Stop and go. La sosta autostradale nell'epoca del movimento

Motorway Service Areas were born of necessity, from the needs of the driver who, ever since the first motor-ways, has faced the reality of long-distance travel. This reality granted a new degree of freedom to the driver and has changed the perception of cars and motorways themselves. Travel is no longer limited to mandatory routes entailed by railway operations and their passenger schedule, instead it becomes an individual and more personal experience. A sense of timelessness and estrangement has always been typical of this kind of places, from the very first rest areas, to the bridge-like structure of Autogrills now common all over the world. Only in the context of these delocalized microcosms, you can always find the same products, where they gain a particular relevance and meaning: the act of purchasing becomes a necessity, before it is a vice. In these times of perpetual change, interconnections, and space-time contractions, what role do rest areas play? Our society is transcending geographical and cultural boundaries, is accustomed to instant connections, and considers the distance between two points only as the crow flies. Therefore, our understanding of rest, needs to evolve accordingly. STOP AND GO is a proposal for a rest area specifically tailored to today’s society, where the idea of rest is stripped from its regionalism and from its ties to the surrounding territory, in favour of a sense of universality in which time is the only variable. In this context, terms such as “slow food” and “fast food” become more significant, and must focus on international food and beverage offerings. At the same time, the entire range of services is dependent on the client’s stay. STOP AND GO is a proposal for a rest area suitable for these times of electric vehicles and IT highways.

Le aree di servizio autostradali nascono da una necessità dell’automobilista che, già con l’avvento delle prime auto-strade, si confronta con la realtà dei viaggi a lunga tratta. Non più un percorso obbligato dalla distribuzione delle rotaie e tempi di sosta sanciti dalle fermate per scambio passeggeri a cui era abituato con la rete ferroviaria, ma una libertà decisionale che, sommata a una realtà più individuale del viaggio, ha cambiato la percezione stessa dell’automobile e del tratto autostradale. Sin dalle prime aree di sosta, fino agli Autogrill a ponte che si sono diffusi in tutto il mondo, la sensazione che ha da sempre caratterizzato questi ambienti è un senso di atemporalità e straniamento. Microcosmi de-localizzati in cui è possibile trovare sempre gli stessi prodotti che assumono significato e importanza solo in questo contesto. L’acquisto è allora l’esigenza principale che trasforma ogni vizio in necessità. Ma nell’epoca dei continui cambiamenti, delle interconnessioni, della contrazione dei tempi e delle distanze, che ruolo assumono le aree di servizio? Il concetto di sosta deve adattarsi a una nuova società che non conosce confini geografici e culturali, ma è anzi abituata alle connessioni a tempo zero, in cui la distanza effettiva tra due punti viene calibrata a seconda del percorso rettilineo più rapido possibile, che annulla i punti di passaggio intermedi. STOP AND GO è la proposta di un’area di servizio autostradale figlia di questa società, in cui il concetto di sosta è interpretato nei suoi caratteri universali, eliminando regionalismi e relazioni con il territorio circostante, a favore di un’universalità in cui l’unica variabile considerata è il tempo. Assumono ancora più significato in questo contesto i termini di slow food e fast food, incentrati su una proposta food and beverage internazionale, così come diventa fondamentale l’offerta di servizi calibrata in relazione al tempo di permanenza. STOP AND GO è la proposta di un’area di servizio autostradale al tempo delle auto elettriche e delle autostrade informatiche.