The collection is explored here in a key of reading that differs from the the usual, leaving out the collections commonly understood as ostentatious wealth. Leaving aside the referential component that is today attributed to the term, the assembly follows interests and motivations other than the ostentation of wealth. The term collection is accompanied by that of obsession which, freed from its negative meaning, is used to indicate the centrality that assumes a certain theme within the existence of each one, and in particular in the investigation and work of artists, designers, architects included in this research. A strong concept, perhaps at times violent, but which helps to direct the work in the right direction, to close the field of research, stimulating the reader to understand its beginnings. This thesis describes sets of elements, created by responding to three different impulses: the collection of objects that are stripped of their normal function to become part of a larger whole; the documentation of aspects of reality that surrounds us in a systematic and original way; or the design of families of objects culminating in the attempt to design classification systems for the whole world. The works collected in this research serve as a design inspiration for the realization of a sequence of sixteen spaces presented within an exhibition, designed to help get closer to the collectors' drive. The collection is a private act that one can and must admire, but of which one can never fully understand nature, remaining spectators eternally amazed by an impenetrable dialogue between the collector and his treasure.

La collezione viene qui indagata in una chiave di lettura diversa dal solito, tralasciando le collezioni comunemente intese e che ostentano ricchezza. Lasciata da parte la componente referenziale che è oggi attribuita al termine, si privilegia l’assemblaggio che segue interessi e motivazioni diversi dall’ostentazione della ricchezza. Al termine collezione viene affiancato quello di ossessione che, liberato dalla sua accezione negativa, viene usato per indicare la centralità che assume un determinato tema all’interno dell’esistenza di ognuno, ed in particolare nell’indagine e nel lavoro di artisti, designers, architetti inclusi in questa ricerca. Un concetto forte, forse a tratti violento, ma che aiuta a indirizzare il lavoro nella giusta direzione, a chiudere il campo della ricerca, stimolando il lettore a comprenderne gli esordi. Vengono descritti in questa tesi insiemi di elementi, creati rispondendo a tre diversi impulsi: la raccolta di oggetti che vengono spogliati della loro normale funzione per diventare parte di un insieme più ampio, la documentazione di aspetti della realtà che ci circonda in modo sistematico ed originale o la progettazione di famiglie di oggetti che culmina nel tentativo di progettare sistemi classificatori per il mondo intero. Le opere raccolta in questa ricerca servono come spunto progettuale alla realizzazione di una sequenza di sedici spazi presentati all’interno di una mostra, pensata per aiutare ad avvicinarsi alla spinta collezionistica. La collezione è un atto privato che si può e si è chiamati ad ammirare, ma di cui non si potrà mai comprendere appieno la natura, restando spettatori eternamente meravigliati da un dialogo impenetrabile tra il collezionista e il suo tesoro.

Ossessione collezione

ZANNONI, BENEDETTA
2018/2019

Abstract

The collection is explored here in a key of reading that differs from the the usual, leaving out the collections commonly understood as ostentatious wealth. Leaving aside the referential component that is today attributed to the term, the assembly follows interests and motivations other than the ostentation of wealth. The term collection is accompanied by that of obsession which, freed from its negative meaning, is used to indicate the centrality that assumes a certain theme within the existence of each one, and in particular in the investigation and work of artists, designers, architects included in this research. A strong concept, perhaps at times violent, but which helps to direct the work in the right direction, to close the field of research, stimulating the reader to understand its beginnings. This thesis describes sets of elements, created by responding to three different impulses: the collection of objects that are stripped of their normal function to become part of a larger whole; the documentation of aspects of reality that surrounds us in a systematic and original way; or the design of families of objects culminating in the attempt to design classification systems for the whole world. The works collected in this research serve as a design inspiration for the realization of a sequence of sixteen spaces presented within an exhibition, designed to help get closer to the collectors' drive. The collection is a private act that one can and must admire, but of which one can never fully understand nature, remaining spectators eternally amazed by an impenetrable dialogue between the collector and his treasure.
ARC III - Scuola del Design
25-lug-2019
2018/2019
La collezione viene qui indagata in una chiave di lettura diversa dal solito, tralasciando le collezioni comunemente intese e che ostentano ricchezza. Lasciata da parte la componente referenziale che è oggi attribuita al termine, si privilegia l’assemblaggio che segue interessi e motivazioni diversi dall’ostentazione della ricchezza. Al termine collezione viene affiancato quello di ossessione che, liberato dalla sua accezione negativa, viene usato per indicare la centralità che assume un determinato tema all’interno dell’esistenza di ognuno, ed in particolare nell’indagine e nel lavoro di artisti, designers, architetti inclusi in questa ricerca. Un concetto forte, forse a tratti violento, ma che aiuta a indirizzare il lavoro nella giusta direzione, a chiudere il campo della ricerca, stimolando il lettore a comprenderne gli esordi. Vengono descritti in questa tesi insiemi di elementi, creati rispondendo a tre diversi impulsi: la raccolta di oggetti che vengono spogliati della loro normale funzione per diventare parte di un insieme più ampio, la documentazione di aspetti della realtà che ci circonda in modo sistematico ed originale o la progettazione di famiglie di oggetti che culmina nel tentativo di progettare sistemi classificatori per il mondo intero. Le opere raccolta in questa ricerca servono come spunto progettuale alla realizzazione di una sequenza di sedici spazi presentati all’interno di una mostra, pensata per aiutare ad avvicinarsi alla spinta collezionistica. La collezione è un atto privato che si può e si è chiamati ad ammirare, ma di cui non si potrà mai comprendere appieno la natura, restando spettatori eternamente meravigliati da un dialogo impenetrabile tra il collezionista e il suo tesoro.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/149221