Along the southern coast of western Sicily, between Capo Granitola in the east and the Belice river in the west, lies one of the largest illegal settlements in Europe: Triscina di Selinunte; a contradictory territory where the damage caused by its controversial management, dormant politics and no sense of "communitas" clashes with the beauty of its landscape. First, crossing Sicily "coast to coast", thanks to the participation in the summer school organized by Laboratorio del cammino, a network of Italian universities, in August 2018, it was possible to explore the violations of these informal structures on the Mediterranean coastal territory. Then, using walking, seeing, listening and researching as a cognitive analytical approach to this controversial situation helped establish a framework for the precarious environmental, urban planning, social and administrative conditions, which consequently define Triscina. Finally, drawing on systematic demolitions launched in 2019 and on a marked tourist vocation, this research proposes intervention strategies through demolition as part of a larger project and suggestions for public spaces as urban regeneration stratagem, thus triggering possible development scenarios.

La costa meridionale della Sicilia occidentale, compresa tra Capo Granitola a est e la foce del fiume Belice a ovest, è un territorio contraddittorio in cui la bellezza del paesaggio si contrappone ai danni provocati da una sua controversa gestione. In questa fascia si colloca uno degli insediamenti abusivi più grandi d’Europa: Triscina di Selinunte, frutto dell’ignavia della classe politica da un lato e dell’assenza di un senso di “communitas” dall’altro. Attraversando la Sicilia “coast to coast”, grazie alla partecipazione alla summer school organizzata dal network di università italiane Laboratorio del cammino nell’agosto 2018, è stato possibile indagare in presa diretta l’abusivismo edilizio che, dalla metà del ‘900, continua ad offendere questo territorio, come molti altri affacciati sulle coste del Mediterraneo. La rilevanza del contatto diretto con il luogo e i suoi abitanti, nel restituire un quadro insieme scrupoloso e appassionato di una situazione controversa, conduce all’utilizzo del cammino come pratica conoscitiva e analitica. Predisponendo quindi l’occhio ad uno sguardo penetrante e l’orecchio ad un ascolto puntuale, e con alcuni studi di approfondimento, viene definito un profilo delle precarie condizioni ambientali, urbanistiche, sociali e amministrative in cui verte Triscina. Facendo leva sulle sistematiche demolizioni recentemente avviate nel 2019 e su una spiccata vocazione turistica, l’elaborato propone, infine, strategie d’intervento che considerano la demolizione come parte di un progetto più ampio e suggeriscono lo spazio pubblico quale stratagemma di rigenerazione urbana in grado di innescare possibili scenari di sviluppo.

L’abusivismo edilizio in Sicilia : il caso di Triscina. Da cadaveri eccellenti a possibili scenari di riqualificazione

CASABURO, SARAH
2018/2019

Abstract

Along the southern coast of western Sicily, between Capo Granitola in the east and the Belice river in the west, lies one of the largest illegal settlements in Europe: Triscina di Selinunte; a contradictory territory where the damage caused by its controversial management, dormant politics and no sense of "communitas" clashes with the beauty of its landscape. First, crossing Sicily "coast to coast", thanks to the participation in the summer school organized by Laboratorio del cammino, a network of Italian universities, in August 2018, it was possible to explore the violations of these informal structures on the Mediterranean coastal territory. Then, using walking, seeing, listening and researching as a cognitive analytical approach to this controversial situation helped establish a framework for the precarious environmental, urban planning, social and administrative conditions, which consequently define Triscina. Finally, drawing on systematic demolitions launched in 2019 and on a marked tourist vocation, this research proposes intervention strategies through demolition as part of a larger project and suggestions for public spaces as urban regeneration stratagem, thus triggering possible development scenarios.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-lug-2019
2018/2019
La costa meridionale della Sicilia occidentale, compresa tra Capo Granitola a est e la foce del fiume Belice a ovest, è un territorio contraddittorio in cui la bellezza del paesaggio si contrappone ai danni provocati da una sua controversa gestione. In questa fascia si colloca uno degli insediamenti abusivi più grandi d’Europa: Triscina di Selinunte, frutto dell’ignavia della classe politica da un lato e dell’assenza di un senso di “communitas” dall’altro. Attraversando la Sicilia “coast to coast”, grazie alla partecipazione alla summer school organizzata dal network di università italiane Laboratorio del cammino nell’agosto 2018, è stato possibile indagare in presa diretta l’abusivismo edilizio che, dalla metà del ‘900, continua ad offendere questo territorio, come molti altri affacciati sulle coste del Mediterraneo. La rilevanza del contatto diretto con il luogo e i suoi abitanti, nel restituire un quadro insieme scrupoloso e appassionato di una situazione controversa, conduce all’utilizzo del cammino come pratica conoscitiva e analitica. Predisponendo quindi l’occhio ad uno sguardo penetrante e l’orecchio ad un ascolto puntuale, e con alcuni studi di approfondimento, viene definito un profilo delle precarie condizioni ambientali, urbanistiche, sociali e amministrative in cui verte Triscina. Facendo leva sulle sistematiche demolizioni recentemente avviate nel 2019 e su una spiccata vocazione turistica, l’elaborato propone, infine, strategie d’intervento che considerano la demolizione come parte di un progetto più ampio e suggeriscono lo spazio pubblico quale stratagemma di rigenerazione urbana in grado di innescare possibili scenari di sviluppo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/149415