Milan Central Station - Adaptive reuse of train traffic control towers.

La proposta si inserisce nel contesto degli scali ferroviari milanesi, tema ampiamente affrontato nel dibattito architettonico ed urbanistico del capoluogo. La strategia territoriale punta infatti a delineare un metodo di connessione tra le aree interessate, concetto rimasto irrisolto, e arriva a concentrarsi in modo più concreto sullo scalo di Stazione Centrale, nodo fondamentale ma passato in secondo piano dati i vincoli e le situazioni di ricostruzione totale affrontate in scali come Farini. Il metodo di connessione consiste in un dispositivo di circolazione parassitario che, seguendo il corso e sfruttando la struttura dell'anello ferroviario, consente la circolazione di mezzi elettrici che oggi non trovano spazio nelle strade cittadine ordinarie. La strategia è quindi applicabile lungo tutto il nastro ferroviario di Milano, connettendosi quindi facilmente al masterplan del progetto sul recupero dei Magazzini Raccordati, contesto su cui si basa la proposta progettuale del riuso delle cabine di controllo di Stazione Centrale. Le strutture interessate si posano sul livello dei binari: sono tre cabine e due torri dell'acqua, costruite contemporaneamente al resto della stazione e posizionate in mezzo allo scalo, lungo più di un chilometro, largo 150 metri e ad un'altezza di 7 metri sul piano stradale. Le nuove funzioni, da qui il riuso "adattivo", sono una per ciascuno dei 5 edifici: le due torri dell'acqua sono i sistemi di risalita attraverso i vari livelli di cui si compone il masterplan, oltre ad essere un caffè letterario ed un droneporto; le due cabine più grandi divengono un hotel ed uno spazio espositivo, la cabina a ponte è un ristorante. Si accede ai sistemi di risalita tramite il tunnel, ora pedonale, sottostante i binari nell'area interessata. Gli edifici sono inoltre collegati tra loro tramite una passerella circolare che offre una visuale privilegiata levandosi al di sopra dei binari, in questo caso considerati come una risorsa ed un museo a cielo aperto sulla tecnologia ferroviaria.

Stazione di Milano Centrale. Riuso adattivo delle cabine di controllo

BUFFO, RUGGERO
2018/2019

Abstract

Milan Central Station - Adaptive reuse of train traffic control towers.
AVERNA, MARTA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-dic-2019
2018/2019
La proposta si inserisce nel contesto degli scali ferroviari milanesi, tema ampiamente affrontato nel dibattito architettonico ed urbanistico del capoluogo. La strategia territoriale punta infatti a delineare un metodo di connessione tra le aree interessate, concetto rimasto irrisolto, e arriva a concentrarsi in modo più concreto sullo scalo di Stazione Centrale, nodo fondamentale ma passato in secondo piano dati i vincoli e le situazioni di ricostruzione totale affrontate in scali come Farini. Il metodo di connessione consiste in un dispositivo di circolazione parassitario che, seguendo il corso e sfruttando la struttura dell'anello ferroviario, consente la circolazione di mezzi elettrici che oggi non trovano spazio nelle strade cittadine ordinarie. La strategia è quindi applicabile lungo tutto il nastro ferroviario di Milano, connettendosi quindi facilmente al masterplan del progetto sul recupero dei Magazzini Raccordati, contesto su cui si basa la proposta progettuale del riuso delle cabine di controllo di Stazione Centrale. Le strutture interessate si posano sul livello dei binari: sono tre cabine e due torri dell'acqua, costruite contemporaneamente al resto della stazione e posizionate in mezzo allo scalo, lungo più di un chilometro, largo 150 metri e ad un'altezza di 7 metri sul piano stradale. Le nuove funzioni, da qui il riuso "adattivo", sono una per ciascuno dei 5 edifici: le due torri dell'acqua sono i sistemi di risalita attraverso i vari livelli di cui si compone il masterplan, oltre ad essere un caffè letterario ed un droneporto; le due cabine più grandi divengono un hotel ed uno spazio espositivo, la cabina a ponte è un ristorante. Si accede ai sistemi di risalita tramite il tunnel, ora pedonale, sottostante i binari nell'area interessata. Gli edifici sono inoltre collegati tra loro tramite una passerella circolare che offre una visuale privilegiata levandosi al di sopra dei binari, in questo caso considerati come una risorsa ed un museo a cielo aperto sulla tecnologia ferroviaria.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/152497