This research analyses the uncontrolled and extreme consequences of the ultimate form of capitalism -platform capitalism- on the fragile urban composition of informal settlements in Sao Paulo, Brazil. Quantitative analysis has been made possible thanks to the access of huge datasets and this works provides mappings on phenomena that are usually hard to visualize on urban scale such as the use of uber and Instagram or the presence of Airbnb. A project section materializes these hidden structures in monumental devices for wealth redistribution in the global city.

Questa tesi vuole analizzare gli effetti sulla città delle economie che programmaticamente rifiutano di farsi carico dello spazio fisico: le platform economies. Per analizzare questi fenomeni si partirà da un inquadramento delle logiche economiche che li muovono, contestualizzandole storicamente ed indicandone la continuità con un altro strumento di azione sul territorio che ha avuto un grande peso nella definizione urbanistica delle città globali: la griglia di progettazione regolare impiegata dagli europei nelle città di fondazione nel nuovo continente. Le platform economies sono un’implementazione di questi strumenti che si adatta alla velocità e alla flessibilità dell’infrastruttura caratteristica del sistema economico delle Global cities: internet. Le moderne città globali, proprio come le loro antenate fondate tra ‘500 e ‘700 nelle Americhe, incorporano una divisione tra popolazioni dominanti (global citizens e classi agiate oggi, europei ai tempi del colonialismo) e popolazioni emarginate (abitanti delle città informali oggi, nativi ai tempi del colonialismo). La rete digitale così come la griglia di progettazione urbana è una infrastruttura che tende a confermare questa divisione, ma ha una differenza fondamentale. La rete digitale infatti nasce come appropriabile anche dal basso e non gestita unicamente dalla classe dirigente. La pervasività del digitale fa si che esso raggiunga luoghi che tutte le infrastrutture tradizionali -dall’acqua corrente al welfare pubblico- non arrivano. In questi luoghi le platform economies operano secondo le proprie logiche speculative ma la rete da già spazio ad alcuni episodi di hacking del sistema. Il brasile è il paese scelto come caso studio per l’analisi di queste dinamiche: le contingenze storiche del suo sviluppo lo hanno portato ad essere uno dei maggiori mercati per servizi che operano su un modello a piattaforma e la città di San Paolo, sulla quale questa tesi si concentra, è la maggiore città globale dell’America Latina. Per osservare gli effetti di questa rete le aree urbane informali della sono il campo di studi ideale: in esse anche le fragili barriere normative frapposte tra la città e il mercato capitalista dallo stato ultraliberale non esistono. Le conseguenze sullo spazio delle economie digitali sono quindi immediate, limpide nella loro manifestazione di spericolata e contraddittoria speculazione. Attraverso l’analisi di alcune platform economies di riferimento a scala urbana prima e il riscontro dei risultati ottenuti all’interno di un caso studio -ovvero la favela di Paraisopòlis- questa tesi mira a descrivere e a dare una misura quantitativa di questi fenomeni. Nella seconda parte del lavoro i risultati ottenuti servono invece a formulare delle idee di architetture possibili che si inseriscano in questo sistema come la precipitazione materiale dei meccanismi più o meno latenti analizzati nella parte di ricerca. Le tre architetture, fortemente archetipiche, vogliono manifestare l’influenza delle platform economies sulle aree di segregazione della città globale ed agire, secondo le prerogative del sistema nel quale si inseriscono, invertendo le logiche speculative caratteristiche di queste economie, per creare un ritorno di welfare alle comunità emarginate. Sono architetture fortemente archetipiche che incarnano letteralmente i loro principi di funzionamento e che si pongono come proseguimento in campo architettonico delle analisi urbanistiche della prima sezione di questo lavoro.

Duty free urbanism

GODINO, FEDERICO
2018/2019

Abstract

This research analyses the uncontrolled and extreme consequences of the ultimate form of capitalism -platform capitalism- on the fragile urban composition of informal settlements in Sao Paulo, Brazil. Quantitative analysis has been made possible thanks to the access of huge datasets and this works provides mappings on phenomena that are usually hard to visualize on urban scale such as the use of uber and Instagram or the presence of Airbnb. A project section materializes these hidden structures in monumental devices for wealth redistribution in the global city.
FERORELLI, ROSSELLA
MUZZONIGRO, AZZURRA
SPADONI, FRANCISCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
24-lug-2019
2018/2019
Questa tesi vuole analizzare gli effetti sulla città delle economie che programmaticamente rifiutano di farsi carico dello spazio fisico: le platform economies. Per analizzare questi fenomeni si partirà da un inquadramento delle logiche economiche che li muovono, contestualizzandole storicamente ed indicandone la continuità con un altro strumento di azione sul territorio che ha avuto un grande peso nella definizione urbanistica delle città globali: la griglia di progettazione regolare impiegata dagli europei nelle città di fondazione nel nuovo continente. Le platform economies sono un’implementazione di questi strumenti che si adatta alla velocità e alla flessibilità dell’infrastruttura caratteristica del sistema economico delle Global cities: internet. Le moderne città globali, proprio come le loro antenate fondate tra ‘500 e ‘700 nelle Americhe, incorporano una divisione tra popolazioni dominanti (global citizens e classi agiate oggi, europei ai tempi del colonialismo) e popolazioni emarginate (abitanti delle città informali oggi, nativi ai tempi del colonialismo). La rete digitale così come la griglia di progettazione urbana è una infrastruttura che tende a confermare questa divisione, ma ha una differenza fondamentale. La rete digitale infatti nasce come appropriabile anche dal basso e non gestita unicamente dalla classe dirigente. La pervasività del digitale fa si che esso raggiunga luoghi che tutte le infrastrutture tradizionali -dall’acqua corrente al welfare pubblico- non arrivano. In questi luoghi le platform economies operano secondo le proprie logiche speculative ma la rete da già spazio ad alcuni episodi di hacking del sistema. Il brasile è il paese scelto come caso studio per l’analisi di queste dinamiche: le contingenze storiche del suo sviluppo lo hanno portato ad essere uno dei maggiori mercati per servizi che operano su un modello a piattaforma e la città di San Paolo, sulla quale questa tesi si concentra, è la maggiore città globale dell’America Latina. Per osservare gli effetti di questa rete le aree urbane informali della sono il campo di studi ideale: in esse anche le fragili barriere normative frapposte tra la città e il mercato capitalista dallo stato ultraliberale non esistono. Le conseguenze sullo spazio delle economie digitali sono quindi immediate, limpide nella loro manifestazione di spericolata e contraddittoria speculazione. Attraverso l’analisi di alcune platform economies di riferimento a scala urbana prima e il riscontro dei risultati ottenuti all’interno di un caso studio -ovvero la favela di Paraisopòlis- questa tesi mira a descrivere e a dare una misura quantitativa di questi fenomeni. Nella seconda parte del lavoro i risultati ottenuti servono invece a formulare delle idee di architetture possibili che si inseriscano in questo sistema come la precipitazione materiale dei meccanismi più o meno latenti analizzati nella parte di ricerca. Le tre architetture, fortemente archetipiche, vogliono manifestare l’influenza delle platform economies sulle aree di segregazione della città globale ed agire, secondo le prerogative del sistema nel quale si inseriscono, invertendo le logiche speculative caratteristiche di queste economie, per creare un ritorno di welfare alle comunità emarginate. Sono architetture fortemente archetipiche che incarnano letteralmente i loro principi di funzionamento e che si pongono come proseguimento in campo architettonico delle analisi urbanistiche della prima sezione di questo lavoro.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/148332