The embedded design process as a way to do open innovation

Companies have understood that in order to remain competitive in a context of change from products to services, they need to innovate by opening up to collaborations with professionals and external entities, i.e. implementing Open Innovation strategies. Following this trend, many open innovation programs were born, but on which theories are based? What kind of relationship do they create between the company and external entities? Which are these external entities? And which program should a company choose? These are some of the questions that we want to answer in a first phase of research. The particular case of Sketchin, a company specialized in strategy and design, is analyzed to understand which consulting programs are now offered to companies that want to innovate. This constitutes the context in which the Embedded model is born: it is an innovation program that sees the temporary inclusion of designers and other young professionals within a company, to create innovative products and services. The goal of this program is also to convey the design thinking approach to the company, which learns it by practicing it. The thesis focuses on the analysis of the Embedded model, which was conducted starting from a personal work experience and it was integrated by some conversations with a professor and a researcher from the University of Modena and Reggio Emilia. The objective of the thesis is in fact to formalize and standardize the design process of the Embedded in such a way as to constitute a basis for further developments and uses of the model itself. The value of the model lies mainly in the fact of co-creating the solution with the customer and therefore promoting a wider change of mentality in the company, which sees the collaboration of different areas. For young designers participating in the project the value is certainly in the freedom of use of the methods learned during the studies, from which also a certain responsibility for the work carried out derives. This element constitutes an interesting and formative challenge for a service designer at the beginning of his career.

Le aziende hanno capito che per rimanere competitive in un contesto di cambiamento dai prodotti ai servizi devono fare innovazione aprendosi a collaborazioni con professionisti ed entità esterne, ovvero mettere in atto strategie di Open Innovation. A seguito di questo trend sono nati moltissimi programmi di open innovation, ma su che teorie si basano? Che tipo di rapporto creano tra azienda ed entità esterne? Quali sono le entità esterne coinvolte? E quale programma dovrebbe scegliere un’azienda? Queste sono alcune delle domande a cui si vuole rispondere in una prima fase di ricerca. Viene anche analizzato il caso particolare di Sketchin, un’azienda specializzata in strategia e design, per capire quali programmi di consulenza vengono oggi offerti alle aziende che vogliono fare innovazione. Questo costituisce il contesto in cui nasce il modello Embedded: un programma di innovazione che vede l’inserimento temporaneo di designer e altri giovani professionisti all’interno di un’azienda, per creare prodotti-servizi innovativi ma non solo. Infatti, l’obiettivo di questo programma è anche quello di trasmettere l’approccio design thinking all’azienda, che lo apprende mettendolo in pratica. La tesi si focalizza quindi sull’analisi del modello Embedded, avvenuta a partire da un’esperienza lavorativa personale ed integrata da alcune conversazioni avvenute con un professore e una ricercatrice dell’Università di Modena e Reggio Emilia. L’obiettivo della tesi è infatti quello di formalizzare e standardizzare il processo di design dell’Embedded in modo tale da costituire una base per ulteriori sviluppi e impieghi dello stesso. Il valore del modello sta principalmente nel fatto di co-creare la soluzione con il cliente e quindi promuovere un cambiamento più ampio di mentalità nell’azienda, che vede la collaborazione di diverse aree. Per i giovani designer che partecipano al progetto il valore sta sicuramente nella libertà di utilizzo dei metodo appresi durante gli studi, dai cui deriva anche una certa responsabilità per il lavoro svolto. Questo elemento costituisce una sfida interessante e formativa per un service designer all’inizio della sua carriera.