A year in space. Reflections about the integration of a product designer in collaborative space projects

Over the last few years, we could witness an increasing agitation in the Space Field, ignited by the envisaged future missions, placing once again the desire of exploration as prior driver. With a permanent settlement on the Moon and a manned landing on Mars as objectives to lead ambition and focus, a strong effort is placed on Research, to fill the gaps which still make these perspectives impractical. Following a trend already diffused in several industries, space agencies are turning to the adoption of cross-disciplinary teams as a tool to ignite innovation. Meanwhile, a contamination between Industrial Design and Space Exploration worlds is developing, due to the increasing importance of the human element in longterm missions. The thesis aims to discuss the potential benefits unleashed by an introduction of the design discipline within these cross-disciplinary endeavours in the Space Industry. It does so through the analysis of the author’s experience as product designer in a series of collaborative initiatives on Space Exploration thematics. Specifically, a product development design, carried out during an internship in the cross-disciplinary team Spaceship EAC at the European Astronaut Centre (EAC) in Cologne, is used a discussion ground to reflect on challenges, methodologies, and assets provided by the work of a product designer in this field; finally a series of semi-structured interviews allows to compare the point of view from the industry itself and to draw up some considerations for the future. Conclusions particularly focus on the vision of ideal collaboration which aims to best exploit the different points of view involved, and on the recognised obstacles towards its achievement.

Negli ultimi anni, si è potuto assistere ad una crescente agitazione nel campo spaziale, innescata dalle future missioni previste, che propongono ancora una volta il desiderio di esplorazione come propulsore principale. Con un insediamento permanente sulla Luna e un atterraggio con equipaggio su Marte come obiettivi a guidare ambizione e sforzi, un grande slancio viene dato alla Ricerca, al fine di colmare le lacune che ancora rendono queste prospettive impraticabili. Seguendo una tendenza già diffusa in diversi settori industriali, le agenzie spaziali si stanno rivolgendo all’adozione di team cross-disciplinari come strumento per stimolare l’innovazione. Nel frattempo, si sta sviluppando una contaminazione tra il mondo del design industriale e quello dell’esplorazione spaziale, a causa della crescente importanza dell’elemento umano nelle missioni a lungo termine. La tesi si propone di discutere i potenziali benefici scatenati dall’introduzione della disciplina del design all’interno di questi sforzi cross-disciplinari del settore spaziale. Lo fa attraverso l’analisi dell’esperienza dell’autore come product designer in una serie di iniziative di collaborazione sulle tematiche dell’Esplorazione Spaziale. In particolare, un progetto di sviluppo prodotto, realizzato durante uno stage presso il team cross-disciplinare Spaceship EAC dello European Astronaut Centre (EAC) a Colonia, viene utilizzato come terreno di discussione per riflettere sulle sfide, le metodologie e le capacità fornite dal lavoro di un product designer in questo campo; infine, una serie di interviste semi-strutturate permette di confrontare il punto di vista dell’industria stessa e di formulare alcune considerazioni per il futuro. Le conclusioni si concentrano in particolare sulla visione di una collaborazione ideale, che mira a sfruttare al meglio i diversi punti di vista coinvolti, e sugli ostacoli individuati alla sua realizzazione.