, the thesis investigates the possibility of a river park to be able not only to solve the flood problem, but also to produce a new landscape in the city, a “Third Space, neither fully urban, nor fully of the biosphere”, whose character is changing with the river itself. At the same time, the river park aims at structuring that collection of public spaces at the scale of the conurbation that Bu-Ca-Le is looking for, whose real value stays no more in buildings, but in the environmental condition that is offering to its inhabitants

Il sistema delle acque nel territorio milanese è da sempre stata una superinfrastruttura per spostare grandi masse, quando questa funzione è venuta meno, le acque, non più utili a Milano, sono state interrate, nascoste, trascurate. Tuttavia, negli ultimi anni, un’importanza sempre maggiore è stata data ai nostri fiumi, che, visti sotto una nuova luce, sono diventati luoghi per la vita pubblica e per il contatto con la natura e ciò è accaduto anche nel territorio milanese. In particolare, osservando l’area metropolitana di Milano, il sistema del fiume Olona, nel tratto in cui scorre nella conurbazione di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano, (che chiameremo Bu-Ca-Le), mostra una situazione eccezionale. Questa conurbazione. tuttavia, stenta ancora a riconoscersi come tale: prevalgono gli interessi dei singoli comuni e la scala delle architetture e, soprattutto, degli spazi pubblici, ricorda quelle di una piccola città di provincia. Inoltre, le condizioni dell’Olona, grande potenzialità inespressa, sono le peggiori di tutto il suo corso dal punto di vista ambientale: la città blocca la continuità ambientale tra la valle e la pianura asciutta dell’alto milanese e genera il rischio di esondazioni. Grazie ai nuovi approcci utilizzati nel progetto delle aree lungo i fiumi, che puntano verso la resilienza, e alla corrispondenza tra le aree allagabili e una serie di spazi potenziali (aree dismesse, spazi residuali, parcheggi), nasce l’opportunità di progetto. In questo senso, la tesi, indaga la possibilità che un parco fluviale sia in grado non solo di risolvere il problema degli allagamenti, ma anche di generare un nuovo paesaggio all’interno della città, un “Third Space”, nè totalmente urbano, nè totalmente naturale, il cui carattere cambia insieme al fiume stesso. Allo stesso modo, il parco fluviale prova a strutturare proprio quella serie di spazi pubblici alla scala della città metropolitana di cui Bu-Ca-Le ha bisogno. Spazi il cui valore non è più dato dal costruito, ma dalle condizioni ambientali che la città sarà in grado di garantire ai propri abitanti.

Bu-Ca-Le. Environmental redevelopment. A new urban landscape for the Olona river

SUMMONTE, LORENZO;PIGNI, MATTEO
2018/2019

Abstract

The water system in the Milan territory has always been a super-infrastructure useful for moving large masses, when this function failed, the waters, no longer useful, were buried, hidden, neglected. However, in recent years, greater importance has been given to our rivers, they started to be seen under a new light, became places for public life and for natural environment, and this happened also in Milan territory. In particular, looking into the metropolitan area, the system of the Olona river, when flowing in the conurbation of Busto Arsizio, Legnano Castellanza, (called Bu-Ca-Le) is showing an exceptional situation. Yet this conurbation still struggles to recognize itself as such: municipal interests prevail, the scale of architecture and, above all, of public spaces compares itself to a smalltown dimension. Moreover, the conditions of the Olona, a great unexpressed potentiality, are the worst of its whole course in environmental terms: the city blocks the ecological continuity of the homonymous valley with the dry plain of North Milan and produces a risk in flood terms. Thanks to the recent approach in rethinking the spaces along rivers towards resilience, and the matching of the floodable areas with a sequence of potential spaces (brownfields, residual spaces, parking lots), the opportunity of the project comes out. Thus, the thesis investigates the possibility of a river park to be able not only to solve the flood problem, but also to produce a new landscape in the city, a “Third Space, neither fully urban, nor fully of the biosphere”, whose character is changing with the river itself. At the same time, the river park aims at structuring that collection of public spaces at the scale of the conurbation that Bu-Ca-Le is looking for, whose real value stays no more in buildings, but in the environmental condition that is offering to its inhabitants
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
24-lug-2019
2018/2019
Il sistema delle acque nel territorio milanese è da sempre stata una superinfrastruttura per spostare grandi masse, quando questa funzione è venuta meno, le acque, non più utili a Milano, sono state interrate, nascoste, trascurate. Tuttavia, negli ultimi anni, un’importanza sempre maggiore è stata data ai nostri fiumi, che, visti sotto una nuova luce, sono diventati luoghi per la vita pubblica e per il contatto con la natura e ciò è accaduto anche nel territorio milanese. In particolare, osservando l’area metropolitana di Milano, il sistema del fiume Olona, nel tratto in cui scorre nella conurbazione di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano, (che chiameremo Bu-Ca-Le), mostra una situazione eccezionale. Questa conurbazione. tuttavia, stenta ancora a riconoscersi come tale: prevalgono gli interessi dei singoli comuni e la scala delle architetture e, soprattutto, degli spazi pubblici, ricorda quelle di una piccola città di provincia. Inoltre, le condizioni dell’Olona, grande potenzialità inespressa, sono le peggiori di tutto il suo corso dal punto di vista ambientale: la città blocca la continuità ambientale tra la valle e la pianura asciutta dell’alto milanese e genera il rischio di esondazioni. Grazie ai nuovi approcci utilizzati nel progetto delle aree lungo i fiumi, che puntano verso la resilienza, e alla corrispondenza tra le aree allagabili e una serie di spazi potenziali (aree dismesse, spazi residuali, parcheggi), nasce l’opportunità di progetto. In questo senso, la tesi, indaga la possibilità che un parco fluviale sia in grado non solo di risolvere il problema degli allagamenti, ma anche di generare un nuovo paesaggio all’interno della città, un “Third Space”, nè totalmente urbano, nè totalmente naturale, il cui carattere cambia insieme al fiume stesso. Allo stesso modo, il parco fluviale prova a strutturare proprio quella serie di spazi pubblici alla scala della città metropolitana di cui Bu-Ca-Le ha bisogno. Spazi il cui valore non è più dato dal costruito, ma dalle condizioni ambientali che la città sarà in grado di garantire ai propri abitanti.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/148301