“The city becomes a mosaic of episodes, each with its own particular life span, that contest each other through the medium of the Grid” - Rem Koolhaas, Delirious New York. A city like New York offers many possibilities from a design and creative point of view. Anyway, there are many difficulties approaching such structured territory: as said in the manifesto, Manhattan’s architecture is a paradigm for congestion’s exploitment and, because of this, outlining strategies that can end this city’s everlasting urban crisis is of paramount importance, in order to oil the wheels of this metropolitan laboratory. Because of the interesting urban density’s compression, born as an experiment in the New World, New York holds the title of anti-European city. The intellectual program for the isle proposes a conceptual Grid, that details a pattern of streets and blocks’ division. In the latter, density dominates and lands of stock are tight and deep: in these, typical homes that shape all city’s road fronts rise, as well as residual spaces left abandoned, often resulting in degradation’s places. The present thesis proposes an insight focused on public spaces’ design in these minimum areas, so that they can be incorporated in a residential urban context. Public minimum spaces’ theme is barely addressed in European and North-American urban situations, while in other Asian countries it becomes more and more the answer to a modern interconnectivity’s demand.

“La città diventa un mosaico di episodi, ciascuno con la propria specifica durata, contrapposti l’un l’altro attraverso il medium della Griglia” - Rem Koolhaas, Delirious New York. Una città come quella di New York offre molte possibilità dal punto di vista progettuale e creativo. Tuttavia, le difficoltà che si incontrano quando ci si approccia ad un territorio così strutturato sono molteplici: come è stato detto nel manifesto, l’architettura di Manhattan è un paradigma per lo sfruttamento della congestione e, per questo, delineare delle strategie che possano porre fine alla perpetua crisi urbana di questa capitale è di importanza fondamentale per oliare gli ingranaggi di questo laboratorio metropolitano. L’interessante compressione della densità urbana di New York, nata come esperimento nel Nuovo Mondo, le attribuisce il titolo di anti-città europea. Il programma intellettuale per l’isola propone una Griglia concettuale, che dettaglia uno schema di suddivisione di strade e isolati. In questi ultimi, la densità ne fa da padrona e i lotti residuali sono stretti e profondi: in questi sorgono non solo le tipiche abitazioni che sfaccettano i fronti delle strade di tutta la metropoli, ma anche spazi residuali che vengono lasciati abbandonati e che spesso risultano in luoghi di degrado. La tesi propone un’introspezione mirata sulla progettazione, in queste aree minime, di spazi pubblici che si possano insinuare in un contesto urbano residenziale. Il tema degli spazi minimi pubblici è scarsamente affrontato in situazioni urbane europee o nord-americane, mentre in altri stati orientali diventa sempre più la risposta ad un’esigenza di una connettività contemporanea.

M.A.T.C.H. - Music. ArT. Culture. Heritage. Sistema di architetture minime ad uso collettivo per la città' di New York

ANELLI, ERIKA;GUARIENTO, LINDA
2018/2019

Abstract

“The city becomes a mosaic of episodes, each with its own particular life span, that contest each other through the medium of the Grid” - Rem Koolhaas, Delirious New York. A city like New York offers many possibilities from a design and creative point of view. Anyway, there are many difficulties approaching such structured territory: as said in the manifesto, Manhattan’s architecture is a paradigm for congestion’s exploitment and, because of this, outlining strategies that can end this city’s everlasting urban crisis is of paramount importance, in order to oil the wheels of this metropolitan laboratory. Because of the interesting urban density’s compression, born as an experiment in the New World, New York holds the title of anti-European city. The intellectual program for the isle proposes a conceptual Grid, that details a pattern of streets and blocks’ division. In the latter, density dominates and lands of stock are tight and deep: in these, typical homes that shape all city’s road fronts rise, as well as residual spaces left abandoned, often resulting in degradation’s places. The present thesis proposes an insight focused on public spaces’ design in these minimum areas, so that they can be incorporated in a residential urban context. Public minimum spaces’ theme is barely addressed in European and North-American urban situations, while in other Asian countries it becomes more and more the answer to a modern interconnectivity’s demand.
ANTONELLI, STEFANO
DONATI, GIUSEPPE JOI
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-dic-2019
2018/2019
“La città diventa un mosaico di episodi, ciascuno con la propria specifica durata, contrapposti l’un l’altro attraverso il medium della Griglia” - Rem Koolhaas, Delirious New York. Una città come quella di New York offre molte possibilità dal punto di vista progettuale e creativo. Tuttavia, le difficoltà che si incontrano quando ci si approccia ad un territorio così strutturato sono molteplici: come è stato detto nel manifesto, l’architettura di Manhattan è un paradigma per lo sfruttamento della congestione e, per questo, delineare delle strategie che possano porre fine alla perpetua crisi urbana di questa capitale è di importanza fondamentale per oliare gli ingranaggi di questo laboratorio metropolitano. L’interessante compressione della densità urbana di New York, nata come esperimento nel Nuovo Mondo, le attribuisce il titolo di anti-città europea. Il programma intellettuale per l’isola propone una Griglia concettuale, che dettaglia uno schema di suddivisione di strade e isolati. In questi ultimi, la densità ne fa da padrona e i lotti residuali sono stretti e profondi: in questi sorgono non solo le tipiche abitazioni che sfaccettano i fronti delle strade di tutta la metropoli, ma anche spazi residuali che vengono lasciati abbandonati e che spesso risultano in luoghi di degrado. La tesi propone un’introspezione mirata sulla progettazione, in queste aree minime, di spazi pubblici che si possano insinuare in un contesto urbano residenziale. Il tema degli spazi minimi pubblici è scarsamente affrontato in situazioni urbane europee o nord-americane, mentre in altri stati orientali diventa sempre più la risposta ad un’esigenza di una connettività contemporanea.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/152702