Throughout its history, Olivetti has always been characterized by a transversal, open-to-change and continuous innovation. Qualities reflected in the heterogeneity and richness of the buildings Adriano Olivetti built in Ivrea and that have now made us heirs of an important architectural heritage, recognized world-wide by UNESCO. The present thesis, which is a result of a collaboration between the polytechnic institutes of Milan and Lausanne, aims to outline a reference approach for historical preservation and, at the same time, energy adjustment of modern architecture. An innovative intervention methodology, and a practical operative tool, which may define an analytical framework for the decision-making authorities and building’s owners, useful to guide future programmatic and project choices. Te purpose of the thesis is also to re-thinking the concept of sustainable development, by observing how, in architecture, heritage and energy issues are answers to the same concerns: to preserve and manage irreplaceable resources, whether they are cultural or natural. It is, therefore, necessary to deal with the complex relation between safeguard and sustainability, being aware of the fragility of the modern architecture. Beginning with an historical research of Olivetti’s buildings, different intervention strategies are proposed, designed in reference to the preservation state and construction era of those buildings. In particular, four iconic architectures will be considered, corresponding to specific evolutionary steps of the company and to as many technologically different building envelopes. From the “Mattoni Rossi” factory (1908, Camillo Olivetti), to the stained glass windows of the 1st and 2nd Extensions of the “ICO” workshops (1934-1942, Figini e Pollini), and to the curtain-walls of the “Olivetti’s Office Headquarter” (1964, Bernasconi, Fiocchi, Nizzoli). The so defined strategies, a result of a multi-criteria comparison, can combine the conservation of historical value and architectural materiality and limitation of environmental impact, taking into account the grey energy issue and supported by thermal analysis in respect of the normative references. The project for the “Mattoni Rossi” factory and the 1st Extension of the “ICO” workshops stretches to the refurbishment of the buildings; following a line which expects from one side the renewal of the UNESCO site, and, from the other, the definition of new functions and working spaces according to the citizens’ suggestions and the owners’ wishes. Once again, the respect of architectural authenticity and energy saving will be the key themes of the proposal.

La storia della Olivetti è una storia di un’innovazione costante, trasversale, aperta ai cambiamenti, riflessa nella ricchezza e nell’eterogeneità degli edifici, che Adriano Olivetti fece costruire a Ivrea e che ci ha resi oggi eredi di un importante patrimonio architettonico, riconosciuto a livello internazionale dall’UNESCO. Il presente lavoro di tesi, frutto di una ricerca sviluppata in collaborazione tra i Politecnici di Milano e di Losanna, si pone l’obiettivo di delineare un modus operandi di riferimento, utile da un lato alla preservazione storica e dall’altro all’adeguamento energetico dell’architettura moderna. Si intende elaborare una innovativa metodologia d’intervento, che si figuri quale pratico strumento operativo, per fornire agli organi decisionali e ai proprietari presenti sul sito un quadro analitico di partenza, utile a orientare le future scelte programmatiche e progettuali. Scopo della tesi è inoltre quello di ripensare il concetto stesso di sviluppo sostenibile, osservando come in architettura la questione patrimoniale e quella energetica, rispondano essenzialmente alla stessa preoccupazione: preservare e gestire delle risorse insostituibili, culturali o naturali che esse siano. Si tratta dunque di affrontare il complesso rapporto che intreccia il tema della salvaguardia con quello della sostenibilità, consapevoli della fragilità del patrimonio architettonico moderno. A partire dallo studio storico degli edifici olivettiani si propongono dapprima differenti strategie d’intervento, elaborate in base allo stato di conservazione e all’epoca costruttiva del bene. Si è scelto di analizzare in dettaglio quattro edifici simbolo, che corrispondono a precise fasi dello sviluppo aziendale e ad altrettanti tipi di involucro tecnologicamente differenti: dalla Fabbrica in Mattoni Rossi (1908, Camillo Olivetti), alle vetrate del primo e secondo ampliamento delle officine ICO (1934-1942, Figini e Pollini), fino alla facciata continua di Palazzo Uffici (1964, Bernasconi, Fiocchi, Nizzoli). Le strategie prescelte, risultato di una minuziosa comparazione multicriterio, sono in grado di coniugare la tutela del valore patrimoniale e della materialità architettonica con il contenimento dell’impatto ambientale, considerato anche in termini di energia grigia e supportato da analisi termiche nel rispetto dei riferimenti normativi. Il progetto per la Mattoni Rossi e il primo ampliamento delle officine ICO si estende poi al recupero dell’intero complesso, con un intervento che prevede da un lato la riqualificazione del sito UNESCO, a livello di masterplan, e dall’altro la definizione di nuove funzioni e spazi di lavoro a partire dai desideri espressi dalla cittadinanza e dagli obiettivi della proprietà. Ancora una volta il rispetto dell’autenticità del bene e il contenimento energetico saranno temi cardine della proposta.

Metodologie d'intervento per la valorizzazione del patrimonio architettonico moderno. Le applicazioni al restauro del palazzo uffici Olivetti e al recupero delle officine ICO di Ivrea

MEDICI, FORTUNATO;GALBIATI, GIUSEPPE
2018/2019

Abstract

Throughout its history, Olivetti has always been characterized by a transversal, open-to-change and continuous innovation. Qualities reflected in the heterogeneity and richness of the buildings Adriano Olivetti built in Ivrea and that have now made us heirs of an important architectural heritage, recognized world-wide by UNESCO. The present thesis, which is a result of a collaboration between the polytechnic institutes of Milan and Lausanne, aims to outline a reference approach for historical preservation and, at the same time, energy adjustment of modern architecture. An innovative intervention methodology, and a practical operative tool, which may define an analytical framework for the decision-making authorities and building’s owners, useful to guide future programmatic and project choices. Te purpose of the thesis is also to re-thinking the concept of sustainable development, by observing how, in architecture, heritage and energy issues are answers to the same concerns: to preserve and manage irreplaceable resources, whether they are cultural or natural. It is, therefore, necessary to deal with the complex relation between safeguard and sustainability, being aware of the fragility of the modern architecture. Beginning with an historical research of Olivetti’s buildings, different intervention strategies are proposed, designed in reference to the preservation state and construction era of those buildings. In particular, four iconic architectures will be considered, corresponding to specific evolutionary steps of the company and to as many technologically different building envelopes. From the “Mattoni Rossi” factory (1908, Camillo Olivetti), to the stained glass windows of the 1st and 2nd Extensions of the “ICO” workshops (1934-1942, Figini e Pollini), and to the curtain-walls of the “Olivetti’s Office Headquarter” (1964, Bernasconi, Fiocchi, Nizzoli). The so defined strategies, a result of a multi-criteria comparison, can combine the conservation of historical value and architectural materiality and limitation of environmental impact, taking into account the grey energy issue and supported by thermal analysis in respect of the normative references. The project for the “Mattoni Rossi” factory and the 1st Extension of the “ICO” workshops stretches to the refurbishment of the buildings; following a line which expects from one side the renewal of the UNESCO site, and, from the other, the definition of new functions and working spaces according to the citizens’ suggestions and the owners’ wishes. Once again, the respect of architectural authenticity and energy saving will be the key themes of the proposal.
GRAF, FRANZ
GRECCHI, MANUELA
MARINO, GIULIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2020
2018/2019
La storia della Olivetti è una storia di un’innovazione costante, trasversale, aperta ai cambiamenti, riflessa nella ricchezza e nell’eterogeneità degli edifici, che Adriano Olivetti fece costruire a Ivrea e che ci ha resi oggi eredi di un importante patrimonio architettonico, riconosciuto a livello internazionale dall’UNESCO. Il presente lavoro di tesi, frutto di una ricerca sviluppata in collaborazione tra i Politecnici di Milano e di Losanna, si pone l’obiettivo di delineare un modus operandi di riferimento, utile da un lato alla preservazione storica e dall’altro all’adeguamento energetico dell’architettura moderna. Si intende elaborare una innovativa metodologia d’intervento, che si figuri quale pratico strumento operativo, per fornire agli organi decisionali e ai proprietari presenti sul sito un quadro analitico di partenza, utile a orientare le future scelte programmatiche e progettuali. Scopo della tesi è inoltre quello di ripensare il concetto stesso di sviluppo sostenibile, osservando come in architettura la questione patrimoniale e quella energetica, rispondano essenzialmente alla stessa preoccupazione: preservare e gestire delle risorse insostituibili, culturali o naturali che esse siano. Si tratta dunque di affrontare il complesso rapporto che intreccia il tema della salvaguardia con quello della sostenibilità, consapevoli della fragilità del patrimonio architettonico moderno. A partire dallo studio storico degli edifici olivettiani si propongono dapprima differenti strategie d’intervento, elaborate in base allo stato di conservazione e all’epoca costruttiva del bene. Si è scelto di analizzare in dettaglio quattro edifici simbolo, che corrispondono a precise fasi dello sviluppo aziendale e ad altrettanti tipi di involucro tecnologicamente differenti: dalla Fabbrica in Mattoni Rossi (1908, Camillo Olivetti), alle vetrate del primo e secondo ampliamento delle officine ICO (1934-1942, Figini e Pollini), fino alla facciata continua di Palazzo Uffici (1964, Bernasconi, Fiocchi, Nizzoli). Le strategie prescelte, risultato di una minuziosa comparazione multicriterio, sono in grado di coniugare la tutela del valore patrimoniale e della materialità architettonica con il contenimento dell’impatto ambientale, considerato anche in termini di energia grigia e supportato da analisi termiche nel rispetto dei riferimenti normativi. Il progetto per la Mattoni Rossi e il primo ampliamento delle officine ICO si estende poi al recupero dell’intero complesso, con un intervento che prevede da un lato la riqualificazione del sito UNESCO, a livello di masterplan, e dall’altro la definizione di nuove funzioni e spazi di lavoro a partire dai desideri espressi dalla cittadinanza e dagli obiettivi della proprietà. Ancora una volta il rispetto dell’autenticità del bene e il contenimento energetico saranno temi cardine della proposta.
Tesi di laurea Magistrale
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