The architectural development about the theatrical space conceived not only as a mere architectural type but as a set of spatial, cultural and human meanings has never ended in the Western world since it has begun in Ancient Greece. The research of this thesis proposes to take again the path traced by the several theatrical experiments of the last century. In particular, this thesis tries to design a public space that becomes a "stage" of a cultural event, linked to the New musical theater, taking up the threads of a speech interrupted around the end of the Seventies. A research theater that undermines the classical theatrical box and is aimed at transforming an urban area into an opera stage. The choice of the subject is an opera reffered to the New Musical Theater: Le Grand Macabre by György Ligeti, Hungarian author and composer belonging to the Cologne circle founded by Karlheinz Stockhausen, propulsive center of the New Classical Music. The choice of location for the performance concerns the Parco della Martesana, in the suburb of Gorla, in Milan, a park that bears the same name as the course of Naviglio Piccolo that runs along it. We will see how the choice of the park was determined by taking up the ideas developed between the 1920s and the 1950s by some artistic-literary movements that sought to experience the new metropolitan environment.

La riflessione sullo spazio teatrale concepito non solo come un mero tipo architettonico ma come insieme di significati spaziali, culturali e umani non è mai terminata nel mondo occidentale sin dalla sua nascita canonica nella Grecia classica. La ricerca di questa tesi si propone di riprendere il solco tracciato dalle fortissime sperimentazioni teatrali ma anche musicali del secolo scorso a fronte forse di una involuzione del teatro contemporaneo rientrato nelle categorie proprie del teatro prima del Novecento. In particolare, questa tesi cerca di testare i margini per la progettazione di uno spazio pubblico che si renda “palcoscenico” di un evento culturale, legato al nuovo teatro musicale, riprendendo le fila di un discorso interrotto intorno alla fine degli anni Settanta. Parliamo quindi di un teatro di ricerca che in Italia vede in Luca Ronconi il più importante e definitivo punto di riferimento. Un teatro di ricerca che scardina la scatola classica teatrale e cerca, per i diversi motivi che vedremo, di appropriarsi di un esterno appartenente alla città e di renderlo spazio evenemenziale. Il soggetto teatrale in questione allarga i temi trattati andando a cogliere un particolare aspetto dell’ambito teatrale del Novecento che è il Nuovo Teatro Musicale. Con questa espressione si intendono tutte quelle esperienze e composizioni che, rifacendosi al teatro lirico tradizionale conclusosi con Richard Wagner, indagavano in maniera sperimentale il rapporto fra spazio e musica secondo la linea guida del Wort-Ton-Drama, ovvero di un connubio artistico di Parola Musica e Scena. La progettazione della messinscena prende in considerazione come soggetto l’opera Le Grand Macabre di György Ligeti, autore ungherese e compositore appartenente al circolo di Colonia fondato da Karlheinz Stockhausen, centro propulsore della Nuova Musica. La scelta del luogo per la messinscena teatrale riguarda il Parco della Martesana, nel quartiere periferico di Gorla, a Milano, parco che porta lo stesso none del naviglio che lo costeggia. Vedremo come la scelta del parco è stata determinata riprendendo le idee elaborate tra gli anni ’20 e gli anni ’50 del Novecento da alcuni movimenti artistico-letterari che cercarono di esperire il nuovo ambiente metropolitano per decodificarlo a fronte di una realtà sempre più soverchiante ed estraniante nei confronti dell’uomo.

In opera ! Atti di riqualificazione e messinscena musicale al Parco della Martesana

GIUGGIOLI, FRANCESCO
2018/2019

Abstract

The architectural development about the theatrical space conceived not only as a mere architectural type but as a set of spatial, cultural and human meanings has never ended in the Western world since it has begun in Ancient Greece. The research of this thesis proposes to take again the path traced by the several theatrical experiments of the last century. In particular, this thesis tries to design a public space that becomes a "stage" of a cultural event, linked to the New musical theater, taking up the threads of a speech interrupted around the end of the Seventies. A research theater that undermines the classical theatrical box and is aimed at transforming an urban area into an opera stage. The choice of the subject is an opera reffered to the New Musical Theater: Le Grand Macabre by György Ligeti, Hungarian author and composer belonging to the Cologne circle founded by Karlheinz Stockhausen, propulsive center of the New Classical Music. The choice of location for the performance concerns the Parco della Martesana, in the suburb of Gorla, in Milan, a park that bears the same name as the course of Naviglio Piccolo that runs along it. We will see how the choice of the park was determined by taking up the ideas developed between the 1920s and the 1950s by some artistic-literary movements that sought to experience the new metropolitan environment.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-ott-2019
2018/2019
La riflessione sullo spazio teatrale concepito non solo come un mero tipo architettonico ma come insieme di significati spaziali, culturali e umani non è mai terminata nel mondo occidentale sin dalla sua nascita canonica nella Grecia classica. La ricerca di questa tesi si propone di riprendere il solco tracciato dalle fortissime sperimentazioni teatrali ma anche musicali del secolo scorso a fronte forse di una involuzione del teatro contemporaneo rientrato nelle categorie proprie del teatro prima del Novecento. In particolare, questa tesi cerca di testare i margini per la progettazione di uno spazio pubblico che si renda “palcoscenico” di un evento culturale, legato al nuovo teatro musicale, riprendendo le fila di un discorso interrotto intorno alla fine degli anni Settanta. Parliamo quindi di un teatro di ricerca che in Italia vede in Luca Ronconi il più importante e definitivo punto di riferimento. Un teatro di ricerca che scardina la scatola classica teatrale e cerca, per i diversi motivi che vedremo, di appropriarsi di un esterno appartenente alla città e di renderlo spazio evenemenziale. Il soggetto teatrale in questione allarga i temi trattati andando a cogliere un particolare aspetto dell’ambito teatrale del Novecento che è il Nuovo Teatro Musicale. Con questa espressione si intendono tutte quelle esperienze e composizioni che, rifacendosi al teatro lirico tradizionale conclusosi con Richard Wagner, indagavano in maniera sperimentale il rapporto fra spazio e musica secondo la linea guida del Wort-Ton-Drama, ovvero di un connubio artistico di Parola Musica e Scena. La progettazione della messinscena prende in considerazione come soggetto l’opera Le Grand Macabre di György Ligeti, autore ungherese e compositore appartenente al circolo di Colonia fondato da Karlheinz Stockhausen, centro propulsore della Nuova Musica. La scelta del luogo per la messinscena teatrale riguarda il Parco della Martesana, nel quartiere periferico di Gorla, a Milano, parco che porta lo stesso none del naviglio che lo costeggia. Vedremo come la scelta del parco è stata determinata riprendendo le idee elaborate tra gli anni ’20 e gli anni ’50 del Novecento da alcuni movimenti artistico-letterari che cercarono di esperire il nuovo ambiente metropolitano per decodificarlo a fronte di una realtà sempre più soverchiante ed estraniante nei confronti dell’uomo.
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: Impianto di progetto del parco Martesana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/150213