Alterity and identity - two aspects of the same coin - are read as being opposite in history, often with the negation of what is other than the current regulation (denied alterity) and the supremacy of what reflects that completely - (dominant identity). After the explanation about the possible ways of positive interaction between alterity and identity, these last things will be put in historical reality and in particular within gender studies, to have a complete comprehension about in which way they have been related to in the past and how they are being dealt with in the present. The specific attention to history, to gender, anthropological, educational and sociological studies during the text, move in the direction of the activating of an incisive gaze towards socio-cultural reality; incisive gaze of what the communication design should use as an essential design tool. If we go beyond the facts appearance, with the awareness about what it has been in the past, about how it has conditioned the present and how it would condition the future, the communication design can indeed have not only an informative role, but also and especially a formative role, a vehicle of knowledge and culture. Communication design often reduces the existing in few and stereotypical images, most of the time so far from the reality of facts, wasting in this way its incisive potential towards obsolete beliefs and inclusive of the alterities still denied, which claim a necessity of a livable space in society. Through this research i would like to affirm that, exactly through a gender sensitive communicative education for the childhood, it is possible to promote a greater social awareness. In particular I will pay attention to the communicative artifact of the illustrated book as a tool for reading, knowing and explaining society. Media object is rarely considered for its real educative importance, if it is thought through an abductive-evocative reasoning - that is instigator of possible conclusions, subjective explanations and never truth in an essential way - it is able to inspire the imagination and the fantasy of who reads, not only kids, but also adults. So the presence of the abductive reasoning allows to guarantee a greater participation of readers, understood as an incisive reflection about what they read related to the context in which they are. Following the analysis of some picture book - in some of which is represented a denied alterity, and in some other a possible alterity, not only normative characters and objects - it have been thought an experimental project of a picture book, which makes the denied alterity like the source of the creative process, and the adductive-evocative reasoning the driving force of the narration.

Alterità e identità – due risvolti di una stessa medaglia – tendono ad essere letti nella storia come entità contrapposte, spesso con la negazione di ciò che è altro dalla norma vigente (alterità negata) e il dominio da parte di ciò che la rispecchia completamente – (identità dominante). Dopo aver sviluppato le possibili interazioni positive tra alterità e identità, queste ultime verranno calate in realtà storiche e in particolare negli studi di genere, per comprendere in che modo esse si siano relazionate in passato e come si relazionano attualmente. L’attenzione posta alla storia, agli studi di genere, a quelli antropologici, educativi, linguistici e sociologici nello svolgersi della ricerca, si muove in funzione dell’attivazione di uno sguardo critico nei confronti della realtà socio-culturale; sguardo critico di cui il design della comunicazione dovrebbe servirsi come essenziale strumento progettuale. Andando oltre l’apparenza dei fatti, con la consapevolezza di ciò che è stato, di come abbia condizionato il presente e di come possa condizionare il futuro, il design della comunicazione può infatti avere un ruolo non solo informativo, ma anche e soprattutto formativo, veicolo di conoscenza e cultura. Capita spesso infatti che il design della comunicazione riduca l’esistente a poche e stereotipate immagini, il più delle volte molto distanti dalla realtà dei fatti, sprecando in questo modo il suo potenziale critico nei confronti di credenze ormai superate e inclusivo di alterità tutt’ora negate, che necessitano ancora di trovare uno spazio vivibile nella società. Attraverso questa ricerca vorrei sostenere che, proprio tramite un’educazione comunicativa gender sensitive per l’infanzia, si possa promuovere una maggiore consapevolezza sociale. Nello specifico porrò quindi l’attenzione all’artefatto comunicativo dell’albo illustrato come strumento di lettura, di conoscenza e interpretazione della società. Oggetto mediale raramente considerato per la sua effettiva importanza educativa, se pensato nell’ottica del ragionamento abduttivo-evocativo – ossia suggeritore di conclusioni possibili, soggettivamente interpretabili e mai vere a prescindere – esso è in grado di stimolare l’immaginazione e la fantasia di chi legge, che si tratti di adulti o di bambin*. La presenza del processo abduttivo permette quindi di garantire una maggiore partecipazione di lettrici/lettori, intesa come attivazione di una riflessione critica su ciò che si è letto, relazionata al contesto in cui ci si trova. A seguito dell’analisi di alcuni picture book – in alcuni dei quali viene rappresentata un’alterità negata e in altri un’alterità possibile, e non solo soggetti/oggetti normativi – è stato sperimentalmente immaginato il progetto di un albo illustrato che faccia dell’alterità la fonte del processo creativo, e del ragionamento abduttivo-evocativo il motore della narrazione.

Immagini di alterità nella società occidentale eteronormata. L'abduzione come modalità di approccio a una realtà trasformativa

De ISABELLA, ALESSANDRA
2018/2019

Abstract

Alterity and identity - two aspects of the same coin - are read as being opposite in history, often with the negation of what is other than the current regulation (denied alterity) and the supremacy of what reflects that completely - (dominant identity). After the explanation about the possible ways of positive interaction between alterity and identity, these last things will be put in historical reality and in particular within gender studies, to have a complete comprehension about in which way they have been related to in the past and how they are being dealt with in the present. The specific attention to history, to gender, anthropological, educational and sociological studies during the text, move in the direction of the activating of an incisive gaze towards socio-cultural reality; incisive gaze of what the communication design should use as an essential design tool. If we go beyond the facts appearance, with the awareness about what it has been in the past, about how it has conditioned the present and how it would condition the future, the communication design can indeed have not only an informative role, but also and especially a formative role, a vehicle of knowledge and culture. Communication design often reduces the existing in few and stereotypical images, most of the time so far from the reality of facts, wasting in this way its incisive potential towards obsolete beliefs and inclusive of the alterities still denied, which claim a necessity of a livable space in society. Through this research i would like to affirm that, exactly through a gender sensitive communicative education for the childhood, it is possible to promote a greater social awareness. In particular I will pay attention to the communicative artifact of the illustrated book as a tool for reading, knowing and explaining society. Media object is rarely considered for its real educative importance, if it is thought through an abductive-evocative reasoning - that is instigator of possible conclusions, subjective explanations and never truth in an essential way - it is able to inspire the imagination and the fantasy of who reads, not only kids, but also adults. So the presence of the abductive reasoning allows to guarantee a greater participation of readers, understood as an incisive reflection about what they read related to the context in which they are. Following the analysis of some picture book - in some of which is represented a denied alterity, and in some other a possible alterity, not only normative characters and objects - it have been thought an experimental project of a picture book, which makes the denied alterity like the source of the creative process, and the adductive-evocative reasoning the driving force of the narration.
ARC III - Scuola del Design
25-lug-2019
2018/2019
Alterità e identità – due risvolti di una stessa medaglia – tendono ad essere letti nella storia come entità contrapposte, spesso con la negazione di ciò che è altro dalla norma vigente (alterità negata) e il dominio da parte di ciò che la rispecchia completamente – (identità dominante). Dopo aver sviluppato le possibili interazioni positive tra alterità e identità, queste ultime verranno calate in realtà storiche e in particolare negli studi di genere, per comprendere in che modo esse si siano relazionate in passato e come si relazionano attualmente. L’attenzione posta alla storia, agli studi di genere, a quelli antropologici, educativi, linguistici e sociologici nello svolgersi della ricerca, si muove in funzione dell’attivazione di uno sguardo critico nei confronti della realtà socio-culturale; sguardo critico di cui il design della comunicazione dovrebbe servirsi come essenziale strumento progettuale. Andando oltre l’apparenza dei fatti, con la consapevolezza di ciò che è stato, di come abbia condizionato il presente e di come possa condizionare il futuro, il design della comunicazione può infatti avere un ruolo non solo informativo, ma anche e soprattutto formativo, veicolo di conoscenza e cultura. Capita spesso infatti che il design della comunicazione riduca l’esistente a poche e stereotipate immagini, il più delle volte molto distanti dalla realtà dei fatti, sprecando in questo modo il suo potenziale critico nei confronti di credenze ormai superate e inclusivo di alterità tutt’ora negate, che necessitano ancora di trovare uno spazio vivibile nella società. Attraverso questa ricerca vorrei sostenere che, proprio tramite un’educazione comunicativa gender sensitive per l’infanzia, si possa promuovere una maggiore consapevolezza sociale. Nello specifico porrò quindi l’attenzione all’artefatto comunicativo dell’albo illustrato come strumento di lettura, di conoscenza e interpretazione della società. Oggetto mediale raramente considerato per la sua effettiva importanza educativa, se pensato nell’ottica del ragionamento abduttivo-evocativo – ossia suggeritore di conclusioni possibili, soggettivamente interpretabili e mai vere a prescindere – esso è in grado di stimolare l’immaginazione e la fantasia di chi legge, che si tratti di adulti o di bambin*. La presenza del processo abduttivo permette quindi di garantire una maggiore partecipazione di lettrici/lettori, intesa come attivazione di una riflessione critica su ciò che si è letto, relazionata al contesto in cui ci si trova. A seguito dell’analisi di alcuni picture book – in alcuni dei quali viene rappresentata un’alterità negata e in altri un’alterità possibile, e non solo soggetti/oggetti normativi – è stato sperimentalmente immaginato il progetto di un albo illustrato che faccia dell’alterità la fonte del processo creativo, e del ragionamento abduttivo-evocativo il motore della narrazione.
Tesi di laurea Magistrale
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