Il club inclusivo. Rifunzionalizzazione di Garage Sanremo

The project starts from the idea of ​​looking for a current architectural outcome of the Club, understood as a "circle whose members, linked by common interests, meet in the same place". The area chosen for this purpose is that of the former Garage Sanremo, a building built in 1949 in the heart of the city of Milan, which, due to its unique architectural layout, represents an interesting point of discontinuity in the portion of urban fabric in which it is located . The project does not change the exceptional character of the pre-existence and rather makes it the starting point for a new functionalization: in the rhythmic volume of the main garage there are three distinct "metal boxes", each hosting a different function (cinema, gym, bar) ; the secondary garage, on the other side of a pedestrian walkway, is itself made a "box" to enclose a covered garden, while the particular original entrance volume to the garage becomes the base of a six-story tower-hotel. The various accessory functions, each neatly inserted in its own volume, overlook a central space, hosting the real heart of the club. This space, with a more fluid and free character both in form and function, occupies the pre-existence with a succession of seats, tables, elevations and depressions of the floor and therefore takes the form of a place for relationships and encounters, where one can concentrate, work, read or relax, together or independently. The club traditionally intended as a meeting place, composed of various rooms, each with its own function, is opened, the "rooms" are taken outwards and the respective functions combine to form a complex system that is proposed from outside to attract, and from within, to satisfy various needs of contemporary living. The project thus leads to the creation of a multi-purpose space that could be defined as Club Inclusive, as opposed to the purely exclusive character of the original club and in line with a very different society from that in which it has had greater luck.

Il progetto parte dall’idea di cercare un esito architettonico attuale del Club, inteso come “circolo i cui membri, legati da interessi comuni, si riuniscono in uno stesso luogo”. L’area scelta per questo scopo è quella dell’ex Garage Sanremo, edificio sorto nel 1949 nel cuore della città di Milano, che, per il suo singolare assetto architettonico, rappresenta un interessante punto di discontinuità nella porzione di tessuto urbano in cui si trova. Il progetto non muta il carattere eccezionale della preesistenza e ne fa piuttosto il punto di partenza per una nuova funzionalizzazione: nel ritmato volume dell’autorimessa principale si innestano tre distinte “scatole metalliche”, ognuna ospitante una diversa funzione (cinema, palestra, bar); l’autorimessa secondaria, dall’altra parte di un passaggio pedonale, viene resa essa stessa “scatola” per racchiudere un giardino coperto, mentre il particolare volume di ingresso originario al garage diventa il basamento di una torre-hotel di sei piani. Le varie funzioni accessorie, ciascuna ordinatamente inserita nel proprio volume, si affacciano su uno spazio centrale, ospitante il cuore vero e proprio del club. Questo spazio, dal carattere più fluido e libero sia nelle forme che nelle funzioni, occupa la preesistenza con una successione di sedute, tavoli, rialzi e avvallamenti del pavimento e si configura perciò come un luogo della relazione e dell’incontro, dove poter concentrarsi, lavorare, leggere o rilassarsi, insieme o in autonomia. Il club tradizionalmente inteso come luogo di incontro, composto da varie stanze, ognuna con la sua funzione, viene aperto, le “stanze” vengono portate verso l’esterno e le rispettive funzioni concorrono a formare un sistema complesso che si propone dall’esterno di attrarre, e dall’interno di soddisfare varie necessità del vivere contemporaneo. Il progetto giunge così alla realizzazione di uno spazio polifunzionale che si potrebbe definire Club Inclusivo, in contrapposizione al carattere prettamente esclusivo del club originario e in linea con una società molto diversa da quella in cui esso ha avuto maggior fortuna.