This thesis takes part in the debate on the conservation, renovation and sustainable development of Tuscany’s historical estates (“Tenuta”), the organizational framework of which, on a territorial as well as an infrastructural and building scales both, has progressively developed harmoniously with its surroundings since the XIII century ‘till the disappearance of sharecropping (“Mezzadria”) in the latter half of the 900. The fulcrum of this thesis is the Tenuta Chigi Saracini of Castelnuovo Berardenga, province of Siena, the property spanning to the north into the Chianti and to the south into the Crete Senesi. Currently, the income of the Estate comes mainly from specialized cultivation of grapevine, olive oil and cereals. This strong specialization, along with mechanization, resulted into the abandonment and subsequent degradation of the sharecropping building stock and the infrastructures linked to it. The title of the thesis is “Le tre Farfalle della Berardenga” (Berardenga’s Three Butterflies) and derived from the remark that the Grand Duke of Tuscany made in the XVIII century, comparing the “Berardenga”’s territory to the outstretched wings of a butterfly. During the development of this thesis, the very same analogy has been found, ever so singularly, on the smaller scale: the Estate’s property as well as the perimeter of the Chigi Saracini villa complex – “La Vigna”. At three scales: territorial, urban and building, the “spyglass” analysis has allowed an in-depth knowledge of the environment, the elements of which have been the foundation of the SWOT analysis, the latter highlighting Experiential Tourism as key to the territory’s development, all year long, and the renovation of the building and infrastructural stock of the Tenuta Chigi Saracini. Aiming to refurbish the building stock linked to Experiential Tourism, this thesis discusses the subject of executive renovation at the building scale of the rural complex “La Vigna”. Due to its location, history and morphological features, the latter shall become “linchpin, the direction and the gateway” to a renovated web of farms and the Estate, where guests can perform activities and live an experience only the “Berardenga” territory can offer. This thesis expresses the aforementioned goals, though the rails of a sequential structure which applies analysis methodologies on the territorial scale, firstly upon the sub-regions of Chianti and Crete Senesi, then to the municipality’s territory (“first butterfly”), and finally on the area of the Tenuta Agraria Chigi Saracini (“second butterfly”), whereupon the important building stock is explored and catalogued, with the aim of defining the state of conservation of the buildings of each farms and processing centres. One of the peculiarities of the Estate is to envelop “like a pincer” the perimeter of the town of Castelnuovo Berardenga, while the urban fabric is intertwined with what could be called the directional and organizational axis of the farm: the villa with the “music” garden, the management, the “Cantinone”, “la bottega del vino” and finally “La Vigna” complex, a former processing centre for agricultural products. The existence of such an unique “urban farm” has rendered an analysis of the socio-economical characteristics, values and historical evolution of the urban landscape of Castelnuovo Berardenga a necessity, starting from its founding, which archival documents put at June 17, 1366, to the current and future developments planned by the extant urban planning. Differently from the past, the latter is not founded on urban expansion on the farming areas of the Estate, but on the renovation of its very volumes which have been abandoned for years: from the Villa to “La Vigna” complex, which is, synthetically, the functional recovery “of the third butterfly’s wings”. Having established the Experiential Tourism as linchpin of the local economy development and the Estate though the renovation of the farms’ web building stock both, this thesis has focused on the building scale with the renovation of one of the “third butterfly’s wing”: the building complex “La Vigna”. Through the application of knowledge’s methodologies and renovation’s strategies, the project’s goals have been defined as discussed in the first section of this paragraph. The executive section of the thesis consists in the renovation and functional recovery through renovation’s methodologies, historical/traditional techniques, as well as the construction of new volumes implementing solutions considered experimental since recent years. On this last instance, this thesis develop its last section, dedicated to the executive project of a new building with X-LAM structure within a traditional building landscape of “vernacular” architecture, as well as the design of services with low environmental impact, of the entire complex, through the usage of renewables on site.

La tesi si inserisce nel contesto del dibattito sulla conservazione il recupero e lo sviluppo sostenibile delle Tenute agrarie storiche della Toscana, la cui struttura organizzativa, sia a livello territoriale, sia a scala infrastrutturale e edilizia, si è progressivamente sviluppata in armonia con il territorio dal XIII secolo fino alla scomparsa della mezzadria avvenuta nella seconda metà del 900. Oggetto della tesi è la Tenuta Chigi Saracini di Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, il cui territorio si estende a nord nel Chianti e a sud nelle Crete Senesi. L’attuale fonte di reddito della Tenuta è legata alla filiera della coltivazione specializzata della vite, dell’olivo e dei cereali. Questa forte specializzazione, unita alla meccanizzazione, ha comportato l’abbandono e il conseguente degrado del patrimonio edilizio mezzadrile e delle infrastrutture connesse. “Le tre Farfalle della Berardenga” è il titolo della tesi in quanto è legato all’osservazione fatta nel XVIII secolo dal Granduca di Toscana che paragona il territorio della “Berardenga” a quello delle ali spiegate di una farfalla. Durante lo sviluppo della tesi tale analogia è stata riscontrata, in modo del tutto singolare, anche ai livelli di scala inferiore: il territorio della Tenuta e il perimetro del complesso villa Chigi Saracini - “La Vigna”. L’analisi a “cannocchiale” ai tre livelli: territoriale, urbano e edilizio, ha permesso di avere una conoscenza approfondita del contesto, i cui elementi sono stati la base dell’analisi SWOT che ha portato ad individuare l’attività del Turismo Esperenziale come elemento di sviluppo del territorio, durante tutto l’arco dell’anno, e di recupero del patrimonio immobiliare e infrastrutturale della Tenuta Chigi Saracini. In chiave di rifunzionalizzazione del patrimonio immobiliare legato al Turismo Esperenziale, la tesi sviluppa il tema del recupero esecutivo a livello edilizio del complesso immobiliare rurale “La Vigna”. Quest’ultimo per la sua collocazione, per la sua storia e per le sue caratteristiche morfologiche, costituirà “il baricentro, la direzione e la porta di accesso” alla recuperata rete dei poderi e alla Tenuta, dove gli ospiti potranno svolgere attività e vivere esperienze che solo il territorio della “Berardenga” può offrire. La tesi articola, quanto sinteticamente esposto, sui binari di una struttura sequenziale che applica le metodologie di analisi a livello territoriale, prima estese alle sub regioni del Chianti e delle Crete Senesi, poi al territorio comunale (“prima farfalla”), fino a focalizzarsi sull’area della Tenuta Agraria Chigi Saracini (“seconda farfalla”) dove si esplora e cataloga il consistente patrimonio immobiliare, arrivando a definire lo stato di conservazione degli edifici di ciascun podere o centro di trasformazione. Una delle particolarità della Tenuta è quella di abbracciare “come una tenaglia” il perimetro del centro abitato di Castelnuovo Berardenga e di compenetrare la sua maglia urbana con quello che si può definire il vertice direzionale e organizzativo dell’azienda agraria: la villa con il parco “della musica”, la direzione aziendale, il “cantinone”, “la bottega del vino” ed infine il complesso “La Vigna” ex centro di trasformazione dei prodotti agricoli. Tale singolare situazione di “Tenuta agraria urbana” ha obbligato ad affrontare l’analisi delle caratteristiche socio economiche, dei valori e dell’evoluzione storica del tessuto urbano di Castelnuovo Berardenga, partendo dalla sua fondazione, fissata dai documenti di archivio il 17 giugno 1366, fino alle trasformazioni in atto e previste dal vigente strumento urbanistico. Quest’ultimo non si basa, come nel passato, sull’espansione con decremento della superficie agraria della Tenuta, ma sul recupero dei suoi volumi ormai da anni in stato di abbandono: Dalla Villa al complesso “La Vigna”, in sintesi la rifunzionalizzazione “delle ali della terza farfalla”. Dopo aver determinato l’attività del turismo esperenziale come volano sia dello sviluppo dell’economia locale, sia della Tenuta attraverso il recupero del patrimonio immobiliare della rete dei poderi, la tesi si è concentrata a scala edilizia con il recupero di una delle “ali della terza farfalla”: il complesso immobiliare “La Vigna”. Attraverso l’applicazione delle metodologie di conoscenza e le strategie di recupero, sono stati definiti gli obiettivi del progetto esposti nella prima parte del presente paragrafo. La parte esecutiva della tesi prevede il recupero e la rifunzionalizzazione attraverso metodologie di restauro, tecniche tradizionali/storiche, nonché la realizzazione di nuovi volumi utilizzando sistemi che fino a pochi anni or sono erano classificati come sperimentali. Su quest’ultimo tema la tesi sviluppa l’ultima parte dedicata al progetto esecutivo di un nuovo edificio con struttura in X-LAM inserito in un contesto edilizio tradizionale di architettura “vernacolare”, e alla definizione del concept impiantistico a basso impatto ambientale, di tutto il complesso, attraverso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia presenti nel sito.

Le tre farfalle della Berardenga. L'Accademia Chigiana del Gusto : costruire sul costruito della tenuta agraria Chigi Saracini

BIONDI, FRANCO
2018/2019

Abstract

This thesis takes part in the debate on the conservation, renovation and sustainable development of Tuscany’s historical estates (“Tenuta”), the organizational framework of which, on a territorial as well as an infrastructural and building scales both, has progressively developed harmoniously with its surroundings since the XIII century ‘till the disappearance of sharecropping (“Mezzadria”) in the latter half of the 900. The fulcrum of this thesis is the Tenuta Chigi Saracini of Castelnuovo Berardenga, province of Siena, the property spanning to the north into the Chianti and to the south into the Crete Senesi. Currently, the income of the Estate comes mainly from specialized cultivation of grapevine, olive oil and cereals. This strong specialization, along with mechanization, resulted into the abandonment and subsequent degradation of the sharecropping building stock and the infrastructures linked to it. The title of the thesis is “Le tre Farfalle della Berardenga” (Berardenga’s Three Butterflies) and derived from the remark that the Grand Duke of Tuscany made in the XVIII century, comparing the “Berardenga”’s territory to the outstretched wings of a butterfly. During the development of this thesis, the very same analogy has been found, ever so singularly, on the smaller scale: the Estate’s property as well as the perimeter of the Chigi Saracini villa complex – “La Vigna”. At three scales: territorial, urban and building, the “spyglass” analysis has allowed an in-depth knowledge of the environment, the elements of which have been the foundation of the SWOT analysis, the latter highlighting Experiential Tourism as key to the territory’s development, all year long, and the renovation of the building and infrastructural stock of the Tenuta Chigi Saracini. Aiming to refurbish the building stock linked to Experiential Tourism, this thesis discusses the subject of executive renovation at the building scale of the rural complex “La Vigna”. Due to its location, history and morphological features, the latter shall become “linchpin, the direction and the gateway” to a renovated web of farms and the Estate, where guests can perform activities and live an experience only the “Berardenga” territory can offer. This thesis expresses the aforementioned goals, though the rails of a sequential structure which applies analysis methodologies on the territorial scale, firstly upon the sub-regions of Chianti and Crete Senesi, then to the municipality’s territory (“first butterfly”), and finally on the area of the Tenuta Agraria Chigi Saracini (“second butterfly”), whereupon the important building stock is explored and catalogued, with the aim of defining the state of conservation of the buildings of each farms and processing centres. One of the peculiarities of the Estate is to envelop “like a pincer” the perimeter of the town of Castelnuovo Berardenga, while the urban fabric is intertwined with what could be called the directional and organizational axis of the farm: the villa with the “music” garden, the management, the “Cantinone”, “la bottega del vino” and finally “La Vigna” complex, a former processing centre for agricultural products. The existence of such an unique “urban farm” has rendered an analysis of the socio-economical characteristics, values and historical evolution of the urban landscape of Castelnuovo Berardenga a necessity, starting from its founding, which archival documents put at June 17, 1366, to the current and future developments planned by the extant urban planning. Differently from the past, the latter is not founded on urban expansion on the farming areas of the Estate, but on the renovation of its very volumes which have been abandoned for years: from the Villa to “La Vigna” complex, which is, synthetically, the functional recovery “of the third butterfly’s wings”. Having established the Experiential Tourism as linchpin of the local economy development and the Estate though the renovation of the farms’ web building stock both, this thesis has focused on the building scale with the renovation of one of the “third butterfly’s wing”: the building complex “La Vigna”. Through the application of knowledge’s methodologies and renovation’s strategies, the project’s goals have been defined as discussed in the first section of this paragraph. The executive section of the thesis consists in the renovation and functional recovery through renovation’s methodologies, historical/traditional techniques, as well as the construction of new volumes implementing solutions considered experimental since recent years. On this last instance, this thesis develop its last section, dedicated to the executive project of a new building with X-LAM structure within a traditional building landscape of “vernacular” architecture, as well as the design of services with low environmental impact, of the entire complex, through the usage of renewables on site.
COLUCCI, ANGELA
SALVINI, CHIARA MARIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
17-dic-2019
2018/2019
La tesi si inserisce nel contesto del dibattito sulla conservazione il recupero e lo sviluppo sostenibile delle Tenute agrarie storiche della Toscana, la cui struttura organizzativa, sia a livello territoriale, sia a scala infrastrutturale e edilizia, si è progressivamente sviluppata in armonia con il territorio dal XIII secolo fino alla scomparsa della mezzadria avvenuta nella seconda metà del 900. Oggetto della tesi è la Tenuta Chigi Saracini di Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, il cui territorio si estende a nord nel Chianti e a sud nelle Crete Senesi. L’attuale fonte di reddito della Tenuta è legata alla filiera della coltivazione specializzata della vite, dell’olivo e dei cereali. Questa forte specializzazione, unita alla meccanizzazione, ha comportato l’abbandono e il conseguente degrado del patrimonio edilizio mezzadrile e delle infrastrutture connesse. “Le tre Farfalle della Berardenga” è il titolo della tesi in quanto è legato all’osservazione fatta nel XVIII secolo dal Granduca di Toscana che paragona il territorio della “Berardenga” a quello delle ali spiegate di una farfalla. Durante lo sviluppo della tesi tale analogia è stata riscontrata, in modo del tutto singolare, anche ai livelli di scala inferiore: il territorio della Tenuta e il perimetro del complesso villa Chigi Saracini - “La Vigna”. L’analisi a “cannocchiale” ai tre livelli: territoriale, urbano e edilizio, ha permesso di avere una conoscenza approfondita del contesto, i cui elementi sono stati la base dell’analisi SWOT che ha portato ad individuare l’attività del Turismo Esperenziale come elemento di sviluppo del territorio, durante tutto l’arco dell’anno, e di recupero del patrimonio immobiliare e infrastrutturale della Tenuta Chigi Saracini. In chiave di rifunzionalizzazione del patrimonio immobiliare legato al Turismo Esperenziale, la tesi sviluppa il tema del recupero esecutivo a livello edilizio del complesso immobiliare rurale “La Vigna”. Quest’ultimo per la sua collocazione, per la sua storia e per le sue caratteristiche morfologiche, costituirà “il baricentro, la direzione e la porta di accesso” alla recuperata rete dei poderi e alla Tenuta, dove gli ospiti potranno svolgere attività e vivere esperienze che solo il territorio della “Berardenga” può offrire. La tesi articola, quanto sinteticamente esposto, sui binari di una struttura sequenziale che applica le metodologie di analisi a livello territoriale, prima estese alle sub regioni del Chianti e delle Crete Senesi, poi al territorio comunale (“prima farfalla”), fino a focalizzarsi sull’area della Tenuta Agraria Chigi Saracini (“seconda farfalla”) dove si esplora e cataloga il consistente patrimonio immobiliare, arrivando a definire lo stato di conservazione degli edifici di ciascun podere o centro di trasformazione. Una delle particolarità della Tenuta è quella di abbracciare “come una tenaglia” il perimetro del centro abitato di Castelnuovo Berardenga e di compenetrare la sua maglia urbana con quello che si può definire il vertice direzionale e organizzativo dell’azienda agraria: la villa con il parco “della musica”, la direzione aziendale, il “cantinone”, “la bottega del vino” ed infine il complesso “La Vigna” ex centro di trasformazione dei prodotti agricoli. Tale singolare situazione di “Tenuta agraria urbana” ha obbligato ad affrontare l’analisi delle caratteristiche socio economiche, dei valori e dell’evoluzione storica del tessuto urbano di Castelnuovo Berardenga, partendo dalla sua fondazione, fissata dai documenti di archivio il 17 giugno 1366, fino alle trasformazioni in atto e previste dal vigente strumento urbanistico. Quest’ultimo non si basa, come nel passato, sull’espansione con decremento della superficie agraria della Tenuta, ma sul recupero dei suoi volumi ormai da anni in stato di abbandono: Dalla Villa al complesso “La Vigna”, in sintesi la rifunzionalizzazione “delle ali della terza farfalla”. Dopo aver determinato l’attività del turismo esperenziale come volano sia dello sviluppo dell’economia locale, sia della Tenuta attraverso il recupero del patrimonio immobiliare della rete dei poderi, la tesi si è concentrata a scala edilizia con il recupero di una delle “ali della terza farfalla”: il complesso immobiliare “La Vigna”. Attraverso l’applicazione delle metodologie di conoscenza e le strategie di recupero, sono stati definiti gli obiettivi del progetto esposti nella prima parte del presente paragrafo. La parte esecutiva della tesi prevede il recupero e la rifunzionalizzazione attraverso metodologie di restauro, tecniche tradizionali/storiche, nonché la realizzazione di nuovi volumi utilizzando sistemi che fino a pochi anni or sono erano classificati come sperimentali. Su quest’ultimo tema la tesi sviluppa l’ultima parte dedicata al progetto esecutivo di un nuovo edificio con struttura in X-LAM inserito in un contesto edilizio tradizionale di architettura “vernacolare”, e alla definizione del concept impiantistico a basso impatto ambientale, di tutto il complesso, attraverso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia presenti nel sito.
Tesi di laurea Magistrale
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