Akadeli is presented as one of the many villages in which the poverty is the business card for those who are not aware of the serious social situation that afflicts the Third World countries. We are on the African continent, in the state of Kenya and in particular, in the Central county of Isiolo, a territory strongly conditioned by continuous droughts and a landscape arid and semi desert. We became aware of the difficult situation of Akadeli through the Valsesian association "Un villaggio per amico” who, after visiting the country, heard need to help local people. This non-profit organization aims to help and support the world of childhood through education and ensuring food and economic independence to all the families in the village. For this reason, the association has funded and built several projects for the sustenance of the inhabited center including a well, for the recovery of drinking water, and three buildings linked to the system school including a nursery school, a primary school e a canteen that hosts students. However, despite these excellent interventions, Akadeli lives still subsistence and on the margins of poverty, due of the lack of a real organization that allow them to be an autonomous village. Basic services are absent, like health facilities and above all the electricity and sewerage network. The inhabitants themselves also live in huts built with improvised materials that don't allow to get a comfortable living inside. For this reason, the following work stands as goal to develop a village project, focusing on Akadeli, which is autonomous and self-made with local materials. In addition to bringing in village the functions that are currently missing and that still today they force the inhabitants to travel different kilometers to reach the nearest city, design home’s model that is tailored of the demands of the inhabitants, that it is self-made by the families themselves, so as to involve them in the full of the work and above all that it is built at km0, that is, exploiting all the material that the territory can do to offer. Being in such an extreme situation and having very few resources to use, the project intends to fully interact with the environment surrounding using the material available on site, best studying the orientation of the building in order to guarantee an excellent performance of natural ventilation, of sunshine and shade as well as of a minimum impact on the environment. The idea of housing module will be the starting point for the village Akadeli and will be repeatable and adaptable to any other African village.

Akadeli si presenta come uno dei tanti villaggi in cui la povertà è il bigliettino da visita per coloro che non sono a conoscenza della grave situazione sociale che affligge i Paesi del Terzo mondo. Ci troviamo nel continente africano, nello stato del Kenya e in particolare, nella Contea centrale di Isiolo, un territorio fortemente condizionato dalle continue siccità e da un paesaggio arido e semi desertico. Siamo venute a conoscenza della difficile situazione di Akadeli attraverso l’associazione valsesiana “Un villaggio per amico” che, dopo aver visitato il paese, ha sentito la necessità e il bisogno di aiutare le persone del luogo. Questa Onlus si prefigge come priorità quella di aiutare e sostenere il mondo dell’infanzia attraverso l’istruzione e assicurare l’indipendenza alimentare ed economica a tutte le famiglie del villaggio. Per questo motivo l’associazione ha finanziato e costruito diversi progetti per il sostentamento del centro abitato tra cui un pozzo, per il recupero dell’acqua potabile, e tre edifici legati al sistema scolastico di cui una nursery school, una primary school e una mensa che ospiti gli studenti. Nonostante però questi ottimi interventi, Akadeli vive ancora di sussistenza e ai margini della povertà, a causa della mancanza di una vera e propria organizzazione che permetta loro di essere un villaggio autonomo. Sono assenti tuttora servizi base, strutture sanitarie e soprattutto la rete elettrica e fognaria. Gli stessi abitanti inoltre, vivono in capanne costruite con materiali improvvisati che non consentono di ottenere all’interno un confort abitativo adeguato. Per questo motivo, il seguente lavoro si pone come obiettivo quello di sviluppare il progetto di un villaggio, concentrandosi su Akadeli, che sia autonomo e autocostruito con materiali locali. Oltre a portare nel villaggio le funzioni che attualmente mancano e che ancora oggi costringono gli abitanti a percorrere diversi chilometri per raggiungere la città più vicina, s’intende progettare un modello di abitazione che sia a misura delle richieste degli abitanti, che sia autocostruito dalle famiglie stesse, in modo tale da coinvolgerli nel pieno dell’opera e soprattutto che sia costruito a km0, sfruttando cioè tutto il materiale che il territorio ci può offrire. Trovandoci in una situazione così estrema e avendo a disposizione pochissime risorse da utilizzare, il progetto intende interagire al massimo con l’ambiente circostante sfruttando il materiale disponibile in loco, studiando al meglio l’orientamento dell’edificio al fine di garantire un’ottima prestazione di ventilazione naturale, di soleggiamento e di ombreggiamento oltre che di un minimo se non nullo impatto sull’ambiente. L’idea del modulo abitativo sarà punto di partenza per il villaggio Akadeli e sarà ripetibile e modulabile in qualsiasi altro villaggio africano.

Akadeli a km0. Progetto pilota per un modello abitativo autocostruito in Kenya

RICCA, ERIKA;PUCCIO, FEDERICA
2018/2019

Abstract

Akadeli is presented as one of the many villages in which the poverty is the business card for those who are not aware of the serious social situation that afflicts the Third World countries. We are on the African continent, in the state of Kenya and in particular, in the Central county of Isiolo, a territory strongly conditioned by continuous droughts and a landscape arid and semi desert. We became aware of the difficult situation of Akadeli through the Valsesian association "Un villaggio per amico” who, after visiting the country, heard need to help local people. This non-profit organization aims to help and support the world of childhood through education and ensuring food and economic independence to all the families in the village. For this reason, the association has funded and built several projects for the sustenance of the inhabited center including a well, for the recovery of drinking water, and three buildings linked to the system school including a nursery school, a primary school e a canteen that hosts students. However, despite these excellent interventions, Akadeli lives still subsistence and on the margins of poverty, due of the lack of a real organization that allow them to be an autonomous village. Basic services are absent, like health facilities and above all the electricity and sewerage network. The inhabitants themselves also live in huts built with improvised materials that don't allow to get a comfortable living inside. For this reason, the following work stands as goal to develop a village project, focusing on Akadeli, which is autonomous and self-made with local materials. In addition to bringing in village the functions that are currently missing and that still today they force the inhabitants to travel different kilometers to reach the nearest city, design home’s model that is tailored of the demands of the inhabitants, that it is self-made by the families themselves, so as to involve them in the full of the work and above all that it is built at km0, that is, exploiting all the material that the territory can do to offer. Being in such an extreme situation and having very few resources to use, the project intends to fully interact with the environment surrounding using the material available on site, best studying the orientation of the building in order to guarantee an excellent performance of natural ventilation, of sunshine and shade as well as of a minimum impact on the environment. The idea of housing module will be the starting point for the village Akadeli and will be repeatable and adaptable to any other African village.
FOLGHERA, ADELE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-ott-2019
2018/2019
Akadeli si presenta come uno dei tanti villaggi in cui la povertà è il bigliettino da visita per coloro che non sono a conoscenza della grave situazione sociale che affligge i Paesi del Terzo mondo. Ci troviamo nel continente africano, nello stato del Kenya e in particolare, nella Contea centrale di Isiolo, un territorio fortemente condizionato dalle continue siccità e da un paesaggio arido e semi desertico. Siamo venute a conoscenza della difficile situazione di Akadeli attraverso l’associazione valsesiana “Un villaggio per amico” che, dopo aver visitato il paese, ha sentito la necessità e il bisogno di aiutare le persone del luogo. Questa Onlus si prefigge come priorità quella di aiutare e sostenere il mondo dell’infanzia attraverso l’istruzione e assicurare l’indipendenza alimentare ed economica a tutte le famiglie del villaggio. Per questo motivo l’associazione ha finanziato e costruito diversi progetti per il sostentamento del centro abitato tra cui un pozzo, per il recupero dell’acqua potabile, e tre edifici legati al sistema scolastico di cui una nursery school, una primary school e una mensa che ospiti gli studenti. Nonostante però questi ottimi interventi, Akadeli vive ancora di sussistenza e ai margini della povertà, a causa della mancanza di una vera e propria organizzazione che permetta loro di essere un villaggio autonomo. Sono assenti tuttora servizi base, strutture sanitarie e soprattutto la rete elettrica e fognaria. Gli stessi abitanti inoltre, vivono in capanne costruite con materiali improvvisati che non consentono di ottenere all’interno un confort abitativo adeguato. Per questo motivo, il seguente lavoro si pone come obiettivo quello di sviluppare il progetto di un villaggio, concentrandosi su Akadeli, che sia autonomo e autocostruito con materiali locali. Oltre a portare nel villaggio le funzioni che attualmente mancano e che ancora oggi costringono gli abitanti a percorrere diversi chilometri per raggiungere la città più vicina, s’intende progettare un modello di abitazione che sia a misura delle richieste degli abitanti, che sia autocostruito dalle famiglie stesse, in modo tale da coinvolgerli nel pieno dell’opera e soprattutto che sia costruito a km0, sfruttando cioè tutto il materiale che il territorio ci può offrire. Trovandoci in una situazione così estrema e avendo a disposizione pochissime risorse da utilizzare, il progetto intende interagire al massimo con l’ambiente circostante sfruttando il materiale disponibile in loco, studiando al meglio l’orientamento dell’edificio al fine di garantire un’ottima prestazione di ventilazione naturale, di soleggiamento e di ombreggiamento oltre che di un minimo se non nullo impatto sull’ambiente. L’idea del modulo abitativo sarà punto di partenza per il villaggio Akadeli e sarà ripetibile e modulabile in qualsiasi altro villaggio africano.
Tesi di laurea Magistrale
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