New site, New myth Architectural web-magazine is an internet-based architectural publication which has grown exponentially over the past ten years. The web, as an instrument of releasing disruptive force, has revolutionized the means of production from metal-plates to a desktop which is a drastic liberating shift in techniques. Where a magazine one required the resources of an institution and sizeable staff in order to operate, now anyone with an opinion and few thousand dollars can publish. If some printed magazines need decades of consistent publications to gain reputations, web-magazines gain popularity on a global scale through updated information just within a few months. In consequence of this architectural web-magazines’ phenomenon explosions, architecture opens to wider audience more than ever before. How does this condition affecting architecture? Will the web-magazines replace the printed magazine? This research builds on those kinds of curiosity. The immediacy, the speed and the uncontrollable proliferation of the new; new sites, new images, updated information, makes the object of this research is hardly circumscribed, almost elusive, expanding and changing at all times. Thus, this research is based on the result of a daily observation of the internet galaxy lasted in six months. As an attempt, major categories are therefore made to filter the quality of the websites. The first category is to select web-magazines which are ‘transparent’ in terms of clearly mentioning the editors and or the authors. The second category is to group the web-magazines into four families based on the format which are web-magazines born as an extension of existing printed magazines, web-based architectural news, personal blogs and a network dedicated to architecture issue. Each family is aiming to a different target and specific means. However, the internet engine’s flexible system allows a web-magazine to overlap between each family, which then can be called ‘hybrid’. The first two families are generally focused on the publication of the latest architectural trend. The personal blogs are a sort of diary with broader themes from current tendencies to future perspectives. The architectural networks are the platforms for discussion, information and knowledge transfer between different subjects such as architects, suppliers and clients. As a consequence of the information technology, publisher can publish anything freely from anywhere at any time. Moreover, there is a big tendency that web-magazines focus more on the most-recent architectural projects or happenings, especially towards the archi-star centric coverage. Wherever they completed a new building, then a simultaneous condition will be happened. Several web-magazines (and printed-magazines) report and publish the same news of the same projects, with the same images from the same photographers. In this booming situation of a web-media where ‘look’ becomes the selling point, feeling and essence are then brushed off. Rarely can we find a type of archival website dedicated to architectural documentation. Today, architecture is treated merely as immediate information. The editors have no time for reflection, for the development of any form of criticism and architecture can lose its content as a thoughtful and rooted built-environment. Thus, without a clear foundation of contemporary architectural position, web-magazines are responsible to give the impression of an infinite variety of possibilities in architecture which resulting a generic anonymous global landscape. The synthesis chapter finalizes the research by giving a future perspective of web-magazines as a result of the state of today’s architectural web-magazines. New tools such as I-Pad change the way people accessing information. The way web-magazines determine disciplinary discourses and put people in a direct connection has made architecture (and the related themes) more lively and entertaining than before. However, architecture is a cultural operation which is done through a gradual process of researches conducted from many thoughtful experiments by many generations of architects. Although there are possibilities to move most of the magazine features to the web, conventional architectural magazine will continue to exist in their role as thoughtful contemplations and transmission of knowledge. At one point, even there will be a peak of boredom in the internet media which makes people to look back to magazine. This is the state of today’s architectural web-magazine. Rafael Arsono Milan, 3rd July 2010

Nuovi siti, nuovo miti Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di riviste d’architettura “digitali”, ovvero consultabili unicamente tramite internet, è cresciuto in modo esponenziale. Il web si è rivelato uno strumento dalla forza liberatoria dirompente; ha rivoluzionato i mezzi di produzione editoriale tradizionali; ha trasferito la pubblicazione di una rivista dalle vecchie rotative al desktop di un computer portatile. Se un tempo una rivista necessitava per operare delle risorse e del personale proprie di una piccola istituzione, oggi chiunque in possesso di un’opinione e delle poche centinaia di euro necessarie è in grado di pubblicare un periodico. (1) Se alcune riviste hanno visto la propria reputazione affermarsi nel tempo, attraverso decenni di pubblicazioni criticamente vagliate, alcune tra le maggiori riviste digitali hanno visto crescere la propria popolarità a scala globale nel giro di pochi mesi, a fronte di pochi occasionali “aggiornamenti”. In conseguenza di questo fenomeno di esplosione editoriale l’ architettura si sta oggi aprendo ad un pubblico più vasto e vario che mai rispetto al suo passato. Come questa nuova condizione sta influenzando la disciplina? Le riviste “digitali” sostituiranno quelle cartacee? La presente ricerca muove da questo genere di curiosità. L’immediatezza, la velocità e la incontrollabile proliferazione del nuovo (nuovi siti, nuove riviste, nuove immagini) rendono l’ oggetto di questa ricerca difficilmente circoscrivibile, praticamente inafferrabile, essendo esso stesso in espansione in tutto il mondo ed in ogni momento. Si è optato dunque per un criterio puramente cronologico. La ricerca è il risultato di un monitoraggio quotidiano della galassia editoriale di internet durato sei mesi. Si è tentato dunque di filtrare il materiale editoriale proveniente dal web attraverso alcune macro-categorie. Una prima selezione è consistita nel selezionare solamente quelle le web-magazine “trasparenti”, che menzionino cioè chiaramente gli editori e gli autori dei vari contributi pubblicati. Una seconda selezione è consistita nel raggruppare le web-magazine “trasparenti” in quattro famiglie: Riviste digitali nate come estensione di riviste cartacee esistenti, riviste interamente digitali, blog personali e network dedicati all’ architettura. Ciascuna famiglia si rivolge ad un target differente e ha mezzi specifici. Ovviamente gli obiettivi e i mezzi di comunicazioni propri di ciascuna categoria tendono spesso a sovrapporsi dando origine a riviste digitali “ibride”.Le prime due categorie si concentrano generalmente sulla pubblicazione delle ultime tendenze architettoniche, i blog costituiscono dei veri e propri diari e tendono spesso a trascendere progetti specifici divagando su tematiche più ampie: dalla teoria all’urbanistica al paesaggio. I network di architettura costituiscono delle piattaforme di discussione e conoscenza diretta tra i soggetti più vari; architetti, “critici”, clienti, studenti e semplici amatori. La tecnologia informatica permetterebbe a qualunque “editore” di pubblicare liberamente qualunque cosa, dovunque in qualunque momento. E’ dunque ancor più paradossale assistere al proliferare delle stesse immagini, spesso dello stesso fotografo, relative agli stessi progetti di poche “firme” autorevoli, che non appena ultimati conoscono una immediata diffusione globale, in un circolo vizioso di immagini fini a sé stesse. Sono rarissime infatti le forme di archiviazione digitale, potenzialmente accessibili in modo agile ed immediato per lo studio, relative all’architettura, trattata quasi esclusivamente in termini di immediatezza e di impatto mediatico. Gli editori non hanno tempo per la riflessione, per lo sviluppo di una qualsiasi forma di critica. In un contesto come quello dell’ architettura contemporanea, sprovvisto di univoche e chiare coordinate ideologiche, le riviste digitali contribuiscono a dare l’ impressione di una varietà infinita di possibilità tendente tuttavia alla riproduzione, sempre e dovunque, dello stesso anonimo paesaggio globale. La ricerca delinea dunque lo stato dell’ arte delle riviste digitali contemporanee e ne sintetizza l’analisi ipotizzandone la traiettoria nel futuro prossimo. Nuovi strumenti (come l’ I-pad) sono destinati a modificare ulteriormente le modalità di accesso alle informazione e la modalità con cui le riviste digitali impostano la discussione disciplinare, mettendo in connessione diretta le persone, rendendo forse l’architettura più divertente e accessibile, ne costituisce indubbiamente una verosimile anteprima. Ciò nonostante l’ architettura rimane un fenomeno culturale che si realizza attraverso un processo di ricerca graduale, per il singolo così come per ogni generazione. L’impressione è che riviste di architettura convenzionali, purché supportate da un “progetto”, continueranno ad esistere, rafforzate nel loro ruolo di strumento di studio meditato e di trasmissione del sapere. Rafael Arsono Milano, 3rd Luglio 2010

The state of today's architectural web-magazine

ARSONO, MUHAMMAD RAFAEL
2009/2010

Abstract

New site, New myth Architectural web-magazine is an internet-based architectural publication which has grown exponentially over the past ten years. The web, as an instrument of releasing disruptive force, has revolutionized the means of production from metal-plates to a desktop which is a drastic liberating shift in techniques. Where a magazine one required the resources of an institution and sizeable staff in order to operate, now anyone with an opinion and few thousand dollars can publish. If some printed magazines need decades of consistent publications to gain reputations, web-magazines gain popularity on a global scale through updated information just within a few months. In consequence of this architectural web-magazines’ phenomenon explosions, architecture opens to wider audience more than ever before. How does this condition affecting architecture? Will the web-magazines replace the printed magazine? This research builds on those kinds of curiosity. The immediacy, the speed and the uncontrollable proliferation of the new; new sites, new images, updated information, makes the object of this research is hardly circumscribed, almost elusive, expanding and changing at all times. Thus, this research is based on the result of a daily observation of the internet galaxy lasted in six months. As an attempt, major categories are therefore made to filter the quality of the websites. The first category is to select web-magazines which are ‘transparent’ in terms of clearly mentioning the editors and or the authors. The second category is to group the web-magazines into four families based on the format which are web-magazines born as an extension of existing printed magazines, web-based architectural news, personal blogs and a network dedicated to architecture issue. Each family is aiming to a different target and specific means. However, the internet engine’s flexible system allows a web-magazine to overlap between each family, which then can be called ‘hybrid’. The first two families are generally focused on the publication of the latest architectural trend. The personal blogs are a sort of diary with broader themes from current tendencies to future perspectives. The architectural networks are the platforms for discussion, information and knowledge transfer between different subjects such as architects, suppliers and clients. As a consequence of the information technology, publisher can publish anything freely from anywhere at any time. Moreover, there is a big tendency that web-magazines focus more on the most-recent architectural projects or happenings, especially towards the archi-star centric coverage. Wherever they completed a new building, then a simultaneous condition will be happened. Several web-magazines (and printed-magazines) report and publish the same news of the same projects, with the same images from the same photographers. In this booming situation of a web-media where ‘look’ becomes the selling point, feeling and essence are then brushed off. Rarely can we find a type of archival website dedicated to architectural documentation. Today, architecture is treated merely as immediate information. The editors have no time for reflection, for the development of any form of criticism and architecture can lose its content as a thoughtful and rooted built-environment. Thus, without a clear foundation of contemporary architectural position, web-magazines are responsible to give the impression of an infinite variety of possibilities in architecture which resulting a generic anonymous global landscape. The synthesis chapter finalizes the research by giving a future perspective of web-magazines as a result of the state of today’s architectural web-magazines. New tools such as I-Pad change the way people accessing information. The way web-magazines determine disciplinary discourses and put people in a direct connection has made architecture (and the related themes) more lively and entertaining than before. However, architecture is a cultural operation which is done through a gradual process of researches conducted from many thoughtful experiments by many generations of architects. Although there are possibilities to move most of the magazine features to the web, conventional architectural magazine will continue to exist in their role as thoughtful contemplations and transmission of knowledge. At one point, even there will be a peak of boredom in the internet media which makes people to look back to magazine. This is the state of today’s architectural web-magazine. Rafael Arsono Milan, 3rd July 2010
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
21-lug-2010
2009/2010
Nuovi siti, nuovo miti Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di riviste d’architettura “digitali”, ovvero consultabili unicamente tramite internet, è cresciuto in modo esponenziale. Il web si è rivelato uno strumento dalla forza liberatoria dirompente; ha rivoluzionato i mezzi di produzione editoriale tradizionali; ha trasferito la pubblicazione di una rivista dalle vecchie rotative al desktop di un computer portatile. Se un tempo una rivista necessitava per operare delle risorse e del personale proprie di una piccola istituzione, oggi chiunque in possesso di un’opinione e delle poche centinaia di euro necessarie è in grado di pubblicare un periodico. (1) Se alcune riviste hanno visto la propria reputazione affermarsi nel tempo, attraverso decenni di pubblicazioni criticamente vagliate, alcune tra le maggiori riviste digitali hanno visto crescere la propria popolarità a scala globale nel giro di pochi mesi, a fronte di pochi occasionali “aggiornamenti”. In conseguenza di questo fenomeno di esplosione editoriale l’ architettura si sta oggi aprendo ad un pubblico più vasto e vario che mai rispetto al suo passato. Come questa nuova condizione sta influenzando la disciplina? Le riviste “digitali” sostituiranno quelle cartacee? La presente ricerca muove da questo genere di curiosità. L’immediatezza, la velocità e la incontrollabile proliferazione del nuovo (nuovi siti, nuove riviste, nuove immagini) rendono l’ oggetto di questa ricerca difficilmente circoscrivibile, praticamente inafferrabile, essendo esso stesso in espansione in tutto il mondo ed in ogni momento. Si è optato dunque per un criterio puramente cronologico. La ricerca è il risultato di un monitoraggio quotidiano della galassia editoriale di internet durato sei mesi. Si è tentato dunque di filtrare il materiale editoriale proveniente dal web attraverso alcune macro-categorie. Una prima selezione è consistita nel selezionare solamente quelle le web-magazine “trasparenti”, che menzionino cioè chiaramente gli editori e gli autori dei vari contributi pubblicati. Una seconda selezione è consistita nel raggruppare le web-magazine “trasparenti” in quattro famiglie: Riviste digitali nate come estensione di riviste cartacee esistenti, riviste interamente digitali, blog personali e network dedicati all’ architettura. Ciascuna famiglia si rivolge ad un target differente e ha mezzi specifici. Ovviamente gli obiettivi e i mezzi di comunicazioni propri di ciascuna categoria tendono spesso a sovrapporsi dando origine a riviste digitali “ibride”.Le prime due categorie si concentrano generalmente sulla pubblicazione delle ultime tendenze architettoniche, i blog costituiscono dei veri e propri diari e tendono spesso a trascendere progetti specifici divagando su tematiche più ampie: dalla teoria all’urbanistica al paesaggio. I network di architettura costituiscono delle piattaforme di discussione e conoscenza diretta tra i soggetti più vari; architetti, “critici”, clienti, studenti e semplici amatori. La tecnologia informatica permetterebbe a qualunque “editore” di pubblicare liberamente qualunque cosa, dovunque in qualunque momento. E’ dunque ancor più paradossale assistere al proliferare delle stesse immagini, spesso dello stesso fotografo, relative agli stessi progetti di poche “firme” autorevoli, che non appena ultimati conoscono una immediata diffusione globale, in un circolo vizioso di immagini fini a sé stesse. Sono rarissime infatti le forme di archiviazione digitale, potenzialmente accessibili in modo agile ed immediato per lo studio, relative all’architettura, trattata quasi esclusivamente in termini di immediatezza e di impatto mediatico. Gli editori non hanno tempo per la riflessione, per lo sviluppo di una qualsiasi forma di critica. In un contesto come quello dell’ architettura contemporanea, sprovvisto di univoche e chiare coordinate ideologiche, le riviste digitali contribuiscono a dare l’ impressione di una varietà infinita di possibilità tendente tuttavia alla riproduzione, sempre e dovunque, dello stesso anonimo paesaggio globale. La ricerca delinea dunque lo stato dell’ arte delle riviste digitali contemporanee e ne sintetizza l’analisi ipotizzandone la traiettoria nel futuro prossimo. Nuovi strumenti (come l’ I-pad) sono destinati a modificare ulteriormente le modalità di accesso alle informazione e la modalità con cui le riviste digitali impostano la discussione disciplinare, mettendo in connessione diretta le persone, rendendo forse l’architettura più divertente e accessibile, ne costituisce indubbiamente una verosimile anteprima. Ciò nonostante l’ architettura rimane un fenomeno culturale che si realizza attraverso un processo di ricerca graduale, per il singolo così come per ogni generazione. L’impressione è che riviste di architettura convenzionali, purché supportate da un “progetto”, continueranno ad esistere, rafforzate nel loro ruolo di strumento di studio meditato e di trasmissione del sapere. Rafael Arsono Milano, 3rd Luglio 2010
Tesi di laurea Magistrale
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