In Italy, the maternal and neonatal mortality rate is one of the lowest in the world. However, the Italian Healthcare System has to deal with a significant reduction in the birth rate and a proliferation of birth points with less than 500 births per year. In this context, the theme of human resources represents a critical issue due to a reduction in the number of available professionals and, at the same time, to the necessity of transversal skills in the neonatal field. In order to cope with these challenges, the ministerial decree 70/2015 pushed the adoption of the hub and spoke configuration, a network of neonatal units divided into increasing levels of caring intensity, where complex activities requiring a high concentration of competences, human and technical resources are centralized. The objective of this thesis work is to develop a staffing model to size the medical workforce operating in neonatal units according to the level of the network to which they belong. The work was divided into two steps. The first step was to participate in the drafting of “Libro Rosso”, a white paper promoted by the Italian Society of Neonatology with the aim of updating the minimum organizational standards in the Italian perinatal care. A series of focus groups were held with the aim of defining the minimum standard requirements and the competences required to each professional figure of each tier of the network. Afterwards, a systematic literature review was performed in order to identify the existing methods to size the health workforce of hospital wards. From the methods found and from the competences defined, a new model for the staffing of neonatologists was designed. A part of the model was simulated using the data of the neonatal unit of "Manzoni" hospital in Lecco, where a visit of the department and an interview with two neonatologists were carried out, and of the pediatric unit of “Mandic” hospital in Merate. The novelties of the model are that, differently from existing methods, it evaluates if the current medical staff of a given hospital unit is compliant with the minimum competences required and it is scalable to all the levels of the network where it is applied.

In Italia il tasso di mortalità materna e neonatale è uno dei più bassi al mondo. Al contempo, il Sistema Sanitario Nazionale deve gestire una significativa riduzione del tasso di natalità e la proliferazione di punti nascita con meno di 500 parti l’anno. In questo contesto, il tema delle risorse umane rappresenta un aspetto critico, data la riduzione del numero di professionisti disponibili e, allo stesso tempo, la necessità di competenze trasversali in ambito neonatale. Per far fronte a queste sfide emergenti, il decreto ministeriale 70/2015 ha spinto all'adozione del paradigma organizzativo hub and spoke, una rete di unità operative suddivise in base a livelli crescenti di intensità di assistenza, in cui le attività più complesse che richiedono una forte concentrazione di conoscenze, risorse umane e tecnologiche vengono centralizzate. Lo scopo di questo lavoro di tesi è sviluppare un modello per calcolare il fabbisogno di medici all’interno di unità operative neonatali a seconda del livello della rete a cui appartengono. Il lavoro si è articolato in due momenti. Il primo passo è stato partecipare alla stesura del “Libro Rosso”, un white paper promosso dalla Società Italiana di Neonatologia per aggiornare i requisiti organizzativi dell’assistenza perinatale italiana. In particolare, si sono tenuti dei focus group con l'obiettivo di definire i requisiti minimi standard e le competenze richieste alle figure professionali di ciascun livello della rete. In un secondo momento, è stata eseguita una revisione sistematica della letteratura al fine di identificare i metodi esistenti per dimensionare l’organico dei reparti ospedalieri. È stato poi progettato un nuovo modello di dimensionamento del personale medico. Una parte del modello è stata simulata utilizzando i dati dell'unità neonatale dell'ospedale "Manzoni" di Lecco, dove sono state svolte una visita del reparto e un'intervista a due neonatologi, e dell’unità pediatrica del “Mandic” di Merate. A differenza dei metodi esistenti, il modello proposto valuta che il personale garantisca le competenze minime del livello della rete considerato, fattore chiave per poter declinare il dimensionamento su tutti i livelli.

Health workforce planning in perinatal care : a new staffing model for neonatologists operating in the Italian hub and spoke network

ISELLA, LORENZO
2018/2019

Abstract

In Italy, the maternal and neonatal mortality rate is one of the lowest in the world. However, the Italian Healthcare System has to deal with a significant reduction in the birth rate and a proliferation of birth points with less than 500 births per year. In this context, the theme of human resources represents a critical issue due to a reduction in the number of available professionals and, at the same time, to the necessity of transversal skills in the neonatal field. In order to cope with these challenges, the ministerial decree 70/2015 pushed the adoption of the hub and spoke configuration, a network of neonatal units divided into increasing levels of caring intensity, where complex activities requiring a high concentration of competences, human and technical resources are centralized. The objective of this thesis work is to develop a staffing model to size the medical workforce operating in neonatal units according to the level of the network to which they belong. The work was divided into two steps. The first step was to participate in the drafting of “Libro Rosso”, a white paper promoted by the Italian Society of Neonatology with the aim of updating the minimum organizational standards in the Italian perinatal care. A series of focus groups were held with the aim of defining the minimum standard requirements and the competences required to each professional figure of each tier of the network. Afterwards, a systematic literature review was performed in order to identify the existing methods to size the health workforce of hospital wards. From the methods found and from the competences defined, a new model for the staffing of neonatologists was designed. A part of the model was simulated using the data of the neonatal unit of "Manzoni" hospital in Lecco, where a visit of the department and an interview with two neonatologists were carried out, and of the pediatric unit of “Mandic” hospital in Merate. The novelties of the model are that, differently from existing methods, it evaluates if the current medical staff of a given hospital unit is compliant with the minimum competences required and it is scalable to all the levels of the network where it is applied.
ZANINI, RINALDO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
18-dic-2019
2018/2019
In Italia il tasso di mortalità materna e neonatale è uno dei più bassi al mondo. Al contempo, il Sistema Sanitario Nazionale deve gestire una significativa riduzione del tasso di natalità e la proliferazione di punti nascita con meno di 500 parti l’anno. In questo contesto, il tema delle risorse umane rappresenta un aspetto critico, data la riduzione del numero di professionisti disponibili e, allo stesso tempo, la necessità di competenze trasversali in ambito neonatale. Per far fronte a queste sfide emergenti, il decreto ministeriale 70/2015 ha spinto all'adozione del paradigma organizzativo hub and spoke, una rete di unità operative suddivise in base a livelli crescenti di intensità di assistenza, in cui le attività più complesse che richiedono una forte concentrazione di conoscenze, risorse umane e tecnologiche vengono centralizzate. Lo scopo di questo lavoro di tesi è sviluppare un modello per calcolare il fabbisogno di medici all’interno di unità operative neonatali a seconda del livello della rete a cui appartengono. Il lavoro si è articolato in due momenti. Il primo passo è stato partecipare alla stesura del “Libro Rosso”, un white paper promosso dalla Società Italiana di Neonatologia per aggiornare i requisiti organizzativi dell’assistenza perinatale italiana. In particolare, si sono tenuti dei focus group con l'obiettivo di definire i requisiti minimi standard e le competenze richieste alle figure professionali di ciascun livello della rete. In un secondo momento, è stata eseguita una revisione sistematica della letteratura al fine di identificare i metodi esistenti per dimensionare l’organico dei reparti ospedalieri. È stato poi progettato un nuovo modello di dimensionamento del personale medico. Una parte del modello è stata simulata utilizzando i dati dell'unità neonatale dell'ospedale "Manzoni" di Lecco, dove sono state svolte una visita del reparto e un'intervista a due neonatologi, e dell’unità pediatrica del “Mandic” di Merate. A differenza dei metodi esistenti, il modello proposto valuta che il personale garantisca le competenze minime del livello della rete considerato, fattore chiave per poter declinare il dimensionamento su tutti i livelli.
Tesi di laurea Magistrale
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