Strati urbani e architettonici. Progetto per la Shanghai Cinema factory

The thesis presented in the following pages is a work on an empty space located in the Bund, a part of the former Shanghai International Settlement. The first part consists of an historical analysis of the city’s structure which is the result of a complex layering of both European and Asian architectural cultures. This research aims to identify the historical and the cultural values of the buildings of the Bund. The second part focuses on the history of Chinese Cinema whose origins took place in Shanghai. The Cinematographic industry was a central element in the society and in the economy of the city which inherited a widespread cultural and architectural heritage. The third part of the work focuses on the most substantial elements of the Bund and suggests a taxonomy of the different types of residential solutions. The purpose of the project is to represent this architectural variety. The final chapter contains two parts: the first one develops a reasoning on the context, the second one is a project for four buildings destined to all the activities related to cinema from the making to the complete work. The main element of the project is a hybrid building named as “Factory” which includes the vast architectural diversity peculiar of Shanghai. The Factory hosts a school and some dwellings for the artists and pursues the idea of Live/Produce/Exhibit at the same time.

L’elaborato di progetto che viene presentato di seguito ha come oggetto il completamento di un vuoto urbano, parte di un isolato, all’interno della ex Concessione Internazionale della città di Shanghai, chiamata Bund. Nella prima parte della trattazione, attraverso lo studio delle trasformazioni storiche del tessuto della città, in cui si rileva la stratificazione di una notevole pluralità di tipologie architettoniche europee ed asiatiche, si cerca di individuare il valore storico e architettonico di ogni elemento che compone questo mosaico culturale e le ragioni sociali che ne sono la causa. La seconda parte si concentra sulla storia del Cinema cinese, che avuto i suoi natali proprio nella città di Shanghai, il cui ruolo sociale ed economico è stato per la città uno dei più importanti aspetti caratterizzanti, lasciandole un vasto patrimonio culturale e architettonico specifico. La terza parte di questa ricerca si concentra nell’individuare, nella zona del Bund, gli elementi di pregio che la compongono e di classificare le specifiche tipologie e i caratteri dell’abitare, allo scopo di cogliere l’essenza del luogo a vantaggio di un progetto che ne possa rappresentare la pluralità. La parte conclusiva è dedicata al progetto in due parti; la prima individua le opportunità del contesto e le intenzioni progettuali, la seconda ne chiarisce i termini allo scopo di proporre un sistema di edifici dedicati al Cinema e alla sua storia nella città. Si propone, di conseguenza, una nuova architettura urbana che si caratterizza come ibrido tipologico, ispirato e generato dallo studio delle pluralità tipologiche presenti nel contesto. Questo edificio viene definito come Factory, tipologia complessa e commista, che comprende una Scuola/Laboratorio ed un sistema di abitazioni unifamiliari per gli artisti, che persegue l’obiettivo di Vivere, Produrre, Esporre simultaneamente.