The ager stabianus is always been considered a place of fertile lands and breathtaking views, where the richest ancient Romans established their summer residences. Among these there were Villa Arianna, a place of otium on the slopes of the Varano highland which enjoyed a privileged view over the Golf of Naples. The eruption of Vesuvius in 79 a.C. erased every trace of Stabiae and Villa Arianna and modified the morphology of the territory, moving the sea line to the north-west of about 2 km. In 1950, thanks to a self-financed excavation campaign, Libero d'Orsi brought to light some Roman mansions on the Varano. One of these was Villa Arianna, whose excavation campaigns continued occasionally until 2007 with the Moscow Hermitage's researches on the rooms around the Tuscan atrium and the gymnasium. Today it's difficult to read villa Arianna's architectural conformation due to the heterogeneous roofs made in different periods that protect the excavated areas. The thesis aims to create a new roof for the Tuscan atrium because the previous one temporary structure was wiped out after a few days of intense weather. The other purpose is to continue the excavation campaign to bring to light the peristyle in front of the atrium. This approach allows visitors to enter in a precise point where the ancient romans could enjoy a privileged view of the Vesuvius and the Golf of Naples. The new entrance is preceded by an elevated area over the archaeological plan called the "archaeological garden", where podiums are set up in order to recall the rooms of the villa still buried following the eruption of '79.
L'ager stabianus è da sempre conosciuto come luogo di terre fertili e panorami mozzafiato, dove gli antichi romani più abbienti stabilivano le loro dimore estive. Tra queste troviamo Villa Arianna, un luogo d'otium arroccato sulle pendici del Varano che godeva di una vista privilegiata sul Golfo di Napoli. L' eruzione del Vesuvio del 79 d.C. cancella ogni traccia di Stabiae e di Villa Arianna e modifica la morfologia del territorio, spostando verso nord-ovest di circa 2 km la linea del mare. Nel 1950, grazie ad una campagna di scavi autofinanziata, Libero d'Orsi riporta alla luce alcune abitazioni romane sul Varano. Tra queste anche villa Arianna, le cui campagne di scavi continuano saltuariamente fino al 2007 con le ricerche sulle stanze intorno all'atrio tuscanico e al ginnasio condotte dall' Hermitage di Mosca. Ad oggi la conformazione architettonica della villa è di difficile lettura in quanto gli ambienti scavati sono protetti da un insieme di coperture eterogenee realizzate in periodi differenti. Il progetto di tesi ha l'obiettivo di realizzare una nuova copertura per l'atrio tuscanico, poichè la precedente, costituita da una struttura provvisioria di tubi innocenti ancorati alla muratura storica, è stata spazzata via in seguito ad alcuni giorni di intenso maltempo. Partendo dalla riprogettazione della copertura si è poi ipotizzato di poter continuare la campagna di scavi per riportare alla luce il peristilio antistante l'atrio. Questa mossa progettuale permette di fare entrare i visitatori in un punto ben preciso da cui in antichità si poteva godere di una vista privilegiata che incorniciava il Vesuvio e il Golfo di Napoli. Il nuovo ingresso è preceduto da una zona sopraelevata rispetto al piano archeologico definita "giardino archeologico", su cui vengono allestiti dei podi che rievocano le stanze della villa ancora sepolte sotto gli strati di lapilli che si sono depositati in seguito all' eruzione del '79.
Aree archeologiche e progetto di architettura. Villa Arianna a Stabiae : la copertura dell'atrio e i nuovi scavi nel peristilio
DALL' ARMELLINA, ELENA;SABBADINI, ROBERTO
2018/2019
Abstract
The ager stabianus is always been considered a place of fertile lands and breathtaking views, where the richest ancient Romans established their summer residences. Among these there were Villa Arianna, a place of otium on the slopes of the Varano highland which enjoyed a privileged view over the Golf of Naples. The eruption of Vesuvius in 79 a.C. erased every trace of Stabiae and Villa Arianna and modified the morphology of the territory, moving the sea line to the north-west of about 2 km. In 1950, thanks to a self-financed excavation campaign, Libero d'Orsi brought to light some Roman mansions on the Varano. One of these was Villa Arianna, whose excavation campaigns continued occasionally until 2007 with the Moscow Hermitage's researches on the rooms around the Tuscan atrium and the gymnasium. Today it's difficult to read villa Arianna's architectural conformation due to the heterogeneous roofs made in different periods that protect the excavated areas. The thesis aims to create a new roof for the Tuscan atrium because the previous one temporary structure was wiped out after a few days of intense weather. The other purpose is to continue the excavation campaign to bring to light the peristyle in front of the atrium. This approach allows visitors to enter in a precise point where the ancient romans could enjoy a privileged view of the Vesuvius and the Golf of Naples. The new entrance is preceded by an elevated area over the archaeological plan called the "archaeological garden", where podiums are set up in order to recall the rooms of the villa still buried following the eruption of '79.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/152404