There are many elements that large cities in the world have in common: the buildings that define their skyline, the infrastructures that bring them to life, the people that populate them and the services for the latters. Further elements that unite all medium and large-sized cities in the world, often negatively, are the suburbs, the margins, the edges, the districts placed where the cities begin. In the agendas of local administrators the word Periphery is increasingly accompanied by another word: Reform; the term problem is replaced with opportunities, for the suburbs and for the neighborhoods. Such are the cases of Naples, a city which has involved and is increasingly involving its inhabitants to rethink the suburbs, Bologna, which recently opened construction sites in various areas located on its own the borders, and Milan, which in its own P.G.T. (recently examined by the City Council) has identified several areas, placed on the margins of its perimeter, which are destined to become platforms for development of the suburbs and future focal points of access to the Lombard capital. These areas are sometimes of considerable size, without a designated function and certainly suitable for the realization of different purposes. Porto di Mare is a peripheral area that owes its formation to Milan’s failure to complete its previous projects of urban planning and it represents a strategic area of urban redevelopment suggested by the current P.G.T. This thesis will focus on the Porto di Mare area and it will pursue the objective of requalifying this marginal area, through a work that has been divided in two phases.

Gli elementi che accomunano le grandi città del mondo sono molteplici: i manufatti edilizi che ne definiscono lo skyline, le infrastrutture che le permettono di vivere, le persone che la popolano e i servizi per queste ultime. Ma un ulteriore elemento che accomuna le medie e grandi città del mondo, spesso in negativo, sono le periferie, i margini, i bordi, i quartieri posti agli accessi della città. Nelle agende degli Amministratori locali la parola Periferia è sempre più spesso accompagnata ad un’altra parola: Riforma; il termine problema viene sostituito con opportunità, per le periferie stesse e per i quartieri ad esse confinanti. È il caso di Napoli, che ha coinvolto e sta coinvolgendo sempre di più i suoi abitanti per ripensare questi luoghi, di Bologna che recentemente ha aperto cantieri in diverse aree poste al limite del capoluogo emiliano- romagnolo, e di Milano, che nel Piano di Governo del Territorio recentemente preso in esame dal Consiglio comunale ha individuato diverse aree, poste ai margini del suo perimetro, destinate a diventare piattaforme di sviluppo delle periferie grazie a un mix funzionale, futuri punti nevralgici di accesso al capoluogo lombardo. Spazi talvolta di dimensioni notevoli, senza una determinata destinazione d’uso e sicuramente adatte all’insediamento di diverse funzioni. Porto di Mare è un’area periferica che deve la sua formazione al mancato completamento dei disegni di piano, rappresenta un ambito strategico di riqualificazione urbana suggerito dal P.G.T. vigente. Questa Tesi si concentra proprio sull’area Porto di Mare, ponendosi l’obiettivo, attraverso un lavoro che si è articolato in due fasi, di riqualificare questo ambito marginale.

Ripensare il margine. Un teatro e nuovi spazi pubblici a Porto di Mare

PENNÈ, ALESSIO
2018/2019

Abstract

There are many elements that large cities in the world have in common: the buildings that define their skyline, the infrastructures that bring them to life, the people that populate them and the services for the latters. Further elements that unite all medium and large-sized cities in the world, often negatively, are the suburbs, the margins, the edges, the districts placed where the cities begin. In the agendas of local administrators the word Periphery is increasingly accompanied by another word: Reform; the term problem is replaced with opportunities, for the suburbs and for the neighborhoods. Such are the cases of Naples, a city which has involved and is increasingly involving its inhabitants to rethink the suburbs, Bologna, which recently opened construction sites in various areas located on its own the borders, and Milan, which in its own P.G.T. (recently examined by the City Council) has identified several areas, placed on the margins of its perimeter, which are destined to become platforms for development of the suburbs and future focal points of access to the Lombard capital. These areas are sometimes of considerable size, without a designated function and certainly suitable for the realization of different purposes. Porto di Mare is a peripheral area that owes its formation to Milan’s failure to complete its previous projects of urban planning and it represents a strategic area of urban redevelopment suggested by the current P.G.T. This thesis will focus on the Porto di Mare area and it will pursue the objective of requalifying this marginal area, through a work that has been divided in two phases.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-dic-2019
2018/2019
Gli elementi che accomunano le grandi città del mondo sono molteplici: i manufatti edilizi che ne definiscono lo skyline, le infrastrutture che le permettono di vivere, le persone che la popolano e i servizi per queste ultime. Ma un ulteriore elemento che accomuna le medie e grandi città del mondo, spesso in negativo, sono le periferie, i margini, i bordi, i quartieri posti agli accessi della città. Nelle agende degli Amministratori locali la parola Periferia è sempre più spesso accompagnata ad un’altra parola: Riforma; il termine problema viene sostituito con opportunità, per le periferie stesse e per i quartieri ad esse confinanti. È il caso di Napoli, che ha coinvolto e sta coinvolgendo sempre di più i suoi abitanti per ripensare questi luoghi, di Bologna che recentemente ha aperto cantieri in diverse aree poste al limite del capoluogo emiliano- romagnolo, e di Milano, che nel Piano di Governo del Territorio recentemente preso in esame dal Consiglio comunale ha individuato diverse aree, poste ai margini del suo perimetro, destinate a diventare piattaforme di sviluppo delle periferie grazie a un mix funzionale, futuri punti nevralgici di accesso al capoluogo lombardo. Spazi talvolta di dimensioni notevoli, senza una determinata destinazione d’uso e sicuramente adatte all’insediamento di diverse funzioni. Porto di Mare è un’area periferica che deve la sua formazione al mancato completamento dei disegni di piano, rappresenta un ambito strategico di riqualificazione urbana suggerito dal P.G.T. vigente. Questa Tesi si concentra proprio sull’area Porto di Mare, ponendosi l’obiettivo, attraverso un lavoro che si è articolato in due fasi, di riqualificare questo ambito marginale.
Tesi di laurea Magistrale
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