The valley tie

This thesis project is located in the south-east of France is the Alps Provence Region, in the canalised lower portion of the Var Valley along the Var river, which forms the west boundary of the municipality of Sainte –Maxime. The Var valley has over a period of time undergone many artificial developments, the most notable of which is the canalisation of its lower part in 1960. The action provided the city of Nice with wide plains of land where water once used to be. Over a period of time, these plains of the lower part of the Var valley have undergone many developments from agricultural fields to increasing urbanized areas as the city develops and expands. The most recent of these is the Eco Valley project proposed by the municipality in the Var Valley and the redevelopment of the tram way system. Research revealed that from as early as before the 1960s, the Var valley had a strong relation with agriculture which caused the river valley to work as one system of an unbroken space of fertile soils for agriculture and an easily accessed river. However, over the years, due to urbanisation of the valley and the presence of strong infrastructural interventions, the two sides of the valley have become broken up, the relation to the river indirect and the agricultural lands stand the risk of being completely erased in the future due to activities such as sports, commerce and industries. With this is mind, the strategy for the project is to create through a series of parks, activity areas which have an interrelation with each other on either side of the Var River with physical and visual connections which will tie the Var Valley together causing the Valley to once more be experienced as one space with a clearer relation to the river in the areas of the project intervention. The main focus of the project is the museum area which is placed centrally on the either side of the river and connected with a green bridge. The museum is developed as a series of spaces that celebrate agriculture by way of a hybrid open air and closed-space Agricultural Museum. On the west side of the river, the agricultural fields are largely preserved and the interventions on that side is interwoven with the existing function of agricultural farming in the area. The spaces on the west side of the river comprise of an open air museum with subtle view point towers where actively farmed agricultural fields are in themselves the exhibition, some artificial parks and the complementary space of the workshop and residential park. On this side of the project water is introduced as subtle engraves on the landscape which are sourced from the river and are used not only as landscape design elements but as practical water storage for the agricultural fields. On the east side of the river however, there are the stronger artificial interventions of the administration and culture centre as well as the museum exhibition system. On this side the earth is modified with reduction in ground level by 5 meters which is linked to the zero level by ramps and subtle walkway connection structures. Another prominent feature of the east side of the project is the practice farms which have been developed as a hands on experience of agriculture for visitors of the museum. On this side of the project also the presence of water is more strongly experiences as it serves as a continuous element that links all the spaces of the project sourced from a river, starting as a reservoir for the practice farms over which a portion of the culture and administration block is suspended on the zero level and continuing to the lower minus five level as one of the main means of circulation to experience the museum system by boat. The function of the spaces of the focus area on the west side include an office block where the administrative activities of the museum occur, a semi enclosed public auditorium, a library, a restaurant, a souvenir and info point which is accessed from the entrance building of the museum exhibition spaces, on the east, the functions include workshop areas and temporary residential areas for workers of the museum who many need temporary lodgings for exhibition events. Using the representation of light and water, elements found to be essential to agriculture, the museum exhibition spaces are developed as heavy enclosed spaces and light weight pavilions set within a landscaped area within modified soil levels to create various experiences of space for the users of the project area. The same theme is considered and applied also to the mode of circulation and experience of the museum spaces, with emphasis placed on the interactions between water, green landscaped areas and the museum exhibition buildings. This project intends, through the development of these spaces to create within the Var Valley a space which re-establishes the lost relation with the Var River while leaving a monument and memorial for agriculture which will remain even in the case of all traces of agriculture being erased from the Valley

Questo progetto di tesi si trova nel sud-est della Francia è la Regione Alpi Provenza, nella parte bassa canalizzata della Valle del Var lungo il fiume Var, che costituisce il confine occidentale del comune di Sainte -Maxime. La valle del Var ha subito nel corso del tempo numerosi sviluppi artificiali, il più importante dei quali è la canalizzazione della sua parte inferiore nel 1960. L'azione ha fornito alla città di Nizza ampie pianure di terra dove un tempo c'era l'acqua. Nel corso del tempo, queste pianure della parte bassa della valle del Var hanno subito molti sviluppi, dai campi agricoli alle aree urbanizzate, man mano che la città si sviluppa e si espande. Il più recente è il progetto Eco Valley proposto dal comune della Valle del Var e la riqualificazione del sistema tranviario. Le ricerche hanno rivelato che già prima degli anni '60, la valle del Var aveva un forte legame con l'agricoltura che ha fatto sì che la valle del fiume funzionasse come un sistema di uno spazio ininterrotto di terreni fertili per l'agricoltura e di un fiume facilmente accessibile. Tuttavia, nel corso degli anni, a causa dell'urbanizzazione della valle e della presenza di forti interventi infrastrutturali, i due versanti della valle si sono disgregati, il rapporto con il fiume indiretto e i terreni agricoli rischiano di essere completamente cancellati in futuro a causa di attività come lo sport, il commercio e l'industria. In quest'ottica, la strategia del progetto è quella di creare, attraverso una serie di parchi, aree di attività che hanno un'interrelazione tra loro su entrambi i lati del fiume Var con connessioni fisiche e visive che legheranno la Valle del Var insieme, facendo sì che la Valle venga vissuta ancora una volta come uno spazio con una relazione più chiara con il fiume nelle aree di intervento del progetto. L'obiettivo principale del progetto è l'area museale che si trova in posizione centrale su entrambi i lati del fiume ed è collegata con un ponte verde. Il museo si sviluppa come una serie di spazi che celebrano l'agricoltura attraverso un ibrido Museo dell'Agricoltura a cielo aperto e a spazio chiuso. Sul lato ovest del fiume, i campi agricoli sono in gran parte conservati e gli interventi su quel lato si intrecciano con la funzione agricola esistente nella zona. Gli spazi sul lato ovest del fiume sono costituiti da un museo a cielo aperto con sottili torri a punti di vista dove i campi agricoli attivamente coltivati sono di per sé l'esposizione, alcuni parchi artificiali e lo spazio complementare dell'officina e del parco residenziale. Da questo lato del progetto l'acqua viene introdotta come sottili incisioni sul paesaggio che provengono dal fiume e sono utilizzate non solo come elementi di design del paesaggio, ma anche come pratici serbatoi d'acqua per i campi agricoli. Sulla sponda orientale del fiume, tuttavia, ci sono i più forti interventi artificiali del centro amministrativo e culturale e del sistema espositivo museale. Su questo lato la terra viene modificata con una riduzione del livello del suolo di 5 metri che è collegato al livello zero da rampe e sottili strutture di collegamento pedonale. Un'altra caratteristica importante del lato est del progetto sono le fattorie pratiche che sono state sviluppate come esperienza pratica di agricoltura per i visitatori del museo. Da questo lato del progetto anche la presenza dell'acqua è più fortemente esperienziale in quanto funge da elemento continuo che collega tutti gli spazi del progetto provenienti da un fiume, partendo come serbatoio per le fattorie pratiche su cui è sospesa a livello zero una porzione del blocco culturale e amministrativo e proseguendo fino al livello inferiore meno cinque come uno dei principali mezzi di circolazione per vivere il sistema museale in barca. Le funzioni degli spazi dell'area focus sul lato ovest comprendono una palazzina uffici dove si svolgono le attività amministrative del museo, un auditorium pubblico semi chiuso, una biblioteca, un ristorante, un souvenir e un info point a cui si accede dall'edificio di ingresso degli spazi espositivi del museo; ad est, le funzioni includono aree di laboratorio e aree residenziali temporanee per i lavoratori del museo che hanno bisogno di alloggi temporanei per eventi espositivi. Utilizzando la rappresentazione della luce e dell'acqua, elementi ritenuti essenziali per l'agricoltura, gli spazi espositivi del museo si sviluppano come pesanti spazi chiusi e leggeri padiglioni inseriti in un'area paesaggistica all'interno di livelli di suolo modificati per creare diverse esperienze di spazio per gli utenti dell'area di progetto. Lo stesso tema viene considerato e applicato anche alle modalità di circolazione e di esperienza degli spazi museali, con particolare attenzione alle interazioni tra l'acqua, le aree verdi e gli edifici espositivi del museo. Questo progetto intende, attraverso lo sviluppo di questi spazi, creare all'interno della Valle del Var uno spazio che ristabilisca il perduto rapporto con il fiume Var, lasciando un monumento e un monumento all'agricoltura che rimarrà anche nel caso in cui tutte le tracce di agricoltura venissero cancellate dalla Valle.