Informal settlements are notorious for being depicted as undignified and unsafe spaces, associated with segregation, poverty and violence. And while there is lot that can be learnt from these places, this isn’t ultimately untrue. There is a fundamental need to address underlying issues of identity, dignity, risk and safety in order to create places that are habitable and in line with basic human rights. These communities experience a daily and persistent attack on their constitutional rights to life, dignity, freedom and security of the person and a severe limitation on their freedom of movement to access basic services caused through violent crime. In an area such as Khayelitsha (South Africa), more than 80% of people do not feel safe in their homes. An adequate living environment should include aspects of; spatial justice (integration), spatial sustainability (economic access), spatial resilience (mixed-use and incremental development), spatial quality (diversity and choice), and spatial efficiency (optimal use of limited resources). When infrastructure and development are used symbiotically to enhance these aspects, we will realise that informal settlements are not a ‘problem’ to be eliminated but are places of resilience that can help to bring life into the city. With one eye we must identify and address the ever-present poverty, lack of services and hazardous environments; but with the other we must recognise and embrace the dynamic strength, diversity and joy.

Gli insediamenti informali sono noti per essere raffigurati come spazi non dignitosi e poco sicuri, associati a segregazione, povertà e violenza. E se da un lato un ripensamento architettonico, urbano e infrastrutturale e’ certamente necessario, dall’altro c'è molto da imparare da questi luoghi. Infatti e’ fondamentale affrontare questioni basilari quali l’identità, la dignità, il rischio e la sicurezza al fine di creare luoghi abitabili e che rispondano ai diritti umani fondamentali. Queste comunità infatti subiscono un attacco quotidiano e persistente ai loro diritti costituzionali, alla vita, alla dignità, alla libertà e le persone che le compongono vivono in una grave condizione di povertà e di limitazione della loro libertà e di accesso ai servizi di base a causa del crimine costante. In un'area come Khayelitsha (Sudafrica), oltre l'80% delle persone non si sente al sicuro nelle proprie case. Un ambiente di vita adeguato dovrebbe includere aspetti di giustizia spaziale (integrazione), sostenibilità spaziale (accessibilità’ economica), resilienza spaziale (uso misto e sviluppo incrementale), qualità spaziale (diversità e scelta) ed efficienza spaziale (uso ottimale di risorse limitate). Quando le infrastrutture e lo sviluppo vengono utilizzati simbioticamente per migliorare questi aspetti, ci rendiamo conto che gli insediamenti informali non sono più un "problema" da eliminare, ma sono luoghi di resilienza che possono aiutare a portare la vita in città. Con un occhio dobbiamo identificare e affrontare la sempre presente povertà, la mancanza di servizi e ambienti pericolosi; ma con l'altro dobbiamo riconoscere e abbracciare la forza dinamica, la loro diversità e la gioia che essi sprigionano.

[Safety in] informal urban systems. An urban strategy to promote upgrading within Cape Town informal settlements

CAROSINI, BIANCA DÈONNELLA
2018/2019

Abstract

Informal settlements are notorious for being depicted as undignified and unsafe spaces, associated with segregation, poverty and violence. And while there is lot that can be learnt from these places, this isn’t ultimately untrue. There is a fundamental need to address underlying issues of identity, dignity, risk and safety in order to create places that are habitable and in line with basic human rights. These communities experience a daily and persistent attack on their constitutional rights to life, dignity, freedom and security of the person and a severe limitation on their freedom of movement to access basic services caused through violent crime. In an area such as Khayelitsha (South Africa), more than 80% of people do not feel safe in their homes. An adequate living environment should include aspects of; spatial justice (integration), spatial sustainability (economic access), spatial resilience (mixed-use and incremental development), spatial quality (diversity and choice), and spatial efficiency (optimal use of limited resources). When infrastructure and development are used symbiotically to enhance these aspects, we will realise that informal settlements are not a ‘problem’ to be eliminated but are places of resilience that can help to bring life into the city. With one eye we must identify and address the ever-present poverty, lack of services and hazardous environments; but with the other we must recognise and embrace the dynamic strength, diversity and joy.
MAGRI, DEBORA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
29-apr-2020
2018/2019
Gli insediamenti informali sono noti per essere raffigurati come spazi non dignitosi e poco sicuri, associati a segregazione, povertà e violenza. E se da un lato un ripensamento architettonico, urbano e infrastrutturale e’ certamente necessario, dall’altro c'è molto da imparare da questi luoghi. Infatti e’ fondamentale affrontare questioni basilari quali l’identità, la dignità, il rischio e la sicurezza al fine di creare luoghi abitabili e che rispondano ai diritti umani fondamentali. Queste comunità infatti subiscono un attacco quotidiano e persistente ai loro diritti costituzionali, alla vita, alla dignità, alla libertà e le persone che le compongono vivono in una grave condizione di povertà e di limitazione della loro libertà e di accesso ai servizi di base a causa del crimine costante. In un'area come Khayelitsha (Sudafrica), oltre l'80% delle persone non si sente al sicuro nelle proprie case. Un ambiente di vita adeguato dovrebbe includere aspetti di giustizia spaziale (integrazione), sostenibilità spaziale (accessibilità’ economica), resilienza spaziale (uso misto e sviluppo incrementale), qualità spaziale (diversità e scelta) ed efficienza spaziale (uso ottimale di risorse limitate). Quando le infrastrutture e lo sviluppo vengono utilizzati simbioticamente per migliorare questi aspetti, ci rendiamo conto che gli insediamenti informali non sono più un "problema" da eliminare, ma sono luoghi di resilienza che possono aiutare a portare la vita in città. Con un occhio dobbiamo identificare e affrontare la sempre presente povertà, la mancanza di servizi e ambienti pericolosi; ma con l'altro dobbiamo riconoscere e abbracciare la forza dinamica, la loro diversità e la gioia che essi sprigionano.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/153198