Nicosia. Forbidden non-place of a diaspora and remembrance : tracing a neutral threshold of encounters and dialogues

This work stems from the will to manifest a resistance to the conventional socio-political protocols of ‘Divide and Rule’ policy of nowadays, fortified by the notion of ‘Other’, ubiquitously forming Walls of division. This intent elaborates the foundations of an interdisciplinary study that investigates the Phenomenon of Entropy and Liminality in Architecture within the narrative of Diaspora, through a specific reality, the last divided capital in Europe, Nicosia, rich in urban, architectural discourses and human resources. This comprehensive discourse is concluded with a project which carries the sentiment and thought of the study conducted, and which ardently pioneers the fall of the forbidding Walls in the contested city of Nicosia, seeking to anticipate the reintegration of the city as a whole again as once it was; in consideration of a possible unification within a futuristic imagination and a utopian manner; in exchange for the present dichotomous and dystopian situation. By embodying an ideology of approaching diversity not as a threat but as an opportunity to reward differences, the project promotes cultural diversity and social contrast, intending to encourage a dialogue of social relations and of collective life, on a neutral threshold of encounters through a mass medium based on shared notions of culture and art, to engage a society of plural identities that is now captivated in exile and interrupted by the Dead Zone.

Questo lavoro nasce dalla volontà di manifestare una resistenza nei confronti dei protocolli politici della politica del 'Divide et impera' di oggigiorno, fortificato dalla nozione di 'Altro', formando ubiquamente muri di divisione. Con questa intenzione si elaborano le basi di uno studio interdisciplinare che indaga il fenomeno dell’entropia e della liminalità in Architettura secondo la narrativa della diaspora e attraverso una realtà specifica, l’ultima capitale divisa in Europa, Nicosia, ricca di ricorsi urbani, architettonici e umani. Questo discorso più esteso si conclude con un progetto caricatosi del sentimento e dei pensieri sullo studio condotto, precursore della caduta dei Muri ostili della contestata città di Nicosia e che cerca di anticipare la riunione della città con se stessa, in considerazione di una possibile unificazione futuristica e utopica, in sostituzione dell’attuale condizione dicotomica e distopica.Incarnando un’ideologia di avvicinamento alla diversità non come una minaccia ma come una opportunità di premiare le differenze, il progetto promuove la diversità culturale e il contrasto sociale, con l’intenzione di incoraggiare un dialogo di relazioni sociali e vita collettiva, su una piattaforma di comunanza attraverso una comunicazione estensiva basata sulle nozioni condivise di cultura e arte, per coinvolgere una società ora confinata all’esilio e lacerata dalla Dead Zone.