[Re-Berlin]. The theme of reconstruction in the area of Leipziger Platz

The proposal includes a Master Plan for the area of Leipziger Platz in Berlin and in particular the architectural design of The Ethnological Museum, according to the principles of Critical Reconstruction theorized by J.P. Kleihues for the IBA-Berlin 1984-87. Particular attention is paid to the historical context, according to the methodologies of morpho-typological analysis. The name of the project, Re-[Berlin], literally aims to recall in a proper and critical way the image of Berlin in the 1920s and ‘30s, the golden age of the city before World War II and the Cold War. Visible and invisible images overlap in the area of Leipziger Platz: located in the centre of the city, this area has undergone a series of historical events, such as the bombardments of war and the raising of the Berlin Wall, leading to a radical transformation of the urban fabric and image throughout its history. These images, linked to historical events, the structure of urban context and the layout of the road network – fall into different categories. The visible and physical components – the new buildings, the preserved GDR watchtower and the reconstructed octagonal square – participate together with the invisible and imaginable components – the history of the events that followed, the destroyed ethnological museum and the pre-existing death strip – in shaping the identity and image of the city in this place. For this reason, based on the Berlin urban plan of the 1930s, the proposal seeks to reshape and strengthen the image of this area by reconstructing the Ethnological Museum; filling the gaps in the urban context with houses for mixed uses; adapting the conventional typology of the museum and apartment blocks to new uses; rethinking the relation and interaction between existing relics and new buildings. The reconstruction of the museum is based, in this proposal, on an updated typological analysis, referring to the most significant case studies of 19th century Berlin museums. The proposed typology differs from the original one in two aspects, referring to its spatial characters and circulation system. As for the entrance space, configured as a Rotunda, it is, on the one hand, enlarged and used for public functions; on the other, it is equipped with a system of circular staircases connecting the different floors and establishing a clear circulation. In the composition of the façade, the proposal refers to the original repertoire of architectural and constructive elements, re-proposed in simplified forms.

La proposta prevede un piano urbanistico per l’area di Leipziger Platz a Berlino e in particolare il progetto architettonico del Museo Etnologico, secondo i principi della Ricostruzione Critica teorizzata da J.P. Kleihues per l’IBA-Berlin 1984-87. Particolare attenzione viene rivolta al contesto storico, facendo riferimento all’analisi morfo-tipologica. Il nome del progetto, Re-[Berlin], vuole letteralmente richiamare alla memoria in modo corretto e critico l’immagine di Berlino negli anni Venti e Trenta, il momento d’oro della città prima della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra Fredda. Immagini visibili e invisibili si sovrappongono nell’area di Leipziger Platz: situata nel centro della città, quest’area ha subito una serie di eventi storici, come i bombardamenti bellici e l’innalzamento del Muro di Berlino, che hanno comportato una trasformazione radicale del tessuto e dell’immagine urbana nel corso della sua storia. Queste immagini, legate agli eventi storici, alla struttura del contesto urbano e all’impianto della rete stradale, rientrano in categorie diverse. Le componenti visibili e fisiche – i nuovi edifici, la torre di guardia della DDR conservatasi e la piazza ottagonale ricostruita – partecipano insieme alle componenti invisibili e immaginabili – la storia degli eventi succedutisi, il museo etnologico distrutto e la preesistente striscia della morte – a configurare l’identità e l’immagine della città in questo luogo. Per questo, sulla base del piano urbano di Berlino degli anni Trenta, la proposta cerca di rimodellare e rafforzare l’immagine di quest’area ricostruendo il Museo Etnologico; colmando le lacune del contesto urbano con case a destinazioni miste; adattando la tipologia convenzionale del museo e dei blocchi d’appartamenti a nuovi usi; ripensando il rapporto e l’interazione tra reperti esistenti e nuovi edifici. La ricostruzione del museo si basa, in questa proposta, su un’analisi tipologica aggiornata, riferita ai casi studio più significativi dei musei berlinesi del XIX secolo. La tipologia proposta si differenzia da quella originale per due aspetti, riferiti ai caratteri spaziali e al sistema di circolazione. Per quanto riguarda lo spazio d’ingresso, configurato come una Rotonda, esso è, da un lato, ampliato e adibito a funzioni pubbliche; dall’altro, viene dotato di un sistema di scale circolari che collegano i diversi piani e stabiliscono una chiara circolazione. Nella composizione della facciata, la proposta fa riferimento al repertorio originario degli elementi architettonici e costruttivi, riproposti in forme semplificate.