In recent years, archives, museums and other cultural institutions have introduced several strategies to make their collections more accessible. The digitisation of extensive cultural collections and their release under open licenses are fostering the creation of cultural content aggregators, web platforms gathering several collections which support scholars, writers and artists in their research, dissemination and artistic activities. In comparison with digital archives, which show a single, curated collection, cultural content aggregators have a more complex information architecture consisting of several collections. Although cultural aggregators are adopting more performative technologies and rigorous sharing methods, their user interfaces have several usability issues. Thus, most of the available heritage is invisible to the end-user, like it is in a sort of a digital depot. This work investigates classification systems and interface solutions that may foster the access and the use of digitised cultural objects on cultural content aggregators. The research has been conducted according to a research through design approach. The best practices for designing classification systems and interface solutions are based on an in-depth analysis of existing aggregators and the development of an interface prototype, which is validated by the primary stakeholders. The results show that facilitating the access and the use of cultural objects does not require only technological advancement, but also a shift in the way the cultural content aggregator is intended. It no longer has the mere function of a searchable database, but it is acquiring the role of a research and dissemination assistant. The thesis presents the results as design guidelines based on the OpenGLAM principles listed by the Open Knowledge Foundation and the European Community - a set of guidelines that aim to support the release of open contents. The design guidelines aim to provide designers with a tool which could support them in the whole design process, including the design of the information architecture and interface elements for using and sharing content.

Negli ultimi anni, archivi, musei e altre istituzioni culturali hanno introdotto diverse strategie per rendere le loro collezioni più accessibili. La digitalizzazione di vaste raccolte culturali e il loro rilascio sotto licenze aperte stanno promuovendo la creazione di aggregatori di contenuti culturali, piattaforme web che raccolgono diverse raccolte e supportano studiosi, scrittori e artisti nelle loro attività di ricerca, di disseminazione e artistiche. Rispetto agli archivi digitali, che mostrano un’unica raccolta, gli aggregatori di contenuti culturali hanno un’architettura di informazioni più complessa composta da molteplici collezioni. Sebbene gli aggregatori culturali stiano adottando tecnologie più performanti e metodi di condivisione rigorosi, le loro interfacce utente hanno diversi problemi di usabilità. Pertanto, sembra la maggior parte del patrimonio disponibile è invisibile all'utente finale, come in una sorta di deposito digitale. Questo lavoro indaga i sistemi di classificazione e le soluzioni di interfaccia che possono favorire l'accesso e l'uso di oggetti culturali digitalizzati all’interno di aggregatori di contenuti culturali. La ricerca è stata condotta secondo una un approccio “research-trhough-design”. Le migliori pratiche per la progettazione di sistemi di classificazione e soluzioni di interfaccia si basano su un’approfondita analisi degli aggregatori esistenti e sullo sviluppo di un prototipo di interfaccia, che è stato validato da stakeholder. I risultati mostrano che facilitare l'accesso e l'uso degli oggetti culturali non richiede soltanto uno sforzo tecnologico, ma anche un cambiamento nel modo di intendere gli aggregatori culturali. Esso non ha più la mera funzione di un database di ricerca, ma sta acquisendo il ruolo di supporto attività di ricerca e disseminazione. La tesi presenta i risultati sotto forma di linee guida di progettazione basate sui principi dell’OpenGLAM, sviluppati dalla Open Knowledge Foundation e dalla Comunità Europea, una serie di linee guida che mirano a supportare il rilascio di contenuti aperti. Le linee guida di progettazione mirano a fornire ai designer uno strumento in grado di supportarli nell'intero processo di progettazione, inclusa la progettazione dell'architettura informativa e degli elementi dei interfaccia per l'utilizzo e la condivisione dei contenuti.

Displaying open cultural collections. Design guidelines for cultural content aggregators

PROFETA, GIOVANNI

Abstract

In recent years, archives, museums and other cultural institutions have introduced several strategies to make their collections more accessible. The digitisation of extensive cultural collections and their release under open licenses are fostering the creation of cultural content aggregators, web platforms gathering several collections which support scholars, writers and artists in their research, dissemination and artistic activities. In comparison with digital archives, which show a single, curated collection, cultural content aggregators have a more complex information architecture consisting of several collections. Although cultural aggregators are adopting more performative technologies and rigorous sharing methods, their user interfaces have several usability issues. Thus, most of the available heritage is invisible to the end-user, like it is in a sort of a digital depot. This work investigates classification systems and interface solutions that may foster the access and the use of digitised cultural objects on cultural content aggregators. The research has been conducted according to a research through design approach. The best practices for designing classification systems and interface solutions are based on an in-depth analysis of existing aggregators and the development of an interface prototype, which is validated by the primary stakeholders. The results show that facilitating the access and the use of cultural objects does not require only technological advancement, but also a shift in the way the cultural content aggregator is intended. It no longer has the mere function of a searchable database, but it is acquiring the role of a research and dissemination assistant. The thesis presents the results as design guidelines based on the OpenGLAM principles listed by the Open Knowledge Foundation and the European Community - a set of guidelines that aim to support the release of open contents. The design guidelines aim to provide designers with a tool which could support them in the whole design process, including the design of the information architecture and interface elements for using and sharing content.
BERTOLA, PAOLA
BERTOLA, PAOLA
MAURI, MICHELE
21-feb-2020
Negli ultimi anni, archivi, musei e altre istituzioni culturali hanno introdotto diverse strategie per rendere le loro collezioni più accessibili. La digitalizzazione di vaste raccolte culturali e il loro rilascio sotto licenze aperte stanno promuovendo la creazione di aggregatori di contenuti culturali, piattaforme web che raccolgono diverse raccolte e supportano studiosi, scrittori e artisti nelle loro attività di ricerca, di disseminazione e artistiche. Rispetto agli archivi digitali, che mostrano un’unica raccolta, gli aggregatori di contenuti culturali hanno un’architettura di informazioni più complessa composta da molteplici collezioni. Sebbene gli aggregatori culturali stiano adottando tecnologie più performanti e metodi di condivisione rigorosi, le loro interfacce utente hanno diversi problemi di usabilità. Pertanto, sembra la maggior parte del patrimonio disponibile è invisibile all'utente finale, come in una sorta di deposito digitale. Questo lavoro indaga i sistemi di classificazione e le soluzioni di interfaccia che possono favorire l'accesso e l'uso di oggetti culturali digitalizzati all’interno di aggregatori di contenuti culturali. La ricerca è stata condotta secondo una un approccio “research-trhough-design”. Le migliori pratiche per la progettazione di sistemi di classificazione e soluzioni di interfaccia si basano su un’approfondita analisi degli aggregatori esistenti e sullo sviluppo di un prototipo di interfaccia, che è stato validato da stakeholder. I risultati mostrano che facilitare l'accesso e l'uso degli oggetti culturali non richiede soltanto uno sforzo tecnologico, ma anche un cambiamento nel modo di intendere gli aggregatori culturali. Esso non ha più la mera funzione di un database di ricerca, ma sta acquisendo il ruolo di supporto attività di ricerca e disseminazione. La tesi presenta i risultati sotto forma di linee guida di progettazione basate sui principi dell’OpenGLAM, sviluppati dalla Open Knowledge Foundation e dalla Comunità Europea, una serie di linee guida che mirano a supportare il rilascio di contenuti aperti. Le linee guida di progettazione mirano a fornire ai designer uno strumento in grado di supportarli nell'intero processo di progettazione, inclusa la progettazione dell'architettura informativa e degli elementi dei interfaccia per l'utilizzo e la condivisione dei contenuti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/152618