Cantoniere. Conservazione, riuso e valorizzazione delle case cantoniere di Novate, Mezzola e Perledo nelle province di Sondrio e Lecco. Il progetto StoneLab : scuola artigiana della pietra

"The Cantoniere’s house from the typical Pompeian red color has always been a symbol of our history and today is an icon of our past, our present and our future." Until today we have 1,244 cantoniere houses throughout the territory, half of them are used as operating offices, for operating personnel, warehouses or other functions. Over the years many of these structures have stopped to perform their primary function. Also for this reason, in order to enhance our historical heritage, the Ministry of Infrastructure and Transport (MIT) and the State Property Agency, developed a project for these realities in the name of sustainable tourism. The goal was to offer hospitality and catering in those houses at a standard quality and cost, and providing other services that will lead to the further enhancement of the surrounding area, thus defining a goal in July 2016 with a project pilot of a first portfolio of houses throughout the national territory. The approach was a conservative one, that is to say to "keep to maintain"; it is only thanks to a correct conservation that this goal is reached, and is to be maintained over time the cultural importance that the object of study covers for people and for history. Of fundamental importance in the thesis project was the study of the territory, in particular in two different Lombard areas: the Province of Sondrio and the Lariana area of Lake Como, along the Lecco side, two very different project areas , both with territory and economic-cultural differences. Subsequently from the macro-scale of study we moved to a smaller scale by directly analyzing the two cieties in which the two objects of study are situated: Novate Mezzola and Perledo. Our goal was immediately to be able to integrate the two houses into the territory, expanding the project to an urban level, creating a direct line between the city and the urban fabric, transforming a place now abandoned into a reality lived and useful for the community, which can bring benefits to the territory and services for the use and consumption of citizens and tourists. The intent is to increase the value of the context through territorial and community enhancement, connected with respect and recovery of the historical cultural heritage.

“La casa cantoniera dal tipico colore rosso pompeiano è da sempre simbolo della nostra storia e, ancora oggi, è un’icona del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro.” Ad oggi abbiamo 1.244 case cantoniere su tutto il territorio, di cui la metà sono utilizzate come sedi operative, per il personale di esercizio, magazzini o altre funzioni. Negli anni molte di queste strutture hanno smesso di svolgere la loro funzione primaria. Anche per questo, ai fini della valorizzazione della nostra eredità storica, è stato previsto, in accordo con il Ministero dei beni e delle attività culturali (Mibact), il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit) e l’Agenzia del demanio, un progetto di riqualificazione di parte di queste realtà all’insegna del turismo sostenibile. L’obiettivo che hanno voluto dare è quello di poter offrire in questa case ospitalità e ristorazione a una qualità e a un costo standard, e prevedendo altri servizi che portino alla ulteriore valorizzazione del territorio circostante, definendo così un bando di gara nel luglio 2016 con progetto pilota di un primo portafoglio di case cantoniere su tutto il territorio nazionale. L’approccio a cui ci siamo affidati per il riuso delle case cantoniere è stato di tipo conservativo, cioè quello di “conservare per mantenere”; è soltanto grazie a una corretta conservazione che si raggiunge tale obbiettivo, ovvero quello di mantenere nel tempo l’importanza culturale che l’oggetto di studio ricopre per la popolazione e per la storia. Di fondamentale importantanza nello svolgimento del progetto di tesi è stato lo studio del territorio, in particolare in due zone diverse Lombarde: la Provincia di Sondrio e la zona Lariana del Lago di como, lungo la sponda Lecchese, due zone di progetto ben diverse tra loro, sia come territorio sia come caratteristiche di tipo economico-culturale. Successivamente dalla macro-scala di studio siamo passati ad una scala più piccola analizzando direttamente i due paesi in cui sono situati i due oggetti di studio: Novate Mezzola e Perledo. Il nostro obiettivo è stato fin da subito quello di riuscire ad integrare nel territorio le due case, ampliando il progetto a livello urbanistico, creando una linea diretta tra città e tessuto urbano, trasformando un luogo ormai abbandonato in una realtà vissuta e utile per la comunità dei due luoghi, che può portare dei benefici al territorio e dei servizi ad uso e consumo dei cittadini e dei turisti. L’intento è quello di accrescere il valore del contesto attraverso una valorizzazione territoriale e della comunità, connesse con il rispetto e il recupero del patrimonio storico culturale.