Support strategies for hiding. Methodologies of hiding adopted by Kurds in areas of conflict due to the perception of threat

“People” live in societies in modern life. “Societies”, on the other hand, are formed around racial, religious, sectarian identities from the narrowest form (family) to the widest form (countries, nations). Attempts to adopt, emphasise, expand, and increase political and economic opportunities of these identities usually lead to conflicts between and within countries. Even some countries that can be considered homogeneous in terms of religion, sect and ethnic identity cannot find peace. Because nations are divided into classes that emerge as a matter of course from the unequal distribution of income. There is a constant push between groups representing conflicting interests with each other. All of these describe “political” disputes and conflicts. Race, religion, sect, class factor are always inevitably involved. But on the other hand, there are also local hostilities and conflicts where these factors are not relevant. These kinds of conflicts can be the attempts of extortion of families called aşiret who want to expand their economic opportunities . Also, there may be conflicts as a result of conservative religious interpretations or morals of töre. Turkey, either in its past (Ottoman Empire) or today, has always been an unrestful country dealing with political or non-political conflicts. Therefore, conflicting level of the environment, as well as climate and geographical conditions, has always been an important variable to families, tribes, sects and ethnicities for settlement preferences. Whether it is between ethnic-religious belongings, or between central authority-any ethnic/religious group, or local conflicts such as ‘hostility’, ‘enmity’ due to opposition; The perception of “threat” is reflected in the localisation preference and building architecture. We can call this ‘architecture of fear’. In my opinion, one of the most typical examples of this term in history is the mezra settlements in Dersim. There are other factors too, but it is largely the result of ethnic and sectarian conflicts . Another typical example of the same conflict today (or even its continuation) is Istanbul Gazi Quarter . The response to the common conditions of ‘local hostility’ can be clearly seen in the traces of Siverek, Urfa. The continuation of these traces can be seen today in the ‘gated communities’ that emerged in big cities such as Istanbul. My thesis examines these historical relationships and betters the existing conditions with minimal interventions.

Nella vita moderna, le "persone" vivono nelle società e le "società" si formano intorno a identità razziali, religiose e settarie; dalla forma più stretta (la famiglia) alla più ampia (i nazioni). I tentativi di enfatizzare, espandere e aumentare le opportunità politiche ed economiche di queste identità, di solito causano conflitti tra e anche all'interno dei paesi, infatti, persino alcuni paesi che possono essere considerati omogenei in termini di religione ed identità etnica non riescono a procurare la pace interna. Il fatto che le nazioni sono divise in classi che emergono dalla disparità di distribuzione del reddito, c'è sempre una spinta costante tra i gruppi che rappresentano interessi contrastanti. Tutti questi descrivono controversie e conflitti "politici". Razza, religione, setta e fattori di classe sono sempre ed inevitabilmente coinvolti, ma d'altra parte, ci sono anche ostilità tra i locali e anche conflitti dove questi fattori non sono rilevanti. Questi tipi di conflitti possono essere causati dai tentativi di estorsione di famiglie chiamate "aşiret"; che vogliono espandere le loro condizioni economiche o come risultato delle interpretazioni morali, conservativi e religiosi; "töre". La Turchia, sia ai tempi dell’Impero ottomano sia oggi, è sempre stata un paese inquieto che ha avuto dei conflitti politici e non. Pertanto, il livello conflittuale dell'ambiente, nonché le condizioni climatiche e geografiche, sono sempre state una variabile importante per le famiglie, le tribù, le sette e le etnie per le preferenze degli insediamenti. Generalmente a causa dei conflitti tra l'autorità centrale e alcuni gruppi etnici/religiosi o inimicizie addirittura tra le famiglie locali; la percezione della "minaccia" si riflette sia nelle preferenze insediative che nel linguaggio architettonico, che crea il termine "architettura della paura". Secondo me, uno degli esempi più tipici di questo termine nella storia sono gli insediamenti mezra di Dersim. Anche se ci sono altri fattori, in gran parte è il risultato di conflitti etnici e settari. Un altro esempio tipico dello stesso conflitto di oggi è il quartiere Gazi di Istanbul. Mentre la risposta alle condizioni comuni dell '"ostilità" è visibile chiaramente nelle tracce di Siverek, Urfa, e la continuazione di queste tracce può essere vista oggi (essendo una tipologia di modello residenziale auto-segregativa con accesso sorvegliato) nelle gated communities anche alle grandi città come Istanbul. La mia tesi esamina queste relazioni storiche e migliora le condizioni esistenti con interventi minimi.