Light in the wood. Luce, natura e sostenibilità come principi di progettazione del nuovo hospice della città di Odense. Studio e applicazione di architettura generativa come strumento di ottimizzazione

The ‘Light in the Wood’ project was born from an internship experience undertaken at the construction site of the new Odense University Hospital in Denmark, whose contract is entrusted to the joint venture CMB-Itinera. The construction is still in progress and due to be completed by the end of 2022. This internship lasted one year has allowed us to learn the dynamics relating to the design, planning and construction on site of a complex project, particularly focusing on the potential offered by the work-approach in BIM and the interconnections made possible by the use of digital modeling. Beginning with the analysis of the project for the Hospital and the conversation with the Client, the idea emerged of designing a palliative care center, to be built in an area adjacent to the construction site and already designated as an area of future expansion of the new complex. Thus our ‘Light in the Wood’ project was born, exploiting the properties of the light and the natural materials with the support of digital modeling, to create a sustainable architecture, perfectly oriented to the needs of the people, capable of accompanying the patient during all stages of his therapy journey. In the world of Architectural Design, achieving specific goals, which are often in conflict with one another, has always been an obstacle. Today, with the development of artificial intelligence, we are provided with a set of tools able to improve and speed up the conception and creation process, through codes and algorithms. We have chosen to study and apply this new technology to optimise a part of our project. The architectural concept stems from the synthesis between ‘genius loci’, historical analysis and the architectural traditions of the place. The result of this process is a building strongly rooted in the landscape, where the roof becomes a junction between park and places, cementing the image of a haven surrounded by greenery. Located in an area between the countryside and the city, the project hosts in its surroundings places of life, work and care. Five interconnected wooden volumes spill out between plants and grass, creating a protected space yet full of light in which the numerous vertical and zenith openings allow the dialogue between internal environments and external nature. A protected embrace realised through artificial reliefs inspired by the Viking circular fortresses, surrounds a park where the hospice is hidden. The result is a poetic architecture, able to both immerse in and create dialogue with nature, in favour of the sensorial experience of its users. Through the information modeling, a virtual representation containing all the geometric, physical and identification data, we were able to study and evaluate the project already in the preliminary phase, optimising the comfort and sustainability of the building. We believe that ‘Light in the Wood’ is an example of how man can be concretely placed at the center of design and, by exploiting the collaboration between artificial intelligence and designer sensitivity, achieve the best possible result.

Il progetto "Light in the Wood" nasce a partire da un’esperienza di tirocinio maturata presso il cantiere del nuovo ospedale universitario di Odense in Danimarca, progetto in corso di realizzazione, il cui appalto è affidato alla joint venture CMB-Itinera, e la cui conclusione è in previsione per il 2022. Il tirocio, della durata complessiva di un anno, ci ha permesso di apprendere le dinamiche legate alla progettazione e cantierizzazione di un progetto complesso, in particolare mostrandoci le potenzialità offerte dall’approccio di lavoro in BIM e dalle interconnessioni rese possibili dall’utilizzo di modelli digitali. Dall’analisi del progetto dell’ospedale e dal confronto con la committenza è scaturita l’idea di progettare un centro di cure palliative, da realizzarsi in una zona limitrofa al cantiere, già destinata ad area di futura espansione del nuovo complesso. È nato così il progetto Light in the Wood che, sfruttando le proprietà della luce e dei materiali naturali e attraverso il supporto della modellazione generativa, crea un'architettura sostenibile perfettamente orientata ai bisogni delle persone, capace di accompagnare il malato durante tutte le fasi del suo percorso di terapia. Nella progettazione architettonica, raggiungere determinati obiettivi spesso contrastanti tra loro ha sempre costituito un ostacolo. Oggi, con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, abbiamo a disposizione uno strumento che attraverso codici e algoritmi è in grado di migliorare e velocizzare i processi di ideazione e creazione. Abbiamo scelto di studiare e applicare questa nuova tecnologia per ottimizzare una parte del nostro progetto. Il concept architettonico nasce dalla sintesi tra genius loci, analisi storiche e tradizioni architettoniche del luogo. Frutto di questo processo è un edificio fortemente radicato nel paesaggio in cui la copertura diventa giunzione tra parco e luogo, andando a concretizzare l’immagine di un rifugio immerso nel verde. Posto in una zona tra campagna e città ospita nei suoi ambienti luoghi di vita, di lavoro e di cura. Cinque volumi in legno interconnessi che si districano tra piante e prato, generando uno spazio protetto ma pieno di luce, in cui le numerose aperture sia verticali che zenitali permettono il dialogo tra ambienti interni e natura esterna. Un abbraccio protettivo realizzato mediante rilievi artificiali ispirati dalle fortezze circolari vichinghe , circonda un parco all’interno del quale si nasconde l’hospice. Ne risulta un’architettura poetica, in grado di immergersi e dialogare con la natura, a favore dell’esperienza sensoriale dei propri fruitori. Attraverso la modellazione informativa, rappresentazione virtuale contenente tutti i dati geometrici, fisici e identificativi, siamo stati in grado di studiare e valutare il progetto già in fase preliminare, ottimizzando il comfort e la sostenibilità dell'edificio. Riteniamo che "Light in the Wood" sia esempio di come si possa porre concretamente l'uomo al centro della progettazione e, sfruttando la collaborazione tra intelligenza artificiale e sensibilità del progettista, raggiungere il miglior risultato possibile.