Living together in a crowded city. The reuse of existing structures as a solution to urban housing demands

This proposal to convert an existing historic structure in the center of Rome into an alternative form of housing seeks to demonstrate the importance of design as adaptation rather than trying to solve contemporary dwelling issues through building new structures. To build something new in the center of Rome is virtually impossible, yet the large amount of underutilized spaces, especially in religious complexes, offers new potential for creative adaptation in the struggle to provide for the diverse housing needs of the contemporary city. Monasteries have been built throughout the Italian landscape, and especially in urban centers, and represent a successful form of communal living that has endured for centuries. The monastery typology, with minimal intervention, provides a perfect existing architecture that can be transformed into affordable communal housing. Many of the monasteries in and around Rome now offer short term stays for tourists or guests, as part of the growing hospitality industry. The recent rise of the “Bed and Breakfast” phenomenon, which has been converting people’s homes into hospitality structures, shows how quickly dwelling types can change in central cities. This proposal aims to promote the idea that existing buildings can be adapted for new communal housing needs, providing affordable housing that reinforces the urban vitality of the center while resisting the hospitality spectrum. The Church and Monastery of Saint Bridget (Chiesa e Monastero di Santa Brigida), belongs to the “urban monastery” typology. Located on Piazza Farnese, adjacent to the famous Palazzo Farnese, the convent currently offers short stay accommodation for up to 50 people. Through a redesign of the interiors, this same building could serve as an excellent prototype for converting existing structures in a dense urban context into affordable housing for people with diverse needs.

Questa proposta di convertire una struttura storica esistente nel centro di Roma in una forma alternativa di alloggio cerca di dimostrare l'importanza del design come adattamento piuttosto che cercare di risolvere i problemi abitativi contemporanei attraverso la costruzione di nuove strutture. Costruire qualcosa di nuovo nel centro di Roma è praticamente impossibile, tuttavia la grande quantità di spazi sottoutilizzati, specialmente nei complessi religiosi, offre un nuovo potenziale di adattamento creativo nella lotta per soddisfare le diverse esigenze abitative della città contemporanea. I monasteri sono stati costruiti in tutto il paesaggio italiano, e in particolare nei centri urbani, e rappresentano una forma di vita comune che ha resistito per secoli. La tipologia del monastero, con un intervento minimo, fornisce una perfetta architettura esistente che può essere trasformata in alloggi comuni a prezzi accessibili. Molti dei monasteri di Roma e dintorni offrono ora soggiorni di breve durata per turisti o ospiti, come parte del crescente settore dell'ospitalità. Il recente aumento del fenomeno del "Bed and Breakfast", che ha trasformato le case delle persone in strutture ricettive, mostra quanto rapidamente i tipi di abitazione possono cambiare nelle città centrali. Questa proposta mira a promuovere l'idea che gli edifici esistenti possano essere adattati alle nuove esigenze abitative comunali, fornendo alloggi a prezzi accessibili che rafforzino la vitalità urbana del centro, resistendo allo spettro dell'ospitalità. La chiesa e il monastero di Santa Brigida appartengono alla tipologia del "monastero urbano". Situato in Piazza Farnese, adiacente al famoso Palazzo Farnese, il convento offre attualmente alloggi per soggiorni brevi per un massimo di 50 persone. Attraverso una riprogettazione degli interni, questo stesso edificio potrebbe essere un eccellente prototipo per convertire le strutture esistenti in un contesto urbano denso in alloggi a prezzi accessibili per le persone con esigenze diverse.