In the Lake Chad Basin, climate change hits people’s livelihoods, exacerbating ethnical rivalries. Non-state armed groups profit from those rivalries, and from the socio-economically weak population, to extend their radius of action. Exploring the connections between water and conflict in a robust manner poses many constraints. A preliminary in-deep literature analysis shows that researchers have had to choose between complexity and replicability, and between the clarity of qualitative studies and the comparability of quantitative ones. Here, at first, a hydrological balance model, focusing on Lake Chad Basin harvested areas, is used to simulate both water supply and demand, and the corresponding dynamic, spatially distributed water stress. State-of-the art exploratory techniques, as spatial econometrics are analyzed in reproducing water stress as a driver of conflict, and up-to-date statistical frameworks are set up, to better suit the statistical models to the data. Then, a new heuristic method is developed, to identify the influence of water processes on conflict potential. Results show that multiple connections between water and conflict exist, but they operate in different, often opposite ways, and they are secondary to the main conflict determinants. In general, the relation between water and conflict seems to be part of a broader framework involving natural resources and their capacity to sustain human livelihoods. This work provides new information and methods for understanding resource conflicts. It focuses on processes rather than on factors, presenting quantitative results as a support rather than an alternative to qualitative studies, with the aim to close the gap between quality and quantity.

Nel bacino del lago Ciad, i cambiamenti climatici minano il sostentamento della popolazione, esacerbando le rivalità etniche. Gruppi armati parastatali traggono vantaggio da queste rivalità, e dalla popolazione socialmente ed economicamente fragile, per estendere il proprio raggio d’azione. Esplorare le connessioni tra acqua e conflitto in modo scientificamente robusto pone alcuni limiti. Un’analisi approfondita della letteratura mostra come i ricercatori abbiano dovuto scegliere tra complessità e replicabilità, e tra la chiarezza degli studi qualitativi e la comparabilità di quelli quantitativi. In questa tesi, in primo luogo, un modello idrologico, orientato primariamente alle aree coltivate del bacino del lago Ciad, è utilizzato per simulare sia l’offerta che la domanda d’acqua, e i corrispondenti indicatori dinamici e disaggregati di stress idrico. Tecniche esplorative all’avanguardia come l’econometria spaziale sono analizzate nel riprodurre lo stress idrico come uno dei fattori di conflitto, e strutture statistiche avanzate sono costruite per adattare al meglio i modelli statistici ai dati. Viene inoltre sviluppato un nuovo metodo euristico, al fine di identificare l’influenza dei processi idrici sul potenziale di conflitto. I risultati mostrano che esistono diverse connessioni tra acqua e conflitto, ma che queste connessioni operano in modi diversi, spesso in antitesi tra loro, e che sono secondarie rispetto alle principali cause di conflitto. In generale, la relazione tra acqua e conflitto sembra essere parte di un quadro più ampio, che riguarda le risorse naturali e la loro capacità di fornire il necessario sostentamento alla popolazione. Questa tesi fornisce nuove informazioni e metodi per comprendere i conflitti per le risorse. Si focalizza sui processi piuttosto che sui fattori, presentando i risultati quantitativi come un supporto piuttosto che come un’alternativa agli studi qualitativi, con lo scopo di ridurre il divario tra questi due tipi di analisi.

Water resources availability as a boosting factor for human conflict in the Lake Chad basin

GALLI, NIKOLAS
2018/2019

Abstract

In the Lake Chad Basin, climate change hits people’s livelihoods, exacerbating ethnical rivalries. Non-state armed groups profit from those rivalries, and from the socio-economically weak population, to extend their radius of action. Exploring the connections between water and conflict in a robust manner poses many constraints. A preliminary in-deep literature analysis shows that researchers have had to choose between complexity and replicability, and between the clarity of qualitative studies and the comparability of quantitative ones. Here, at first, a hydrological balance model, focusing on Lake Chad Basin harvested areas, is used to simulate both water supply and demand, and the corresponding dynamic, spatially distributed water stress. State-of-the art exploratory techniques, as spatial econometrics are analyzed in reproducing water stress as a driver of conflict, and up-to-date statistical frameworks are set up, to better suit the statistical models to the data. Then, a new heuristic method is developed, to identify the influence of water processes on conflict potential. Results show that multiple connections between water and conflict exist, but they operate in different, often opposite ways, and they are secondary to the main conflict determinants. In general, the relation between water and conflict seems to be part of a broader framework involving natural resources and their capacity to sustain human livelihoods. This work provides new information and methods for understanding resource conflicts. It focuses on processes rather than on factors, presenting quantitative results as a support rather than an alternative to qualitative studies, with the aim to close the gap between quality and quantity.
CHIARELLI, DAVIDE DANILO
DELL'ANGELO, JAMPEL
EPIFANI, ILENIA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
25-lug-2019
2018/2019
Nel bacino del lago Ciad, i cambiamenti climatici minano il sostentamento della popolazione, esacerbando le rivalità etniche. Gruppi armati parastatali traggono vantaggio da queste rivalità, e dalla popolazione socialmente ed economicamente fragile, per estendere il proprio raggio d’azione. Esplorare le connessioni tra acqua e conflitto in modo scientificamente robusto pone alcuni limiti. Un’analisi approfondita della letteratura mostra come i ricercatori abbiano dovuto scegliere tra complessità e replicabilità, e tra la chiarezza degli studi qualitativi e la comparabilità di quelli quantitativi. In questa tesi, in primo luogo, un modello idrologico, orientato primariamente alle aree coltivate del bacino del lago Ciad, è utilizzato per simulare sia l’offerta che la domanda d’acqua, e i corrispondenti indicatori dinamici e disaggregati di stress idrico. Tecniche esplorative all’avanguardia come l’econometria spaziale sono analizzate nel riprodurre lo stress idrico come uno dei fattori di conflitto, e strutture statistiche avanzate sono costruite per adattare al meglio i modelli statistici ai dati. Viene inoltre sviluppato un nuovo metodo euristico, al fine di identificare l’influenza dei processi idrici sul potenziale di conflitto. I risultati mostrano che esistono diverse connessioni tra acqua e conflitto, ma che queste connessioni operano in modi diversi, spesso in antitesi tra loro, e che sono secondarie rispetto alle principali cause di conflitto. In generale, la relazione tra acqua e conflitto sembra essere parte di un quadro più ampio, che riguarda le risorse naturali e la loro capacità di fornire il necessario sostentamento alla popolazione. Questa tesi fornisce nuove informazioni e metodi per comprendere i conflitti per le risorse. Si focalizza sui processi piuttosto che sui fattori, presentando i risultati quantitativi come un supporto piuttosto che come un’alternativa agli studi qualitativi, con lo scopo di ridurre il divario tra questi due tipi di analisi.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/148652