The complex of the Santa María del Socorro convent in Seville was formed in a constant process of evolution which began five hundred years ago. It was abandoned by the nuns in autumn 2018. Before the extensive and violent demolitions, followed by reconstructions during the XX century, the convent complex occupied the entire lot, densely built around patios. Following a reconstruction of its evolution over time, based on documents found in archives, the proposal suggests demolition of its inadequate parts, in conflict with the nature of the convent and often made without building permission. The proposal for a university and community centre puts forward an idea of agora, a meeting place for students and the local community, in contrast with processes of gentrification present in the historic centre of Seville. It hopes that architectural elements from the past and the new ones, elements from the present, which declare its belonging to the contemporary (but are able to co-exist with the ancient remains), will help the Socorro convent to find its use in the XXI century.

Il complesso del convento di Santa María del Socorro ha preso forma nell’ambito di un processo di evoluzione costante iniziato circa cinque secoli fa. Il convento, abbandonato nell’autunno del 2018, è stato oggetto nei secoli di demolizioni estensive e violente, seguite da ristrutturazioni eseguite durante il ventesimo secolo. Prima di queste demolizioni, il complesso occupava l’intero lotto, costruito densamente attorno a dei patii. A fronte della ricostruzione dello sviluppo edilizio del convento, basatasi sui documenti ritrovati negli archivi, il progetto suggerisce la demolizione delle sue parti ritenute inadeguate: gli elementi ritenuti cioè in conflitto con la natura del convento e costruiti spesso senza la concessione edilizia. Tale proposta è mirata a ricreare un’agorà, spazio d’incontro per gli studenti e per la comunità, in contrasto con il processo di gentrificazione che caratterizza il centro storico di Siviglia. Nella convinzione che gli elementi architettonici del passato e quelli contemporanei, che dichiarano la loro contemporaneità (ma sono in grado di coesistere con quelli antichi), contribuiscano affinché il convento del Socorro ritrovi una sua dimensione nel ventunesimo secolo.

University and community centre in a former convent. Santa María del Socorro convent Seville, Spain

KLIMAN, IVA
2018/2019

Abstract

The complex of the Santa María del Socorro convent in Seville was formed in a constant process of evolution which began five hundred years ago. It was abandoned by the nuns in autumn 2018. Before the extensive and violent demolitions, followed by reconstructions during the XX century, the convent complex occupied the entire lot, densely built around patios. Following a reconstruction of its evolution over time, based on documents found in archives, the proposal suggests demolition of its inadequate parts, in conflict with the nature of the convent and often made without building permission. The proposal for a university and community centre puts forward an idea of agora, a meeting place for students and the local community, in contrast with processes of gentrification present in the historic centre of Seville. It hopes that architectural elements from the past and the new ones, elements from the present, which declare its belonging to the contemporary (but are able to co-exist with the ancient remains), will help the Socorro convent to find its use in the XXI century.
MÁRTINEZ GARCÍA-POSADA, ÁNGEL
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
24-lug-2019
2018/2019
Il complesso del convento di Santa María del Socorro ha preso forma nell’ambito di un processo di evoluzione costante iniziato circa cinque secoli fa. Il convento, abbandonato nell’autunno del 2018, è stato oggetto nei secoli di demolizioni estensive e violente, seguite da ristrutturazioni eseguite durante il ventesimo secolo. Prima di queste demolizioni, il complesso occupava l’intero lotto, costruito densamente attorno a dei patii. A fronte della ricostruzione dello sviluppo edilizio del convento, basatasi sui documenti ritrovati negli archivi, il progetto suggerisce la demolizione delle sue parti ritenute inadeguate: gli elementi ritenuti cioè in conflitto con la natura del convento e costruiti spesso senza la concessione edilizia. Tale proposta è mirata a ricreare un’agorà, spazio d’incontro per gli studenti e per la comunità, in contrasto con il processo di gentrificazione che caratterizza il centro storico di Siviglia. Nella convinzione che gli elementi architettonici del passato e quelli contemporanei, che dichiarano la loro contemporaneità (ma sono in grado di coesistere con quelli antichi), contribuiscano affinché il convento del Socorro ritrovi una sua dimensione nel ventunesimo secolo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/149366