The design research was carried out starting from the identification of the archaeological geographical area of ​​the Palatine, the most noble of the hills, peculiar for its stratification and palimpsest of different eras. This feature is translated into a complexity of parts in which, as is right, some of them have lost their importance and role over time. The area that was found to be more pregnant from this point of view is that of the Clivo della Vittoria, in its western stretch, which, at the beginning, served as an entrance and climb to the Palatine and its beauties. The "Clivus" has practically disappeared today, it remains only a dirt road, more similar in a path and, in the perspective stretch to the Domus Tiberiana, take on an interesting shape: forced on one side by the Farnesian Bastions, monumental embankments of the Renaissance period used for the system of gardens still present on the Hill, and on the other located in a position particularly close to the sacred area of ​​the Temple of Cybele (Temple of the Magna Mater, the mother of the Gods), was chosen as the site for the project of an entrance-museum. The architecture therefore starts from a double "Order" to which it must give an account: that above all of the future Domus Tiberiana, corresponding in this section to one of the sides of the Square of Rome, planimetrically leaning and orthogonal to the Clivus area, or the project area; and, secondly, the sacred Order paid to the different alignment of the Temple of Cybele, which however is located adjacent to the Domus, referred instead to that of the Forums. The result is a complex, albeit uncomplicated, composition of ordering axes for which the Clivo is at a tariff as an ordering element. The project therefore interprets the theme of the entrance with a volume inserted and splayed downwards in wood, which allows passage, while it is decided to use the type of "inhabited wall" as regards instead the architectural "Corpus" and the Choose the choice of bricks for the construction material. The climb that follows the course of the Clivo takes place with a system of double squares on two levels, which are enclosed on one side by the design wall and on the other by the Farnese bastion; the most sudden ascent system instead, in correspondence with the Temple, takes place through an elevator, which is inserted as a sort of tower towering from the main volume, but still relatively low compared to the pre-existing buildings behind it. At the highest level, right in front of the Temple, the actual entrance takes place in a part of the Domus Tiberiana characterized by cryptoporticos that connect a system of rooms.

La ricerca progettuale è stata svolta a partire dall'individuazione di un'area nell'area archeologica del Palatino, il più nobile dei colli, peculiare per la sua stratificazione e palinsesto di epoche diverse. Questa caratteristica si traduce in una complessità di parti nella quale, com'è giusto, alcune di loro hanno perso nel tempo la propria importanza e il proprio ruolo. L'area che è risultata essere più pregnante da questo punto di vista, è quella del Clivo della Vittoria, nel suo tratto occidentale, che, alle origini, fungeva da ingresso e salita verso il Palatino e le sue bellezze. Il "Clivus" ad oggi è praticamente scomparso, rimane solamente una stradina in terra battuta, più somigliante a un sentiero e, nel tratto prospicente alla Domus Tiberiana, assume una conformazione interessante: costretto da un lato dai Bastioni Farnesiani, terrapieni monumentali dell'epoca rinascimentale utilizzati per sviluppare il sistema di giardini ancora oggi presente sul Colle, e dall'altra situato in una posizione particolarmente vicina all'area sacra del Tempio di Cibele (Tempio della Magna Mater, la madre degli Dei), è stato scelto come luogo per il progetto di un ingresso-museo. L’architettura prende quindi le mosse da un duplice “Ordine” a cui deve rendere conto: quello innanzitutto della prospicente Domus Tiberiana, corrispondente proprio in questo tratto a uno dei lati della Roma Quadrata (la Roma della Fondazione), planimetricamente addossato e ortogonale all’area del Clivus, ovvero l’area di progetto; e, in secondo luogo, l’Ordine sacro dovuto al diverso allineamento del Tempio di Cibele, che comunque si trova adiacente alla Domus, riferitosi invece a quello dei Fori. Ne risulta una composizione complessa, anche se non complicata, di assi ordinatori per i quali il Clivo si trova a fare da elemento ordinatore. Il progetto interpreta dunque il tema dell’ingresso con un volume scanalato e strombato verso il basso in legno, che permette il passaggio, mentre si è deciso di utilizzare la tipologia del “muro abitato” per quanto riguarda invece il “Corpus” architettonico e la conseguente scelta dei mattoni per il materiale di costruzione. La salita che segue l’andamento del Clivo avviene con un sistema di piazze doppie su due livelli, che si trovano racchiuse da una parte dal muro di progetto e dall’altra dal bastione farnesiano; il sistema di risalita più repentino invece, in corrispondenza del Tempio, avviene attraverso un ascensore, che si inserisce come sorta di torre svettante dal volume principale, ma comunque tenendosi relativamente bassa rispetto alle preesistenze retrostanti. Al livello più alto, proprio davanti al Tempio, avviene l’ingresso vero e proprio in una parte della Domus Tiberiana caratterizzata da criptoportici che collegano un sistema di stanze.

L'ingresso occidentale del Palatino : la Domus Tiberiana e il tempio della Magna Mater

CODOGNESI, FEDERICO
2018/2019

Abstract

The design research was carried out starting from the identification of the archaeological geographical area of ​​the Palatine, the most noble of the hills, peculiar for its stratification and palimpsest of different eras. This feature is translated into a complexity of parts in which, as is right, some of them have lost their importance and role over time. The area that was found to be more pregnant from this point of view is that of the Clivo della Vittoria, in its western stretch, which, at the beginning, served as an entrance and climb to the Palatine and its beauties. The "Clivus" has practically disappeared today, it remains only a dirt road, more similar in a path and, in the perspective stretch to the Domus Tiberiana, take on an interesting shape: forced on one side by the Farnesian Bastions, monumental embankments of the Renaissance period used for the system of gardens still present on the Hill, and on the other located in a position particularly close to the sacred area of ​​the Temple of Cybele (Temple of the Magna Mater, the mother of the Gods), was chosen as the site for the project of an entrance-museum. The architecture therefore starts from a double "Order" to which it must give an account: that above all of the future Domus Tiberiana, corresponding in this section to one of the sides of the Square of Rome, planimetrically leaning and orthogonal to the Clivus area, or the project area; and, secondly, the sacred Order paid to the different alignment of the Temple of Cybele, which however is located adjacent to the Domus, referred instead to that of the Forums. The result is a complex, albeit uncomplicated, composition of ordering axes for which the Clivo is at a tariff as an ordering element. The project therefore interprets the theme of the entrance with a volume inserted and splayed downwards in wood, which allows passage, while it is decided to use the type of "inhabited wall" as regards instead the architectural "Corpus" and the Choose the choice of bricks for the construction material. The climb that follows the course of the Clivo takes place with a system of double squares on two levels, which are enclosed on one side by the design wall and on the other by the Farnese bastion; the most sudden ascent system instead, in correspondence with the Temple, takes place through an elevator, which is inserted as a sort of tower towering from the main volume, but still relatively low compared to the pre-existing buildings behind it. At the highest level, right in front of the Temple, the actual entrance takes place in a part of the Domus Tiberiana characterized by cryptoporticos that connect a system of rooms.
GHIRARDINI, SARA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
29-apr-2020
2018/2019
La ricerca progettuale è stata svolta a partire dall'individuazione di un'area nell'area archeologica del Palatino, il più nobile dei colli, peculiare per la sua stratificazione e palinsesto di epoche diverse. Questa caratteristica si traduce in una complessità di parti nella quale, com'è giusto, alcune di loro hanno perso nel tempo la propria importanza e il proprio ruolo. L'area che è risultata essere più pregnante da questo punto di vista, è quella del Clivo della Vittoria, nel suo tratto occidentale, che, alle origini, fungeva da ingresso e salita verso il Palatino e le sue bellezze. Il "Clivus" ad oggi è praticamente scomparso, rimane solamente una stradina in terra battuta, più somigliante a un sentiero e, nel tratto prospicente alla Domus Tiberiana, assume una conformazione interessante: costretto da un lato dai Bastioni Farnesiani, terrapieni monumentali dell'epoca rinascimentale utilizzati per sviluppare il sistema di giardini ancora oggi presente sul Colle, e dall'altra situato in una posizione particolarmente vicina all'area sacra del Tempio di Cibele (Tempio della Magna Mater, la madre degli Dei), è stato scelto come luogo per il progetto di un ingresso-museo. L’architettura prende quindi le mosse da un duplice “Ordine” a cui deve rendere conto: quello innanzitutto della prospicente Domus Tiberiana, corrispondente proprio in questo tratto a uno dei lati della Roma Quadrata (la Roma della Fondazione), planimetricamente addossato e ortogonale all’area del Clivus, ovvero l’area di progetto; e, in secondo luogo, l’Ordine sacro dovuto al diverso allineamento del Tempio di Cibele, che comunque si trova adiacente alla Domus, riferitosi invece a quello dei Fori. Ne risulta una composizione complessa, anche se non complicata, di assi ordinatori per i quali il Clivo si trova a fare da elemento ordinatore. Il progetto interpreta dunque il tema dell’ingresso con un volume scanalato e strombato verso il basso in legno, che permette il passaggio, mentre si è deciso di utilizzare la tipologia del “muro abitato” per quanto riguarda invece il “Corpus” architettonico e la conseguente scelta dei mattoni per il materiale di costruzione. La salita che segue l’andamento del Clivo avviene con un sistema di piazze doppie su due livelli, che si trovano racchiuse da una parte dal muro di progetto e dall’altra dal bastione farnesiano; il sistema di risalita più repentino invece, in corrispondenza del Tempio, avviene attraverso un ascensore, che si inserisce come sorta di torre svettante dal volume principale, ma comunque tenendosi relativamente bassa rispetto alle preesistenze retrostanti. Al livello più alto, proprio davanti al Tempio, avviene l’ingresso vero e proprio in una parte della Domus Tiberiana caratterizzata da criptoportici che collegano un sistema di stanze.
Tesi di laurea Magistrale
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