Trade and the city are inseparably linked by the most remote phases of our very existence. The market is the architectural typology, or model, or archetype, which secretes the dogmas and dynamics of these two ancestral elements and sanctions their union. It has always marked the everyday life of the city, and it is defined as the most archaic form of relationship between architecture and commerce. A place of exchange, knowledge, discovery, and not a non-lieu. The market represents a space of experiential exchanges, as well as merely commercial, rising to a sensitive space, as a place full of meaning and strong identity. The interest in this phenomenon is dictated by its own morality and expressive form, making itself the guarantor of human relationships, promoting direct and genuine relationships, in an era that is increasingly digitalized and mediated, such as that of the shopping mall. Furthermore, the market becomes a catalyst for urban elements: a node that is made up of public space, commerce, relationships, memory. Keywords for a conscious society and intellectual architecture, which survives in a rapidly changing society. The focus of the market study is also a great metaphor for explaining and investigating the dynamics and conception of contemporary architecture in its various expressions, analyzing the current city from different and discordant points of view. We want to try to affirm a new paradigm, a sort of new thread for the contemporary urban spatial conception and its programs aimed at the progress of society through the enhancement of the city itself. The market is chosen as an emblem for this challenge, to awaken the cities and above all our consciences towards a moral and ethical architecture, free from growing consumerism and not an advocate of social individualism itself. A great metaphor that allows us to elaborate concepts and develop reflections on the present and future of public space and relationships in architecture and in society as a whole.

Il commercio e la città sono legati inscindibilmente dalle fasi più remote della nostra stessa esistenza. Il mercato è la tipologia architettonica, o modello, o archetipo, che secerne i dogmi e le dinamiche di questi due ancestrali elementi e ne sancisce l’unione. Da sempre scandisce la quotidianità della vita nella città, e si definisce come la più arcaica forma di relazione tra architettura e commercio. Un luogo di scambio, conoscenza, scoperta, e non un non-lieu. Il mercato rappresenta uno spazio di scambi esperienziali, oltre che meramente commerciali, elevandosi a spazio sensibile, come un luogo denso di significato e fortemente identitario. L’interesse verso questo fenomeno è dettato dalla sua stessa morale e forma espressiva, facendosi garante di relazioni umane, favorendo rapporti diretti e genuini, in un epoca ormai sempre più digitalizzata e mediata, come quella dello shopping mall. Inoltre, il mercato diviene un catalizzatore di elementi urbani: un nodo che si compone di spazio pubblico, commercio, relazioni, memoria. Parole chiave per una società cosciente ed un’architettura intellettuale, che sopravvive in una società rapidamente mutante. La focalizzazione dello studio del mercato inoltre è una grande metafora per spiegare ed indagare le dinamiche e la concezione dell’architettura contemporanea nelle sue diverse espressioni, analizzando la città attuale da punti di vista diversi e discordi. Si vuole tentare di affermare un nuovo paradigma, una sorta di nuovo filo per la concezione spaziale urbana contemporanea e i suoi programmi rivolti al progresso della società attraverso una valorizzazione della città stessa. Il mercato è scelto come emblema per questa sfida, per risvegliare le città e soprattutto le nostre coscienze verso un’architettura morale ed etica, libera dal consumismo crescente e non fautrice stessa dell’individualismo sociale. Una grande metafora che ci permette di elaborare concetti e sviluppare riflessioni sul presente e sul futuro dello spazio pubblico e delle relazioni nell’architettura e nella società tutta.

Mercato. Spazi/scambi

MALANDRINI, TOMMASO
2018/2019

Abstract

Trade and the city are inseparably linked by the most remote phases of our very existence. The market is the architectural typology, or model, or archetype, which secretes the dogmas and dynamics of these two ancestral elements and sanctions their union. It has always marked the everyday life of the city, and it is defined as the most archaic form of relationship between architecture and commerce. A place of exchange, knowledge, discovery, and not a non-lieu. The market represents a space of experiential exchanges, as well as merely commercial, rising to a sensitive space, as a place full of meaning and strong identity. The interest in this phenomenon is dictated by its own morality and expressive form, making itself the guarantor of human relationships, promoting direct and genuine relationships, in an era that is increasingly digitalized and mediated, such as that of the shopping mall. Furthermore, the market becomes a catalyst for urban elements: a node that is made up of public space, commerce, relationships, memory. Keywords for a conscious society and intellectual architecture, which survives in a rapidly changing society. The focus of the market study is also a great metaphor for explaining and investigating the dynamics and conception of contemporary architecture in its various expressions, analyzing the current city from different and discordant points of view. We want to try to affirm a new paradigm, a sort of new thread for the contemporary urban spatial conception and its programs aimed at the progress of society through the enhancement of the city itself. The market is chosen as an emblem for this challenge, to awaken the cities and above all our consciences towards a moral and ethical architecture, free from growing consumerism and not an advocate of social individualism itself. A great metaphor that allows us to elaborate concepts and develop reflections on the present and future of public space and relationships in architecture and in society as a whole.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
29-apr-2020
2018/2019
Il commercio e la città sono legati inscindibilmente dalle fasi più remote della nostra stessa esistenza. Il mercato è la tipologia architettonica, o modello, o archetipo, che secerne i dogmi e le dinamiche di questi due ancestrali elementi e ne sancisce l’unione. Da sempre scandisce la quotidianità della vita nella città, e si definisce come la più arcaica forma di relazione tra architettura e commercio. Un luogo di scambio, conoscenza, scoperta, e non un non-lieu. Il mercato rappresenta uno spazio di scambi esperienziali, oltre che meramente commerciali, elevandosi a spazio sensibile, come un luogo denso di significato e fortemente identitario. L’interesse verso questo fenomeno è dettato dalla sua stessa morale e forma espressiva, facendosi garante di relazioni umane, favorendo rapporti diretti e genuini, in un epoca ormai sempre più digitalizzata e mediata, come quella dello shopping mall. Inoltre, il mercato diviene un catalizzatore di elementi urbani: un nodo che si compone di spazio pubblico, commercio, relazioni, memoria. Parole chiave per una società cosciente ed un’architettura intellettuale, che sopravvive in una società rapidamente mutante. La focalizzazione dello studio del mercato inoltre è una grande metafora per spiegare ed indagare le dinamiche e la concezione dell’architettura contemporanea nelle sue diverse espressioni, analizzando la città attuale da punti di vista diversi e discordi. Si vuole tentare di affermare un nuovo paradigma, una sorta di nuovo filo per la concezione spaziale urbana contemporanea e i suoi programmi rivolti al progresso della società attraverso una valorizzazione della città stessa. Il mercato è scelto come emblema per questa sfida, per risvegliare le città e soprattutto le nostre coscienze verso un’architettura morale ed etica, libera dal consumismo crescente e non fautrice stessa dell’individualismo sociale. Una grande metafora che ci permette di elaborare concetti e sviluppare riflessioni sul presente e sul futuro dello spazio pubblico e delle relazioni nell’architettura e nella società tutta.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/153506