In the district of Murgia-Timone, a rural area located in front of the Sassi of Matera, beyond the canyon that has been patiently excavated, year after year, from the Gravina river, time has stopped.From the beginning of the times, the first men chose the stone as a dwelling, living in community. Over the years, with the passage from the Paleolithic to the Neolithic, from a nomadic economy based on hunting and gathering to a sedentary one, the first isolated villages were formed. Agriculture and livestock marked the natural landscape until the Middle Ages when the first religious buildings were born, caves, like the first dwellings, in the rock. With the development of the city and the Riforma latifondista, the community returned to agricultural tasks: technologies progressed, architectures were sophisticated, inevitably tracing and characterizing a landscape that never lost its rural DNA. Trenched villages, rupestrian churches, caves, farms, jazzi, cisterns, tuff quarries: these are the traces that humans have continually left in this rocky place. The Parco della Murgia Materana, has remained on the fringes of the transformation process that has characterized the neighboring city of Matera, from "shame of Italy" to "European Capital of Culture 2019". In fact, it can be defined as a “terrain vague”, left out of the dynamics of everyday life, invaded by a wild and uncontrolled nature and crossed only by tourists that want to admire the Sassi from a different point of view. The goal of the project intervention is the enhancement of the area of Murgia Timone, questioning how architecture can improve the experience and knowledge of a place, fascinating from the landscape point, and rich in cultural heritage, to promote its conservation and knowledge, to make it usable. Maintaining a close relationship with history and the environment, the strategy involves the design of poetic architectures, pavilions, in correspondence with pre-existing or crucial points, linked by an experiential path, both from a historical-cultural and naturalistic point of view. With a careful look, the visitor, in addition to enjoying the landscape, will take in the visible and invisible textures of a land rich in history, culture, traditions and life.

Nella contrada Murgia-Timone, area rurale situata a Est dei Sassi di Matera, al di là canyon pazientemente scavato, anno dopo anno, dal torrente Gravina, il tempo si è fermato. Sin dall’albo dei tempi, i primi uomini scelsero la roccia calcarea come dimora, abitando in comunità e realizzando pazientemente quella che ancora oggi viene chiamata la Civita. Negli anni, con il passaggio dal paleolitico al neolitico, da un’economia nomade basata su caccia e raccolta ad una sedentaria, si formarono i primi villaggi isolati, sparsi qua e la sul roccioso suolo dissestato. Agricoltura e allevamento segnarono il paesaggio naturale, fino al medioevo quando, parallelamente ai primi villaggi, nacquero i primi edifici religiosi, scavati, come le prime dimore, nella roccia. Con lo sviluppo della città e la Riforma latifondista, la comunità tornò alle mansioni agricole: le tecnologie progredirono, le architetture si sofisticarono, tracciando e caratterizzando inevitabilmente un paesaggio che non perse mai il proprio DNA rurale. Villaggi trincerati, chiese rupestri, grotte, masserie, jazzi, cisterne, cave di tufo: queste le tracce che l’uomo ha lasciato continuativamente in questo luogo roccioso, ricoperto dalla fitta vegetazione mediterranea. Quello che oggi è il Parco della Murgia Materana, è rimasto ai margini del processo di trasformazione che ha caratterizzato la limitrofa città di Matera, da “vergogna d’Italia” a “Capitale europea della cultura 2019”. Può essere, infatti, definito un terrain vague, rimasto fuori dalle dinamiche della vita quotidiana, invaso da una natura selvaggia e incontrollata e attraversato solo da turisti desiderosi di ammirare i Sassi da un punto di vista differente. L’obiettivo dell’intervento progettuale è la valorizzazione dell’area di Murgia Timone, interrogandosi su come può l’architettura migliorare l’esperienza e la conoscenza di un luogo, affascinante dal punto di vista paesaggistico, e ricco di beni culturali, per promuoverne la conservazione e la conoscenza, per renderlo fruibile dall’uomo. Mantenendo stretto rapporto con la storia e con l’ambiente, la strategia prevede il disegno di architetture poetiche polverizzate sul territorio, in corrispondenza di preesistenze o di punti nevralgici, legate da un percorso esperienziale, sia dal punto di vista storico-culturale sia naturalistico. Con uno sguardo attento, il visitatore, oltre a fruire il paesaggio, coglierà le trame visibili e invisibili di una terra ricca di storia, di cultura, di tradizioni e di vita in una narrazione polifonica.

Forme della terra e forme dell'architettura. Progetto di valorizzazione dell'area di Murgia Timone a Matera

CONTINI, CLAUDIA
2018/2019

Abstract

In the district of Murgia-Timone, a rural area located in front of the Sassi of Matera, beyond the canyon that has been patiently excavated, year after year, from the Gravina river, time has stopped.From the beginning of the times, the first men chose the stone as a dwelling, living in community. Over the years, with the passage from the Paleolithic to the Neolithic, from a nomadic economy based on hunting and gathering to a sedentary one, the first isolated villages were formed. Agriculture and livestock marked the natural landscape until the Middle Ages when the first religious buildings were born, caves, like the first dwellings, in the rock. With the development of the city and the Riforma latifondista, the community returned to agricultural tasks: technologies progressed, architectures were sophisticated, inevitably tracing and characterizing a landscape that never lost its rural DNA. Trenched villages, rupestrian churches, caves, farms, jazzi, cisterns, tuff quarries: these are the traces that humans have continually left in this rocky place. The Parco della Murgia Materana, has remained on the fringes of the transformation process that has characterized the neighboring city of Matera, from "shame of Italy" to "European Capital of Culture 2019". In fact, it can be defined as a “terrain vague”, left out of the dynamics of everyday life, invaded by a wild and uncontrolled nature and crossed only by tourists that want to admire the Sassi from a different point of view. The goal of the project intervention is the enhancement of the area of Murgia Timone, questioning how architecture can improve the experience and knowledge of a place, fascinating from the landscape point, and rich in cultural heritage, to promote its conservation and knowledge, to make it usable. Maintaining a close relationship with history and the environment, the strategy involves the design of poetic architectures, pavilions, in correspondence with pre-existing or crucial points, linked by an experiential path, both from a historical-cultural and naturalistic point of view. With a careful look, the visitor, in addition to enjoying the landscape, will take in the visible and invisible textures of a land rich in history, culture, traditions and life.
COLOMBO, CRISTINA F.
SACCHETTI, MATTEO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-ott-2019
2018/2019
Nella contrada Murgia-Timone, area rurale situata a Est dei Sassi di Matera, al di là canyon pazientemente scavato, anno dopo anno, dal torrente Gravina, il tempo si è fermato. Sin dall’albo dei tempi, i primi uomini scelsero la roccia calcarea come dimora, abitando in comunità e realizzando pazientemente quella che ancora oggi viene chiamata la Civita. Negli anni, con il passaggio dal paleolitico al neolitico, da un’economia nomade basata su caccia e raccolta ad una sedentaria, si formarono i primi villaggi isolati, sparsi qua e la sul roccioso suolo dissestato. Agricoltura e allevamento segnarono il paesaggio naturale, fino al medioevo quando, parallelamente ai primi villaggi, nacquero i primi edifici religiosi, scavati, come le prime dimore, nella roccia. Con lo sviluppo della città e la Riforma latifondista, la comunità tornò alle mansioni agricole: le tecnologie progredirono, le architetture si sofisticarono, tracciando e caratterizzando inevitabilmente un paesaggio che non perse mai il proprio DNA rurale. Villaggi trincerati, chiese rupestri, grotte, masserie, jazzi, cisterne, cave di tufo: queste le tracce che l’uomo ha lasciato continuativamente in questo luogo roccioso, ricoperto dalla fitta vegetazione mediterranea. Quello che oggi è il Parco della Murgia Materana, è rimasto ai margini del processo di trasformazione che ha caratterizzato la limitrofa città di Matera, da “vergogna d’Italia” a “Capitale europea della cultura 2019”. Può essere, infatti, definito un terrain vague, rimasto fuori dalle dinamiche della vita quotidiana, invaso da una natura selvaggia e incontrollata e attraversato solo da turisti desiderosi di ammirare i Sassi da un punto di vista differente. L’obiettivo dell’intervento progettuale è la valorizzazione dell’area di Murgia Timone, interrogandosi su come può l’architettura migliorare l’esperienza e la conoscenza di un luogo, affascinante dal punto di vista paesaggistico, e ricco di beni culturali, per promuoverne la conservazione e la conoscenza, per renderlo fruibile dall’uomo. Mantenendo stretto rapporto con la storia e con l’ambiente, la strategia prevede il disegno di architetture poetiche polverizzate sul territorio, in corrispondenza di preesistenze o di punti nevralgici, legate da un percorso esperienziale, sia dal punto di vista storico-culturale sia naturalistico. Con uno sguardo attento, il visitatore, oltre a fruire il paesaggio, coglierà le trame visibili e invisibili di una terra ricca di storia, di cultura, di tradizioni e di vita in una narrazione polifonica.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2019_10_Contini_01.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 1
Dimensione 9.21 MB
Formato Adobe PDF
9.21 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_02.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 2
Dimensione 6.06 MB
Formato Adobe PDF
6.06 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_03.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 3
Dimensione 42.14 MB
Formato Adobe PDF
42.14 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_04.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 4
Dimensione 22.12 MB
Formato Adobe PDF
22.12 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_05.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 5
Dimensione 14.43 MB
Formato Adobe PDF
14.43 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_06.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 6
Dimensione 18.23 MB
Formato Adobe PDF
18.23 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_07.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 7
Dimensione 4.13 MB
Formato Adobe PDF
4.13 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_08.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 8
Dimensione 45.35 MB
Formato Adobe PDF
45.35 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_09.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 9
Dimensione 32.5 MB
Formato Adobe PDF
32.5 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_10.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 10
Dimensione 10.35 MB
Formato Adobe PDF
10.35 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_11.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 11
Dimensione 10.05 MB
Formato Adobe PDF
10.05 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_12.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 12
Dimensione 23.98 MB
Formato Adobe PDF
23.98 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_13.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 13
Dimensione 3.53 MB
Formato Adobe PDF
3.53 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_14.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 14
Dimensione 14.6 MB
Formato Adobe PDF
14.6 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_15.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 15
Dimensione 10.45 MB
Formato Adobe PDF
10.45 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_16.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 16
Dimensione 32.45 MB
Formato Adobe PDF
32.45 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_17.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 17
Dimensione 27.09 MB
Formato Adobe PDF
27.09 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_18.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 18
Dimensione 17.8 MB
Formato Adobe PDF
17.8 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_19.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 19
Dimensione 25.39 MB
Formato Adobe PDF
25.39 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_20.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 20
Dimensione 3.39 MB
Formato Adobe PDF
3.39 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_21.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 21
Dimensione 18.27 MB
Formato Adobe PDF
18.27 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_22.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 22
Dimensione 16.99 MB
Formato Adobe PDF
16.99 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_10_Contini_23.pdf

non accessibile

Descrizione: TAVOLA 23
Dimensione 17.31 MB
Formato Adobe PDF
17.31 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
BANNER SCHEMI FINALI.pdf

non accessibile

Descrizione: BANNER 1-2
Dimensione 12.77 MB
Formato Adobe PDF
12.77 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
BANNER BOSCO.pdf

non accessibile

Descrizione: BANNER 3
Dimensione 12.38 MB
Formato Adobe PDF
12.38 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
BOOK TESI.pdf

non accessibile

Descrizione: TESTO DELLA TESI
Dimensione 80.41 MB
Formato Adobe PDF
80.41 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/150209