Low tech & high tech. Tra le pieghe del gioiello tessile

The thesis "Low Tech & High Tech" deals with topics of a historical nature, customs, jewelery, fashion, traditional crafts and contemporary technologies. The two themes that led to the conception of the project are: processing manual textiles and 3D printing. Both themes start from personal interests: from creating processes hand-made originals on the one hand and by the passion for CAD's programs 2D digital processing and 3D modeling. From these concepts comes the thesis title "Low Tech & High Tech, among the folds of textile jewel". My background consists mainly of knowledge in the section of textile, having studied the design address for the fabric at the Setificio of Como and perhaps it is from these first experiences that I have tasted an interest particular for fabrics, processing and treatments. The thesis deals with the theme of fabric in jewelery, seeking this theme in the past. My attention focused on the ruff that it was made up of fascinating folds and starched lace. It was therefore a fabric that it became rigid and that it took not only a new form, but a new meaning: it was not a question of covering the body but of enhance it, not dress it but adorn it. Visit to the Museo del Gioiello in Vicenza, at the Milano Unica (5-6-7 feb.2019) and Artistar Jewels (19-24 Feb.2019) have definitely helped me to frame some future trends consistent with the issues of interest. The project takes formal inspiration from the ruff and cuffs and experiments different sensorially innovative materials. The aim is the creation of a capsule collection partly in semi-rigid fabric made three-dimensional by the folds and seams made by hand and partly obtained from a 3D printer with a material rigid and otherwise not mouldable by hand. The result is a traditional and artisan capsule collection of jewels in form, but suggestive and contemporary in the subject.

La tesi “Low Tech & High Tech” affronta argomenti di carattere storico, di costume,gioiello, moda, di ambiti artigianali tradizionali e tecnologie contemporanee. I due temi che hanno portato all’ideazione del progetto sono: le lavorazioni tessili manuali e la stampa 3D. Entrambe le tematiche partono da interessi personali: dal creare lavorazioni originali fatte a mano da un lato e dalla passione per i programmi al CAD di elaborazione digitale 2D e di modellazione 3D. Da questi concetti nasce il titolo di tesi “Low Tech & High Tech, tra le pieghe del gioiello tessile”. Il mio background è costituito principalmente da conoscenze nel campo del tessile, avendo studiato nell’indirizzo di disegno per il tessuto presso il Setificio di Como e forse è da queste prime esperienze che ho assaporato un interesse particolare per i tessuti, le lavorazioni e i trattamenti. La tesi affronta il tema del tessuto nel gioiello, ricercando questo tema nel passato. La mia attenzione si è soffermata sulla gorgiera che era costituita da affascinanti pieghe e pizzi inamidati. Era dunque un tessuto che diventava rigido e che prendeva non solo una nuova forma, bensì un nuovo significato: non si trattava di coprire il corpo ma di valorizzarlo, non di vestirlo ma di ornarlo. La visita al Museo del Gioiello di Vicenza, alle fiere Milano Unica (5-6-7 feb.2019) e Artistar jewels (19-24 feb.2019) mi hanno sicuramente aiutato ad inquadrare alcuni trend futuri coerenti alle tematiche di interesse. Il progetto prende ispirazione formale dalla gorgiera e polsini e sperimenta diversi materiali sensorialmente innovativi. Il fine è la creazione di una capsule collection in parte in tessuto semirigido reso tridimensionale dalle pieghe e dalle cuciture realizzate a mano e in parte ottenuto da una stampante 3D con un materiale rigido e altrimenti non modellabile a mano. Il risultato è una capsule collection di gioielli tradizionale e artigianale nella forma, ma suggestivo e contemporaneo nella materia.