The degree thesis investigates the theme of urban renewal and architectural recovery, understood as processes of stratification of the city, capable through the reinterpretation and enhancement of existing characters, typical of the architecture of the place, of constituting new relationships and additions of meaning. The area of ​​the former Faculty of Veterinary Medicine contains a set of pavilion structures deriving from the nineteenth-century design concept of the German university. This urban system is very rigid and repetitive in its north-south course. The project is structured on the basis of the reading of the urban context, of the complex of buildings, of its open spaces and of its travel axes, which allow to read a sequence of open spaces, which constitute as many urban rooms. From these obvious urban and architectural features, the project outlines a re-use of the existing buildings according to their distributional and spatial characteristics, which to complete themselves according to the cultural program, planned by the State University of Milan, to allocate the Cultural Heritage Departments on the site. Environmental, it needs new additions and architectural grafts. The additions and architectural grafts are configured in adherence to the concept of threshold and / or transition space, so as to design completion and crossing elements, which reproduce a sequence of architectures and open spaces, capable of opening the existing historical enclosure through the elimination of superfetations and incongruous elements (placed above all at the edge of the area) and to constitute a new urban layer, "below and above ground", which outlines a new landscape, accessible to all, characterized by the large spaces of the meeting of the university and assembled according to highly pedestrian travel dynamics. The project, read in sequence, defines a new element of head and entrance to the area: the library which, set on Via Celoria, is configured as a new urban foyer; the central pedestrian connection to the area leading to the urban square, on which the jutting body of the restaurant bar can be read as the terminal element and transition space. It stands as a space of mediation between the raised open space and the lowered square of the university spaces, acting as a connecting ramp to reach the background body of the museum that emerges from the ground and forms the backdrop to the entire urban scene. On the east side, another addition completes the front on via Ponzio, constituting a passing diaphragm, which introduces university spaces into the city and expands pedestrian distances within the area, guaranteeing multiple crossings in the east - west direction.

La Tesi di laurea indaga il tema del rinnovo urbano e del recupero architettonico, intesi come processi di stratificazione della città, capaci attraverso la reinterpretazione e la valorizzazione dei caratteri esistenti, propri delle architetture del luogo, di costituire nuove relazioni ed addizioni di senso. L’area dell’ex Facoltà di Medicina Veterinaria contiene un insieme di strutture a padiglione derivanti dalla concezione progettuale ottocentesca dell’università tedesca. Tale sistema urbano si presenta molto rigido e ripetitivo nel suo andamento nord - sud. Il progetto si struttura sulla base della lettura del contesto urbano, del complesso degli edifici, dei suoi spazi aperti e dei suoi assi di percorrenza, che permettono di leggere una sequenza di spazi aperti, che costituiscono altrettante stanze urbane. Da queste evidenti caratterizzazioni urbane ed architettoniche, il progetto delinea un riuso degli edifici esistenti secondo i loro caratteri distributivi e spaziali, che per completarsi secondo il programma culturale, previsto dall’Università Statale di Milano, per allocare sul luogo i Dipartimenti di Beni Culturali ed Ambientali, necessita di nuove addizioni ed innesti architettonici. Le addizioni e gli innesti architettonici si configurano in aderenza al concetto di soglia e/o spazio di transizione, così da progettare elementi di completamento e di attraversamento, che riproducono una sequenza di architetture e di spazi aperti, capaci di aprire il recinto storico esistente tramite l’abbattimento delle superfetazioni e degli elementi incongrui (posti soprattutto al margine dell’area) e di costituire un nuovo strato urbano, “sotto e sopraterra”, che delinea un nuovo paesaggio, fruibile da tutti, caratterizzato dai grandi spazi di riunione dell’università e assemblato secondo dinamiche di percorrenza eminentemente pedonali. Il progetto, letto in sequenza, definisce un nuovo elemento di testata e ingresso all’area: la biblioteca che, posta su via Celoria, si configura come nuovo foyer urbano; la connessione pedonale centrale all’area che porta alla piazza urbana, sulla quale si può leggere come elemento terminale e spazio di transizione il corpo aggettante del bar ristorante. Esso si pone come spazio di mediazione fra lo spazio aperto rialzato e la piazza ribassata degli spazi universitari, ponendosi come rampa di collegamento per raggiungere il corpo di sfondo del museo che emerge dal suolo e fa da fondale all’intera scena urbana. Sul lato est, un’altra addizione completa il fronte su via Ponzio costituendo un diaframma passante, che immette nella città gli spazi universitari ed espande le percorrenze pedonali all’interno dell’area, garantendo attraversamenti molteplici in direzione est - ovest.

Nuovo dipartimento di Beni Culturali e Ambientali a Milano Città Studi. Spazi di transizione tra esterno e interno

BERETTA, CAROLINA;DI LORETO, DOMENICO
2018/2019

Abstract

The degree thesis investigates the theme of urban renewal and architectural recovery, understood as processes of stratification of the city, capable through the reinterpretation and enhancement of existing characters, typical of the architecture of the place, of constituting new relationships and additions of meaning. The area of ​​the former Faculty of Veterinary Medicine contains a set of pavilion structures deriving from the nineteenth-century design concept of the German university. This urban system is very rigid and repetitive in its north-south course. The project is structured on the basis of the reading of the urban context, of the complex of buildings, of its open spaces and of its travel axes, which allow to read a sequence of open spaces, which constitute as many urban rooms. From these obvious urban and architectural features, the project outlines a re-use of the existing buildings according to their distributional and spatial characteristics, which to complete themselves according to the cultural program, planned by the State University of Milan, to allocate the Cultural Heritage Departments on the site. Environmental, it needs new additions and architectural grafts. The additions and architectural grafts are configured in adherence to the concept of threshold and / or transition space, so as to design completion and crossing elements, which reproduce a sequence of architectures and open spaces, capable of opening the existing historical enclosure through the elimination of superfetations and incongruous elements (placed above all at the edge of the area) and to constitute a new urban layer, "below and above ground", which outlines a new landscape, accessible to all, characterized by the large spaces of the meeting of the university and assembled according to highly pedestrian travel dynamics. The project, read in sequence, defines a new element of head and entrance to the area: the library which, set on Via Celoria, is configured as a new urban foyer; the central pedestrian connection to the area leading to the urban square, on which the jutting body of the restaurant bar can be read as the terminal element and transition space. It stands as a space of mediation between the raised open space and the lowered square of the university spaces, acting as a connecting ramp to reach the background body of the museum that emerges from the ground and forms the backdrop to the entire urban scene. On the east side, another addition completes the front on via Ponzio, constituting a passing diaphragm, which introduces university spaces into the city and expands pedestrian distances within the area, guaranteeing multiple crossings in the east - west direction.
GALLIANI, PIERFRANCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-dic-2019
2018/2019
La Tesi di laurea indaga il tema del rinnovo urbano e del recupero architettonico, intesi come processi di stratificazione della città, capaci attraverso la reinterpretazione e la valorizzazione dei caratteri esistenti, propri delle architetture del luogo, di costituire nuove relazioni ed addizioni di senso. L’area dell’ex Facoltà di Medicina Veterinaria contiene un insieme di strutture a padiglione derivanti dalla concezione progettuale ottocentesca dell’università tedesca. Tale sistema urbano si presenta molto rigido e ripetitivo nel suo andamento nord - sud. Il progetto si struttura sulla base della lettura del contesto urbano, del complesso degli edifici, dei suoi spazi aperti e dei suoi assi di percorrenza, che permettono di leggere una sequenza di spazi aperti, che costituiscono altrettante stanze urbane. Da queste evidenti caratterizzazioni urbane ed architettoniche, il progetto delinea un riuso degli edifici esistenti secondo i loro caratteri distributivi e spaziali, che per completarsi secondo il programma culturale, previsto dall’Università Statale di Milano, per allocare sul luogo i Dipartimenti di Beni Culturali ed Ambientali, necessita di nuove addizioni ed innesti architettonici. Le addizioni e gli innesti architettonici si configurano in aderenza al concetto di soglia e/o spazio di transizione, così da progettare elementi di completamento e di attraversamento, che riproducono una sequenza di architetture e di spazi aperti, capaci di aprire il recinto storico esistente tramite l’abbattimento delle superfetazioni e degli elementi incongrui (posti soprattutto al margine dell’area) e di costituire un nuovo strato urbano, “sotto e sopraterra”, che delinea un nuovo paesaggio, fruibile da tutti, caratterizzato dai grandi spazi di riunione dell’università e assemblato secondo dinamiche di percorrenza eminentemente pedonali. Il progetto, letto in sequenza, definisce un nuovo elemento di testata e ingresso all’area: la biblioteca che, posta su via Celoria, si configura come nuovo foyer urbano; la connessione pedonale centrale all’area che porta alla piazza urbana, sulla quale si può leggere come elemento terminale e spazio di transizione il corpo aggettante del bar ristorante. Esso si pone come spazio di mediazione fra lo spazio aperto rialzato e la piazza ribassata degli spazi universitari, ponendosi come rampa di collegamento per raggiungere il corpo di sfondo del museo che emerge dal suolo e fa da fondale all’intera scena urbana. Sul lato est, un’altra addizione completa il fronte su via Ponzio costituendo un diaframma passante, che immette nella città gli spazi universitari ed espande le percorrenze pedonali all’interno dell’area, garantendo attraversamenti molteplici in direzione est - ovest.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/151412