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La gran parte del patrimonio edilizio italiano è caratterizzato tipicamente da costruzioni con un’età media molto avanza le quali necessitano oggi più che mai di controlli e manutenzioni al fine garantirne sicurezza e utilizzo. La quota parte maggiore delle nostre costruzioni risale al XX secolo passando quindi tra i diversi eventi storici e tra il susseguirsi delle prime vere normative sulle costruzioni, tra le quali, come noto, la conoscenza sul tema della vulnerabilità sismica era molto carente. Volendo dare oggi un giudizio sulla sicurezza di un edificio esistente, cercando dunque di capire quale sia il suo reale livello di sicurezza, passa da un grande numero di informazioni, osservazioni e valutazioni, che richiedono un accurato studio e conseguenti analisi le quali devono essere fatte per tempo al fine di poter prevenire eventuali pericoli di ogni tipo. Ecco che nel contesto normativo nazionale viene introdotto dall’art. 11.6 del Regolamento Edilizio di Milano (2014) il Certificato di Idoneità Statica. Questo nuovo provvedimento ha introdotto contenuti innovativi nei confronti della conoscenza e della manutenzione del patrimonio edilizio esistente. Viene introdotto l’obbligo, entro determinate scadenze, per tutti gli edifici che hanno compiuto 50 anni di vita, di effettuare un’analisi sia sull’idoneità statica della struttura sia sulle parti secondarie e/o accessorie, le quali è diventato ormai noto come possano comportare rischi all’incolumità degli utenti. Ideato e messo a disposizione della comunità tecnica meneghina con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, causa burocrazia, pratiche lavorative usuali e modifiche alle normative esistenti, non ha ancora sviluppato un ampio consenso all’interno della comunità tecnica, la quale in buona parte lo osserva con occhio molto critico. L’obbiettivo di questo elaborato è dunque quello di mettere in luce le peculiarità, le caratteristiche e gli scopi principali che dietro le quinte di questo nuovo provvedimento hanno fatto da forza motrice per il suo sviluppo e il suo divulgamento. Oltre al concretizzarsi del provvedimento nelle Linee Guida 2016, la volontà della comunità tecnica e contestualmente del seguente elaborato è quello di sensibilizzare le figure coinvolte sul grande tema del controllo dei fabbricati, puntualizzando sull’aspetto giuridico nei riguardi delle responsabilità che competono alle singole figure coinvolte.

Certificato di idoneità statica (art. 11.6 del R.E. di Milano) : analisi del provvedimento ed esempio applicativo di I e II livello in merito ad un cascinale esistente a struttura portante in muratura

SERGIO, ALESSANDRO
2018/2019

Abstract

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ARONICA, ALESSANDRO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
29-apr-2020
2018/2019
La gran parte del patrimonio edilizio italiano è caratterizzato tipicamente da costruzioni con un’età media molto avanza le quali necessitano oggi più che mai di controlli e manutenzioni al fine garantirne sicurezza e utilizzo. La quota parte maggiore delle nostre costruzioni risale al XX secolo passando quindi tra i diversi eventi storici e tra il susseguirsi delle prime vere normative sulle costruzioni, tra le quali, come noto, la conoscenza sul tema della vulnerabilità sismica era molto carente. Volendo dare oggi un giudizio sulla sicurezza di un edificio esistente, cercando dunque di capire quale sia il suo reale livello di sicurezza, passa da un grande numero di informazioni, osservazioni e valutazioni, che richiedono un accurato studio e conseguenti analisi le quali devono essere fatte per tempo al fine di poter prevenire eventuali pericoli di ogni tipo. Ecco che nel contesto normativo nazionale viene introdotto dall’art. 11.6 del Regolamento Edilizio di Milano (2014) il Certificato di Idoneità Statica. Questo nuovo provvedimento ha introdotto contenuti innovativi nei confronti della conoscenza e della manutenzione del patrimonio edilizio esistente. Viene introdotto l’obbligo, entro determinate scadenze, per tutti gli edifici che hanno compiuto 50 anni di vita, di effettuare un’analisi sia sull’idoneità statica della struttura sia sulle parti secondarie e/o accessorie, le quali è diventato ormai noto come possano comportare rischi all’incolumità degli utenti. Ideato e messo a disposizione della comunità tecnica meneghina con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, causa burocrazia, pratiche lavorative usuali e modifiche alle normative esistenti, non ha ancora sviluppato un ampio consenso all’interno della comunità tecnica, la quale in buona parte lo osserva con occhio molto critico. L’obbiettivo di questo elaborato è dunque quello di mettere in luce le peculiarità, le caratteristiche e gli scopi principali che dietro le quinte di questo nuovo provvedimento hanno fatto da forza motrice per il suo sviluppo e il suo divulgamento. Oltre al concretizzarsi del provvedimento nelle Linee Guida 2016, la volontà della comunità tecnica e contestualmente del seguente elaborato è quello di sensibilizzare le figure coinvolte sul grande tema del controllo dei fabbricati, puntualizzando sull’aspetto giuridico nei riguardi delle responsabilità che competono alle singole figure coinvolte.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/152950