I nuovi ritmi di San Cristoforo

Infrastructures are a fundamental protagonist of the contemporary city, and their aim is not only to interconnect places, but also things and people. On one hand, modern civilization is increasingly linked to a concept of transiency, powered by the infrastructures that become an important driver of renewal, and on the other hand, we are facing also the historic city, where public space is understood in a more "traditional" way and infrastructures often generate a fracture. A limit that brings a rupture in the urban order, often designed without great architectural quality. This point of view is related to an old mentality and does not conceive how infrastructures can be perceived and designed nowadays as valuable architectures. With this modern attitude, roads, railways and bridges can also be well integrated with landscape, thus favoring a balance between mobility and context. Today multiple infrastructures are gathered in Intermodal Hubs, also with commercial activities, thus becoming social catalysts to be designed in an innovative way, without being considered as margins of the urban fabric. Visiting the San Cristoforo area, the fragmentation of the local urban fabric becomes evident, with the presence of extremely different neighborhoods, which end up being in contrast with each other and with the infrastructures of the railway and of the Naviglio Grande. The personal research in the project area has focused on the presence of margins and connections and on the design of infrastructures and landscapes, all linked by numerous rhythms of mobility. The premises for the project of the Intermodal Hub, the linear park and the cycle/pedestrian walkway, which is the subject of in-depth study, are inspired by the guidelines of the international design competitions such as the "Concorso Farini" (organized by the Municipality and FS to design the masterplan for the park of San Cristoforo and Farini) and the "Attra/Verso San Cristoforo" competition (for the design of the new cycle/pedestrian bridge organized by M4). My design choices aim to provide an alternative to the projects already announced as winners, to be a continuation of the participatory process that for years has involved Milan, on the theme of the recovery of railways. The design of the cycle/pedestrian bridge is the most important chapter of the project. The aim was to create an infrastructure, normally associated with the world of engineering, giving to it great architectural quality without thinking only about its function. The passerelle is integrated with the new landscape of the park, with the tradition of crossing the Naviglio and allows a new experience of the place once traveled, on foot or by bicycle. In addition, thanks to the in-depth study of the structure and the research on the transportation and assembly during the construction stage, I could reach feasibility. The new infrastructure Hub, which includes the railway, the metro and the cycle path with the footbridge, will give new life to San Cristoforo, thus becoming an important junction for Milan, a contemporary city that no longer perceives the infrastructure as a fracture of the city's fabric, but as a new opportunity.

Le infrastrutture sono un fondamentale protagonista della città contemporanea, e mirano, non solo a interconnettere luoghi, ma anche cose e persone. Da un lato la civiltà moderna è sempre più legata ad un concetto di transitorietà, alimentata dalle stesse infrastrutture che diventano importante motore di rinnovamento, dall’altro, ci troviamo di fronte alla città storica, in cui lo spazio pubblico viene inteso in maniera più “tradizionale”. Le le infrastrutture generano spesso una frattura, come un vero e proprio elemento di rottura nell’ordine urbano, spesso progettate senza grande qualità architettonica. Questo punto di vista è estremamente legato al passato e non concepisce come le infrastrutture possano essere percepite in modo nuovo: ovvero come ossatura della città e vere e proprie architetture, dalle strade, alle ferrovie, ai ponti, così favorendo un intreccio tra mobilità ed edifici. Oggi le infrastrutture si raccolgono in Hub Intermodali, dotati anche di attività commerciali, diventando così dei catalizzatori sociali da progettare in maniera innovativa, ricercando sempre una maggiore interazione con il paesaggio e con la città, senza più essere considerate come marginali al tessuto urbano. Visitando l’area di San Cristoforo appare evidente la frammentazione del tessuto urbano locale con la presenza di quartieri estremamente differenti, che finiscono per entrare in contrasto tra loro e con le infrastrutture della ferrovia e del Naviglio Grande. La personale ricerca nell’area di progetto si è concentrata sulla presenza di margini e connessioni e sul disegno di infrastrutture e paesaggi, il tutto legato da numerosi ritmi di spostamento. Le premesse per il progetto dell’Hub Intermodale, del parco lineare e della passerella ciclopedonale, oggetto di approfondimento, prendono spunto dai concorsi internazionali di progettazione quali il “Concorso Farini” (indetto dal Comune e FS per il masterplan del parco di San Cristoforo e Farini) e il concorso “Attra/Verso San Cristoforo” (per il disegno della nuova passerella ciclopedonale indetto da M4). Le mie scelte progettuali mirano a fornire un’alternativa ai progetti già proclamati vincitori, così da costituire una prosecuzione del processo partecipativo che da anni ha coinvolto Milano sul tema del recupero degli scali ferroviari. La progettazione della passerella ciclopedonale costituisce il capitolo più importante del progetto. L’obiettivo è stato creare un’infrastruttura, normalmente associata al mondo dell’ingegneria, che possedesse anche una grande qualità architettonica oltre alla sua semplice funzione dell’attraversamento del Naviglio. La passerella risulta integrata, con il nuovo paesaggio del parco, con la tradizione degli attraversamenti sul Naviglio e permette una nuova esperienza del luogo quando viene percorsa, a piedi o in bicicletta. Inoltre, grazie agli approfondimenti elaborati sulla struttura e la ricerca sulla cantierabilità ed il trasporto dell’opera, si sono analizzati tutti i profili di realizzabilità della mia personale soluzione. Il nuovo Hub delle infrastrutture che include la ferrovia, la metropolitana ed il percorso ciclabile con la passerella, donerà nuova vita a San Cristoforo diventando quindi uno snodo importante per Milano, una città contemporanea in grado di non intendere più l’infrastruttura come una frattura del tessuto cittadino, bensì come nuova opportunità.