Miopia. Vedere oltre la nebbia

During the last 60 years, human activity has transformed the Earth’s ecosystems, causing extreme territorial and climate changes to the point that a new term has been coined to describe the geological era in which we live in. We are in the Anthropocene - the age of humans - the era in which human activity is changing not only the Earth’s surface, but also the way in which our planet works. In this scenario of an altered and fragile nature, it is highly necessary that everyone individually and collectively tries to regulate greenhouse gas emissions and reduce climate change. “The reduction of psychological distance of climate change in time and in space would be likely to induce pro-environmental attitudes and ecologically friendly behaviours” (Spence, Poortinga and Pidgeon, 2012). From a psychological point of view people have significant difficulties in understanding climate changes, due to the spatial and temporal distance they have with environmental disasters. For this reason, the purpose of this graduation project, conceived as an urban installation, is to increase awareness about one particular effect of climate change that can be specifically perceived in Milan and that has always had distinguished the Po Valley: the fog. The gradual reduction of fog observed in the last twenty years due to the rising temperatures represents the design metaphor used to invite visitors to reflect on the climatic threats of our time. In an ephemeral urban space, a path into the fog greets the visitor during summer restoring a climate comfort through sustainably designed elements. The physical experience in the artificial, but not atmospherical fog wants to translate the climate changes perception into a tangible experience in a social and interactive space that increases knowledge and encourages new future choices. The project is realized as an architectural extension of the exhibition Broken Nature at XXII Triennale in Milan in order to recall the attention of the public towards this contemporary topic.

Negli ultimi 60 anni l’azione dell’uomo ha trasformato l’ecosistema terrestre causando modifiche territoriali e climatiche al punto che è stato coniato un nuovo termine per descrivere l’era in cui viviamo. Siamo nell’era dell’Antropocene - The Age of humans - l’epoca in cui le attività umane hanno iniziato a plasmare non solo la superficie terrestre, ma anche il modo in cui funziona il pianeta. In questo scenario, in cui si parla di una natura alterata e fragile è necessario che tutti lavorino, sia collettivamente sia individualmente per regolamentare le emissioni di gas serra e attenuare i cambiamenti climatici. “The reduction of psychological distance of climate change in time and in space would be likely to induce pro-environmental attitudes and ecologically friendly behaviors” (Spence, Poortinga e Pidgeon, 2012). Dal punto di vista psicologico, il rischio associato ai cambiamenti climatici è ancora notevolmente sottostimato dalle persone a causa della distanza spaziale e temporale che queste provano nei confronti dei disastri ambientali. Per tale ragione l’oggetto di questa tesi è un progetto di allestimento volto a sensibilizzare le persone su un effetto del cambiamento del clima che può essere percepito localmente a Milano e che da sempre ha contraddistinto l’identità della Pianura Padana: la nebbia. La graduale riduzione della nebbia, osservata nell’ultimo ventennio a causa dell’aumento della temperatura, rappresenta la metafora progettuale attraverso cui invitare le persone a riflettere sulle sfide climatiche del nostro tempo. Camminare nella nebbia, all’interno di uno spazio urbano effimero, allieta il visitatore durante la stagione estiva attraverso strategie sostenibili che restituiscono un comfort climatico. Il percorso, si pone visibilmente nel territorio come un’estensione architettonica della XXII Triennale Broken Nature per accrescere la sensibilizzazione della comunità verso atteggiamenti più virtuosi e sostenibili. L’esperienza fisica in una nebbia artificiale anzichè atmosferica ha l’obbiettivo di tradurre la percezione del cambiamento climatico in esperienza tangibile, in uno spazio di socialità e di interazione che stimoli la conoscenza e soprattutto solleciti al cambiamento.