The increasingly constant urbanization of our cities is leading us to be increasingly detached from a real life. We are slowly abandoning what we could call anthropological places to increasingly use the “non-places”, or physical spaces, which have the prerogative of not being identitarian, relational and historical, but that lead man to be condemned to transience, not only as a crossing or passage, but also as episodic. In addition to this kind of place, the human being tends to hide himself in the comfort of virtual life without noticing his constant distance from everything tangible around him. The idea of having no limits is leading us to create more and more facets of our personality with the aim of discovering elements of our being a contemporary man that often fails to be fulfilled. Today the theme on which we should reflect more is the need to have a different look at these indefinite places in which the culture of the project and the paths of creativity can intervene to create places of cultural production, the “neoplace”. It has to manage and enhance the territory, obtaining as a result a physical-virtual performative space. It must treat its heritage as a text that can be translated into different languages and narratives but that bears the imprint of its origins. The aim of this thesis, following theese concepts, is to fill this structural void of today’s society, providing a tangible input for the socio-economic development of the Bovisa district which is located in the northern part of the city of Milan. The process that will be analyzed is the beginning for the implementation and realization of “Genius Loci”, which is a traveling kiosk for the Bovisa district available for students of the Design department of the Politecnico di Milano and to the citizens of Bovisa.

L’urbanizzazione sempre più costante delle nostre città ci sta portando ad essere sempre più distaccati da una vita reale, abbandonando lentamente quelli che potremmo definire i luoghi antropologici per utilizzare sempre di più i “nonluoghi”, ovvero spazi fisici che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici, ma che portano l’uomo ad essere condannato alla transitorietà intesa non solo come attraversamento o passaggio, ma anche come episodicità. Oltre a questo genere di luogo, l’essere umano tende a nascondersi nel comfort della vita virtuale senza accorgersi del suo costante allontanarsi da tutto ciò che di tangibile lo circonda; l’idea di non avere limiti ci sta portando a creare sempre più sfaccettature della nostra personalità con l’intento di scoprire elementi del nostro essere uomo contemporaneo che spesso non riesce a compiersi. Quindi oggi il tema su cui dovremmo riflettere di più è l’esigenza di avere uno sguardo diverso su questi luoghi indefiniti in cui la cultura del progetto e i percorsi della creatività possono intervenire per creare luoghi di produzione culturale, ovvero i “neoluoghi”, con l’obbligo di gestire e valorizzare il territorio ottenendo come risultato uno spazio fisico-virtuale performativo: deve trattare il proprio patrimonio come un testo che possa essere tradotto in differenti lingue e narrazioni ma che porti in sé l’impronta delle sue origini. Sulla base di questo ragionamento, con il progetto sviluppato ed esaminato in questa tesi, si vuole colmare questo vuoto strutturale della società odierna, fornendo un input tangibile per lo sviluppo socioeconomico del quartiere di Bovisa, situato nella parte settentrionale della città di Milano. Il processo che analizzerò pone le basi per l’implementazione e la realizzazione di “Genius Loci”, un chiosco itinerante per il quartiere di Bovisa a disposizione degli studenti del dipartimento di Design del Politecnico di Milano e dei cittadini di Bovisa. Il progetto nasce come struttura flessibile e itinerante, coerente con la fuggevolezza ed intangibilità dell’uomo contemporaneo e nello specifico connesso alle problematiche intrinseche a questo quartiere. Sarà una struttura che porterà allo sviluppo di un sistema spazio-servizio organico progettato con e per le persone che vivono Bovisa.

GeniusLoci. Activator of urban spaces for local social innovation

BESTETTI, GIULIA
2018/2019

Abstract

The increasingly constant urbanization of our cities is leading us to be increasingly detached from a real life. We are slowly abandoning what we could call anthropological places to increasingly use the “non-places”, or physical spaces, which have the prerogative of not being identitarian, relational and historical, but that lead man to be condemned to transience, not only as a crossing or passage, but also as episodic. In addition to this kind of place, the human being tends to hide himself in the comfort of virtual life without noticing his constant distance from everything tangible around him. The idea of having no limits is leading us to create more and more facets of our personality with the aim of discovering elements of our being a contemporary man that often fails to be fulfilled. Today the theme on which we should reflect more is the need to have a different look at these indefinite places in which the culture of the project and the paths of creativity can intervene to create places of cultural production, the “neoplace”. It has to manage and enhance the territory, obtaining as a result a physical-virtual performative space. It must treat its heritage as a text that can be translated into different languages and narratives but that bears the imprint of its origins. The aim of this thesis, following theese concepts, is to fill this structural void of today’s society, providing a tangible input for the socio-economic development of the Bovisa district which is located in the northern part of the city of Milan. The process that will be analyzed is the beginning for the implementation and realization of “Genius Loci”, which is a traveling kiosk for the Bovisa district available for students of the Design department of the Politecnico di Milano and to the citizens of Bovisa.
SATURNO, ELISA
ARC III - Scuola del Design
3-ott-2019
2018/2019
L’urbanizzazione sempre più costante delle nostre città ci sta portando ad essere sempre più distaccati da una vita reale, abbandonando lentamente quelli che potremmo definire i luoghi antropologici per utilizzare sempre di più i “nonluoghi”, ovvero spazi fisici che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici, ma che portano l’uomo ad essere condannato alla transitorietà intesa non solo come attraversamento o passaggio, ma anche come episodicità. Oltre a questo genere di luogo, l’essere umano tende a nascondersi nel comfort della vita virtuale senza accorgersi del suo costante allontanarsi da tutto ciò che di tangibile lo circonda; l’idea di non avere limiti ci sta portando a creare sempre più sfaccettature della nostra personalità con l’intento di scoprire elementi del nostro essere uomo contemporaneo che spesso non riesce a compiersi. Quindi oggi il tema su cui dovremmo riflettere di più è l’esigenza di avere uno sguardo diverso su questi luoghi indefiniti in cui la cultura del progetto e i percorsi della creatività possono intervenire per creare luoghi di produzione culturale, ovvero i “neoluoghi”, con l’obbligo di gestire e valorizzare il territorio ottenendo come risultato uno spazio fisico-virtuale performativo: deve trattare il proprio patrimonio come un testo che possa essere tradotto in differenti lingue e narrazioni ma che porti in sé l’impronta delle sue origini. Sulla base di questo ragionamento, con il progetto sviluppato ed esaminato in questa tesi, si vuole colmare questo vuoto strutturale della società odierna, fornendo un input tangibile per lo sviluppo socioeconomico del quartiere di Bovisa, situato nella parte settentrionale della città di Milano. Il processo che analizzerò pone le basi per l’implementazione e la realizzazione di “Genius Loci”, un chiosco itinerante per il quartiere di Bovisa a disposizione degli studenti del dipartimento di Design del Politecnico di Milano e dei cittadini di Bovisa. Il progetto nasce come struttura flessibile e itinerante, coerente con la fuggevolezza ed intangibilità dell’uomo contemporaneo e nello specifico connesso alle problematiche intrinseche a questo quartiere. Sarà una struttura che porterà allo sviluppo di un sistema spazio-servizio organico progettato con e per le persone che vivono Bovisa.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/150281